Letteratura Italiana III
Dal Futurismo a Italo Calvino

Un simpatico repertorio di risorse per la didattica della letteratura italiana: testi, analisi, mappe, schemi, slides, approfondimenti... dal Preromanticismo al Novecento. Potrai trovare informazioni sugli autori meno recenti nelle pagine dedicate: Letteratura italiana I e Letteratura italiana II.

Linee del tempo

Novecento

Firma del trattato di Versailles
Italo Calvino (1923-1985), intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento.

Il Novecento, spesso definito secolo breve (a partire dal celebre saggio di Hobsbawm), si distingue per le profonde trasformazioni sociali, politiche, tecnologiche e culturali che plasmarono il mondo moderno. Con l’avvento della Prima Guerra Mondiale, si chiude l’epoca della Belle Époque, caratterizzata da un ottimismo tecnologico e da un’espansione coloniale che aveva alimentato la percezione di un progresso senza fine.

Il periodo successivo alla guerra fu segnato dall'ascesa dei totalitarismi (fascismo, nazismo e comunismo), dalla crisi economica globale del 1929 e dall’avvento di una modernità sempre più inquieta. Questi sviluppi influenzarono profondamente la letteratura e le arti, che iniziarono a interrogarsi sulla condizione umana, sul ruolo dell’individuo e sulla relazione con una realtà frammentata e spesso ostile.

La letteratura italiana del Novecento riflette queste dinamiche, accogliendo innovazioni formali e tematiche proprie delle avanguardie europee. Movimenti come il Futurismo, che esaltava la modernità e la tecnologia, l'Ermetismo, che cercava un linguaggio poetico essenziale per esprimere l'inquietudine esistenziale, e il Neorealismo, che documentava le ferite del dopoguerra, rappresentano fasi fondamentali dello sviluppo letterario.

Il contesto storico-sociale è altrettanto centrale: la Prima Guerra Mondiale portò non solo alla perdita di milioni di vite, ma anche a un senso di disillusione che si tradusse in opere come Addio alle armi di Hemingway o Il Porto Sepolto di Ungaretti. La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza italiana ispirarono autori come Primo Levi e Cesare Pavese, mentre il dopoguerra vide l’emergere di una società di massa, segnata dall’industrializzazione e dal consumismo, tematiche affrontate nelle opere di Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino.

A caratterizzare la seconda parte del Novecento è la cosiddetta Guerra fredda. Manca però un'attenzione diretta della letteratura italiana a questo tema, da un lato perché l'Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale, da cui era uscita sconfitta, era profondamente segnata dal fascismo, dalla Resistenza e dalla ricostruzione (si rifletteva più sulle questioni interne che sulle dinamiche geopolitiche globali) dall'altro lato perché la contrapposizione ideologica in Italia era vissuta soprattutto a livello interno, nell'opposizione tra democristiani e comunisti, che ha rappresentato una sorta di "Guerra Fredda" interna.

Il '900 letterario italiano è un panorama estremamente dinamico che riflette, spesso in modo magistrale, le complesse trasformazioni del secolo.

Futurismo

Boccioni - Forme uniche nella continuità dello spazio
Umberto Boccioni - Forme uniche nella continuità dello spazio, 1913

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944)
Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica italiana del Novecento

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944)
"Zang Tumb Tumb", opera rivoluzionaria di Filippo Tommaso Marinetti (1914), celebra la modernità e la guerra con un linguaggio visivo e dinamico.

Il Futurismo, nato nel 1909, fondato da Filippo Tommaso Marinetti, fu un movimento artistico e culturale che rivoluzionò il rapporto tra artista e società. Il futurismo esalta la modernità, la velocità, la dinamicità, la tecnologia e per contro rifiuta il passatismo. Mostra un atteggiamento guerrafondaio (basato sull'idea che la guerra sia la sola igiene del mondo). Ecco i punti chiave:

  1. Manifesto: Il primo manifesto futurista, pubblicato su Le Figaro, sottolineava l’adesione ai valori del nuovo e del moderno, con un netto taglio rispetto al passato e ai suoi valori morali, politici e artistico-culturali. L’azione, l’energia e la violenza sono i valori cardine.

