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Eurapa scandinava e baltica

Europa Scandinava e Baltica: Un'Introduzione Generale

La regione scandinava e baltica si estende nell’estremo Nord Europa, includendo otto stati: Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Lettonia e Lituania. Una parte significativa di questa area si trova oltre il Circolo Polare Artico, caratterizzandosi per paesaggi naturali unici e un clima particolarmente rigido. La superficie complessiva della regione è di 4.132.238 km², abitata da circa 33 milioni di persone, evidenziando una densità demografica molto bassa (es. Islanda: 3 abitanti/km²).

Geograficamente, la regione è circondata da mari, tra cui l’Oceano Atlantico settentrionale e il Mar Baltico, e confina con Russia, Germania, Bielorussia e Polonia. Il territorio è stato profondamente modellato dai ghiacciai, che hanno creato fiordi in Norvegia, colline moreniche in Danimarca e numerose isole e scogli in tutta l’area.

Il clima varia dal mite atlantico lungo le coste, grazie alla Corrente del Golfo, al continentale rigido nelle zone interne, fino all’estremamente freddo nelle regioni artiche. La vegetazione si riduce progressivamente spostandosi verso nord, dove predominano tundra e taiga.

I Paesi Scandinavi e Nordici

Islanda

L’Islanda è un’isola geologicamente giovane, caratterizzata da vulcani attivi, geyser e sorgenti termali. Situata sopra il Circolo Polare Artico, offre un paesaggio straordinario dominato da ghiacciai, distese laviche e fiordi. La popolazione è concentrata nelle città del sud, con Reykjavík come capitale. L’economia si basa su pesca, energia geotermica e turismo.

Norvegia

Famosa per le Alpi scandinave e i suoi fiordi spettacolari, la Norvegia è una terra di bellezze naturali uniche. Grazie alle risorse di petrolio e gas naturale, il paese vanta una delle economie più avanzate al mondo. Oslo, la capitale, è un centro di cultura e innovazione. La Norvegia si distingue anche per il forte impegno verso la sostenibilità ambientale.

Danimarca

La Danimarca, il più piccolo tra i paesi scandinavi, comprende la penisola dello Jutland e un arcipelago di isole, tra cui la Groenlandia, semi-indipendente. La morfologia pianeggiante e il clima mite rendono il territorio ideale per l’agricoltura. Copenaghen, la capitale, è un modello di urbanistica sostenibile. La Danimarca è nota per il design, l’innovazione tecnologica e un elevato standard di vita.

Finlandia

La Finlandia è soprannominata il "paese dei mille laghi", con oltre 150.000 bacini d'acqua che ne caratterizzano il paesaggio. La natura gioca un ruolo centrale nella vita quotidiana e nella cultura del paese. Helsinki, la capitale, combina tradizione e modernità. L’economia si basa su tecnologia, silvicoltura e industria. La Finlandia è rinomata per il suo sistema educativo avanzato.

Conclusione

L’Europa scandinava e baltica è una regione di straordinaria bellezza naturale, con una forte identità culturale e un’economia avanzata. Dalla maestosa tundra islandese ai fiordi norvegesi, dai laghi finlandesi alle città sostenibili danesi, questi paesi offrono una varietà unica di paesaggi e tradizioni. La combinazione di natura incontaminata, qualità della vita e attenzione alla sostenibilità rende la regione una delle più affascinanti al mondo.