  2. Innovazione linguistica: Marinetti propugnava il rinnovamento della letteratura, basato su:

    • Distruzione della sintassi: Semplificare, disporre i sostantivi a caso e abolire avverbi, aggettivi e punteggiatura.
    • Uso del verbo all’infinito: riconducendolo al suo solo valore semantico e distruggendo l'io, la sua gioia e il suo dolore.
    • Sostantivi doppi: ogni sostantivo deve essere seguito dal sostantivo cui è legato per analogia (es. uomo-torpediniera, donna-golfo, piazza-imbuto).
  3. Poesia dinamica: La poesia futurista utilizzava una struttura sintattica superficiale e esaltava la rapidità: la parola d'ordine è Paroliberismo (le parole che compongono il testo non hanno alcun legame sintattico-grammaticale né sono organizzate in frasi e periodi).

  4. Influenza sulle avanguardie europee: Interessanti innovazioni formali in ambito artistico che ebbero maggior fortuna sul versante delle arti figurative: il Futurismo influenzò altre avanguardie artistiche (suprematismo,cubismo, astrattismo) contribuendo al rinnovamento artistico del Novecento e alla dissoluzione delle forme tradizionali. Anche se meno rilevanti sul versante letterario, influenzarono alcuni dei principali scrittori del Novecento.

    Poche righe tratte dall'esempio riportato da Marinetti nel suo Manifesto tecnico della letteratura futurista del 1912: "tatatata fuoco-di-fucileria pic pac pun pan pan mandarino lana-fulva mitragliatrici raganelle ricovero-di-lebbrosi piaghe avanti carne-madida sporcizia soavità etere Tintinnìo zaini fucili cannoni cassoni ruote benzoino tabacco incenso anice villaggio rovine bruciato ambra gelsomino case sventramenti abbandono giarra-di-terracotta tumbtumb violette ombrìe pozzi asinello asina cadavere".

Ermetismo

Salvatore Quasimodo (1901-1968)
Salvatore Quasimodo (1901-1968)

L'ermetismo è un atteggiamento poetico sviluppatosi in Italia tra gli anni '30 e '50 del Novecento. Il termine, coniato da Francesco Flora nel 1936, si ispira alla figura di Ermete Trismegisto, simbolo di sapienza misteriosa. Questa poesia si caratterizza per un linguaggio complesso e simbolico, volto a esprimere emozioni e riflessioni interiori.

Caratteristiche principali

La poesia ermetica si distingue per un linguaggio essenziale, evocativo e una sintassi elusiva. Le opere mirano a raggiungere una "poesia pura", libera da finalità pratiche, per svelare l'ignoto attraverso suggestioni e musicalità.

Temi principali

  • Solitudine esistenziale: il senso di alienazione dell'uomo moderno.
  • Tensione metafisica: ricerca di un "Altro" trascendente.
  • Critica alla società di massa: rifiuto della manipolazione linguistica dei regimi totalitari.

Stile e influenze

Lo stile ermetico si ispira al simbolismo, al decadentismo, a Rimbaud, Pascoli, Rilke, Eliot e al surrealismo, utilizzando figure retoriche e una ricerca musicale dell'essenziale.

I poeti ermetici

Tra i principali esponenti si trovano Salvatore Quasimodo, Mario Luzi e Alfonso Gatto. Poeti come Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale sono talvolta associati all'ermetismo, ma non ne fanno parte pienamente.

Neorealismo

Salvatore Quasimodo (1901-1968)
Elsa Morante con Bernardo Bertolucci, Adriana Asti e Pier Paolo Pasolini.

Il Neorealismo è un movimento culturale e letterario che nasce in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, come risposta alla devastazione e alle sofferenze vissute dalla popolazione durante il conflitto. Il Neorealismo si concentra sulla realtà sociale, cercando di raccontare la vita quotidiana delle persone comuni, spesso attraverso storie di povertà, alienazione e ingiustizia. Gli scrittori neorealisti si allontanano dalla narrativa idealizzata e dalla tradizione letteraria precedente, puntando a una rappresentazione cruda e autentica delle difficoltà e delle disuguaglianze sociali.