 Altro  2024-11-22 17:27:20  2024-11-22 17:27:20

passato remoto irregolare

INFINITO PARTIC. PASS. PASSATO REMOTO

accendere acceso accesi, accese, accesero

accorgersi accortomi accorsi, si accorse, si accorsero

ammettere ammessoammisi, ammise, ammisero

apparireapparsoapparvi, apparve, apparvero

attendereattesoattesi, attese, attesero

berebevutobevvi, bevve, bevvero

caderecadutocaddi, cadde, caddero

chiederechiestochiesi, chiese, chiesero

chiuderechiusochiusi, chiuse, chiusero

coglierecoltocolsi, colse, colsero

coinvolgerecoinvoltocoinvolsi, coinvolse, coinvolsero

concedereconcessoconcessi, concesse, concessero

concludereconclusoconclusi, concluse, conclusero

conoscereconosciutoconobbi, conobbe, conobbero

convincereconvintoconvinsi, convinse, convinsero

correrecorsocorsi, corse, corsero

correggerecorrettocorressi, corresse, corressero

costringerecostrettocostrinsi, costrinse, costrinsero

crescerecresciutocrebbi, crebbe, crebbero

cuocerecottocossi, cosse, cossero

decideredecisodecisi, decisi, decisero

deluderedelusodelusi, deluse, delusero

difenderedifesodifesi, difese, difesero

diffonderediffusodiffusi, diffuse, diffusero

dipingeredipintodipinsi, dipinse, dipinsero

diredettodissi, disse, dissero

dirigeredirettodiressi, diresse, diresse

discuterediscussodiscussi, discusse, discussero

distruggeredistruttodistrussi, distrusse, distrussero

divideredivisodivisi, divise, divisero

escludereesclusoesclusi, escluse, esclusero

esplodereesplosoesplosi, esplose, esplosero

esprimereespressoespressi, espresse, espressero

farefattofeci, fece, fecero

giungeregiuntogiunsi, giunse, giunsero

leggerelettolessi, lesse, lessero

metteremessomisi, mise, misero

morderemorsomorsi, morse, morsero

muoveremossomossi, mosse, mossero

nascerenatonacqui, nacque, nacquero

nasconderenascostonascosi, nascose, nascosero

offendereoffesooffesi, offese, offesero

perderepersopersi, perse, persero

persuaderepersuasopersuasi, persuase, persuasero

prenderePresopresi, prese, presero

piacerepiaciutopiacqui, piacque, piacquero

piangerepiantopiansi, pianse, piansero

pioverepiovutopiovve

porrepostoposi, pose, posero

reggererettoressi, resse, ressero

rendereresoresi, rese, resero

reprimererepressorepressi, represse, repressero

ridererisorisi, rise, risero

rimanererimastorimasi, rimase, rimasero

rispondererispostorisposi, rispose, risposero

rivolgererivoltorivolsi, rivolse, rivolsero

rompererottoruppi, ruppe, ruppero

saperesaputoseppi, seppe, seppero

scenderescesoscesi, scese, scesero

sconfiggerosconfittosconfissi, sconfisse, sconfissero

scriverescrittoscrissi, scrisse, scrissero

spingerespintospinsi, spinse, spinsero

scuoterescossoscossi, scosse, scossero

spegnerespentospensi, spense, spensero

spenderespesospesi, spese, spesero

stenderestesostesi, stese, stesero

taceretaciutotacqui, tacque, tacquero

teneretenutotenni, tenne, tennero

toglieretoltotolsi, tolse, tolsero

tradurretradottotradussi, tradusse, tradussero

uccidereuccisouccisi, uccise, uccisero

vederevistovidi, vide, videro

venirevenutovenni, venne, vennero

vincerevintovinsi, vinse, vinsero

viverevissutovissi, visse, vissero

volerevolutovolli, volle, vollero

 Grammatica  2024-11-18 09:25:46  2024-11-18 09:25:46

Momigliano - Le regole del gioco

X. Tutto il lavoro dello storico è su fonti. Anche i suoi ricordi personali diventano fonti, quando la ricerca storica procede. E tuttavia lo storico non è un interprete di fonti, pur interpretandole. È un interprete di quella realtà di cui le fonti sono i segni indicativi o frammenti. Lo storico trova nella lettera l’uomo che l’ha scritta, nel decreto il corpo legislativo che l’ha emanato in precise circostanze; trova nella casa chi l’ha abitata, nella tomba la fede del gruppo a cui il defunto apparteneva. Lo storico interpreta documenti come segni degli uomini che sono spariti. Egli trova il significato del testo e dell’oggetto che ha davanti a sé perché lo capisce come se appartenesse ancora a quella situazione passata a cui di fatto appartenne. Lo storico trasferisce ciò che sopravvive nel mondo che sopravvive. È questa capacità di interpretare il documento come se non fosse documento, ma episodio reale di vita passata, che da ultimo fa lo storico. Il Bollettino di Clio – Settembre 2024, Anno XXIV, Nuova serie, numero 21 230 Un grammatico vede un testo come un insieme di parole da analizzare; lo storico capisce la situazione in cui il testo è stato scritto. Un esperto tecnico di scavi riconosce strati; uno storico riconosce le civiltà a cui gli strati appartengono. Lo storico capisce uomini e istituzioni, idee, fedi, emozioni, bisogni di individui che non esistono più. Capisce tutto ciò perché i documenti che ha davanti a sé, debitamente interpretati, si presentano come situazioni reali. Lo storico capisce i morti come capisce i vivi. In qual modo lo storico trasformi le fonti in vita del passato è più facile imparare da Erodoto, Guicciardini, Burckhardt e Marc Bloch che dai manuali di metodo storico.