Il Neorealismo abbraccia temi di sofferenza, ma anche di speranza e resistenza, esplorando le tensioni tra l'individuo e la società, e la lotta per la giustizia e la dignità. La narrazione, semplice ma incisiva, si fa strumento di denuncia delle condizioni di vita dei più deboli, come i poveri, gli emarginati e le vittime della guerra. Gli autori neorealisti non esitano a descrivere situazioni brutali e dolorose, ma lo fanno con uno sguardo empatico e privo di retorica.

Tra i principali esponenti del Neorealismo (al netto della difficoltà di applicare etichette a personaggi di tale caratura), Primo Levi ha portato alla luce l'orrore dei campi di concentramento nazisti, come nel suo celebre libro Se questo è un uomo, un'opera che racconta la sua esperienza ad Auschwitz e riflette sulla condizione umana di fronte alla barbarie. Cesare Pavese, con opere come La luna e i falò, ha esplorato la solitudine e la disillusione post-bellica, mettendo in evidenza la difficoltà di ricostruire una società dopo il trauma del conflitto. Pier Paolo Pasolini, infine, ha unito la sua visione sociale e politica con una profondità culturale unica, affrontando tematiche di povertà, marginalità e lotta di classe, come nel suo romanzo Ragazzi di vita e nei suoi lavori cinematografici. Il Neorealismo, ha infatti una parte fondamentale nello sviluppo del cinema italiano (Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Vittorio De Sica).

Giuseppe Ungaretti (1888-1970)

Ungaretti
Giuseppe Ungaretti (1888-1970)

Studiò anche a Paris, dove conobbe intellettuali importanti. Prese parte alla IGM. Insegnò letteratura italiana in Brasile e a Roma. Ermetismo, poetica del frammento.
Opere: Porto Sepolto (1916), L'allegria (1931), Sentimento del tempo (1933), Vita di un uomo (1969).
Brani esaminati: Veglia (1915), Fratelli (1916), Sono una creatura (1916), I fiumi (1916), San Martino del Carso (1916), Soldati (1918), Natale (1916). Tutti tratti da L'allegria
Per i morti della Resistenza (dalla sezione Nuove di Vita d'un uomo. Scritta per il Parco monumentale di Bossolasco, inaugurato il 22 settembre 1968).

Eugenio Montale (1896-1981)

Eugenio Montale (1896-1981)
Eugenio Montale (1896-1981)

Figlio di commercianti, compì studi regolari e partecipò alla Grande Guerra. Al ritorno cominciò a scrivere poesie. Si trasferì a Firenze dove ottenne un posto come bibliotecario (che perse con l'avvento del fascismo). La sua fama crebbe dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Ottenne il premio nobel nel 1975. Viene avvicinato all'ermetismo per il linguaggio denso, ricercato e venato da pessimismo e simbolismo. La disarmonia nei confronti del reale è alla base della sua poetica. Opere: Ossi di seppia (1925); Le occasioni (1939); La bufera e altro (1956); Satura (1971).

La teoria del “correlativo oggettivo” era stata definita da Thomas Stearns Eliot nel 1919 in un suo articolo: "L’unica modo per dare espressione artistica all’emozione è di trovare un correlativo oggettivo [la "corrispondenza" avrebbe detto Baudelaire]: in altre parole un insieme di oggetti, una situazione, una catena di avvenimenti che sarà la ricetta per ricreare quella particolare emozione: dati i fatti esterni, che debbono avere per termine l’esperienza dei sensi, l’emozione sarà immediatamente evocata".

Salvatore Quasimodo (1901-1968)

Salvatore Quasimodo (1901-1968)
Salvatore Quasimodo (1901-1968)

Nacque in provincia di Ragusa da famiglia modesta e dopo il diploma si trasferì a Roma per iscriversi a ingegneria. Ma si appassionò alla letteratura e si trasferì a FI dove il cognato, Elio Vittorini, lo introdusse negli ambienti letterari. Ottenne una cattedra di letteratura italiana a MI. Continuò a scrivere e a tradurre (Lirici greci-1940). Nobel nel 1959.
Opere: Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Ed è subito sera (1942), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Dare e avere (1966).

Primo Levi

Leopardi
Primo Levi (1919-1987)

Figlio di Ebrei, liceo scientifico, laurea in chimica, leggi razziali, partigiano in Val d'Aosta → catturato → campo di concentramento di Fòssoli e poi Auschwitz → liberato il 27-01-1945 tornò faticosamente a Torino il 19 ott 1945.
Se questo è un uomo (1947) testimonianza autobiografica della condizione degli internati ad Auschwitz. Abbiamo letto Shemà.
I sommersi e i salvati (1986), saggio sui campi di sterminio. Abbiamo letto alcuni passi dal cap. V, Violenza inutile.
L'ultimo Natale di guerra (2000, postumo) raccolta di racconti da cui abbiamo letto Le due Bandiere (17 maggio 1984) - sulla contrapposizione tra Lantania, dove abita il protagonista Bertrando, e Gunduwia (allegoria della follia dei nazionalismi).

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)
Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

Pier Paolo Pasolini è stato un intellettuale poliedrico e provocatorio che ha influenzato profondamente la cultura italiana e globale attraverso la sua arte, la sua scrittura e il suo impegno sociale.
Nato a Bologna, ha trascorso gran parte della sua vita tra la scrittura, la regia cinematografica e l'impegno sociale.
Opere Letterarie: la sua produzione letteraria abbraccia poesia, narrativa e saggi critici. Il succceso è legato ai romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959).
Pasolini è stato anche un regista di successo, con film come "Accattone" (1961), "Il Vangelo secondo Matteo" (1964).
La sua attività giornalistica lo ha portato a confrontarsi con i cambiamenti culturali e politici del suo tempo. Nel 1975 viene ucciso in circostanze misteriose. La selezione tiene conto soprattutto di Pasolini critico del consumismo.

Italo Calvino

Italo Calvino
Italo Calvino (1923-1985)

Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas, Cuba, da genitori italiani. Trascorse l'infanzia a Sanremo e studiò a Torino. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Resistenza, esperienza che influenzò molte sue opere.

Si laureò in Lettere e dal 1950 lavorò per la casa editrice Einaudi. Inizialmente iscritto al Partito Comunista, lo abbandonò nel 1957 in disaccordo con la politica sovietica.

Nel 1964 Calvino tornò a Cuba per sposarsi con Esther Judith Singer (detta Chichita). Durante questa visita incontrò Ernesto "Che" Guevara.

A Parigi, Calvino aderì al gruppo OuLiPo (Ouvroir de Littérature Potentielle, ovvero Officina di Letteratura Potenziale), un gruppo di scrittori e matematici che esplorava le potenzialità del linguaggio attraverso vincoli e regole di scrittura.

Calvino morì il 19 settembre 1985 a Siena, all'età di 61 anni, a causa di un'emorragia cerebrale conseguente a un ictus che lo aveva colpito due settimane prima nella sua casa di Castiglione della Pescaia.

Opere principali

  • Il sentiero dei nidi di ragno (1947) - romanzo d'esordio di ispirazione neorealista
  • La trilogia I nostri antenati:
    • Il visconte dimezzato (1952)
    • Il barone rampante (1957)
    • Il cavaliere inesistente (1959)
  • Marcovaldo ovvero Le stagioni in città (1963) - raccolta di racconti
  • Le cosmicomiche (1965) - racconti di fantascienza umoristica
  • Le città invisibili (1972) - romanzo sperimentale
  • Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979) - romanzo metanarrativo
  • Palomar (1983) - ultimo romanzo pubblicato in vita
  • Lezioni americane (1988) - raccolta postuma di saggi basati sulle conferenze che Calvino avrebbe dovuto tenere ad Harvard nel 1985.

Calvino si distinse per uno stile limpido e una grande varietà di temi e generi letterari, spaziando dal neorealismo al fantastico, alla sperimentazione postmoderna. Le sue opere riflettono spesso sulla letteratura stessa e sul rapporto tra realtà e finzione.

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