Arnaldo Momigliano (1987), Le regole del giuoco nello studio della storia antica, in Storia e storiografia antica, Bologna, il Mulino, pp. 17-18, 19 -23. Pubblicato per la prima volta in «Annali della Scuola Superiore di Pisa», Serie III, vol. IV, Fasc. 4, 1974.

 

 Altro  2024-10-31 16:00:42  2024-10-31 16:00:42

Chi sono?

Chi sono?

Materiale necessario:

  • Un piccolo foglietto di carta e una penna o matita per ciascuno di voi.

Come si gioca:

  1. Scrivi una tua caratteristica:
    Pensa a qualcosa che ti descrive bene, come una tua passione, un hobby o un tratto del tuo carattere. Scrivi questa informazione sul foglietto, senza mettere il tuo nome. Ad esempio: “Mi piace suonare il pianoforte”, oppure “Sono molto bravo a disegnare”. Cerca di scegliere qualcosa che ti rappresenti, ma che non sia troppo facile da indovinare!

  2. Raccolta dei biglietti:
    Una volta scritto, piega il biglietto e mettilo nella scatola o nel sacchetto che passerà per il tuo banco.

  3. Lettura e indovinelli:
    Il professore estrarrà un biglietto alla volta e leggerà ad alta voce la descrizione scritta. A questo punto, tutti in classe dovrete provare a indovinare chi ha scritto quel biglietto. Potete fare domande per aiutarvi a capire di chi si tratta, ma il compagno che sospettate può rispondere solo con “sì” o “no”.

  4. Rivelazione:
    Se nessuno riesce a indovinare, chi ha scritto il biglietto può alzare la mano e spiegare brevemente perché ha scelto quella caratteristica.

  5. Variante “Anagramma”:
    Se volete rendere il gioco ancora più divertente, potete scrivere una parola che vi rappresenta in forma di anagramma (ad esempio, “amloi” per “miali” se amate i leoni). La classe dovrà prima decifrare l’anagramma e poi indovinare chi lo ha scritto.

Obiettivo del gioco:
Conoscervi meglio e scoprire lati nuovi dei vostri compagni attraverso un gioco semplice e veloce. Buon divertimento!

 Scrittura  2024-09-21 00:37:18  2024-09-21 00:37:18

Una battuta di Gervais

“Remember, when you are dead, you do not know you are dead. It is only painful for others.
The same applies when you are stupid.”

― Ricky Gervais

 Altro  2024-09-11 16:48:31  2024-09-11 16:48:31

Emil Cioran

1. Più facciamo progressi interiori più diminuisce il numero di coloro con cui possiamo realmente comunicare.
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2. Se obbedissi al mio primo impulso, passerei le giornate a scrivere lettere di ingiurie e di addio.
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3. Noi amiamo sempre, malgrado tutto; e questo "malgrado tutto" copre un infinito.
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4. Siamo tutti in fondo a un inferno, dove ogni attimo è un miracolo.
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5. Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra i mondo e me, camuffare le mie ferite.
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6. Aveva una paura morbosa di essere ferito e tutto lo feriva.
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7. L'ignoranza è una condizione perfetta. Ed è comprensibile che chi ne gode non voglia uscirne.
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8. Ogni volta che ci si crea un nuovo legame, un dolore in più ci si conficca, come un chiodo, nel cuore.
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9. In me ci sono un arrabbiato e uno scettico che non riescono a mettersi d'accordo su niente. Io sono il risultato dei loro dissidi.
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10. Tutto cambia, siamo d’accordo, ma raramente, se non mai, in meglio.
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11. Appartengo a coloro che, fra il sistema e il caos, propenderanno sempre per il caos.
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12. È il pazzo che è in noi ad obbligarci all'avventura; se ci abbandona, siamo perduti: tutto dipende da lui. Non si può essere insieme normali e vivi.
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13. Talvolta si vorrebbe essere cannibali, non tanto per il piacere di divorare il tale o il talaltro, quanto per quello di vomitarlo.
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14. Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
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15. Se potessimo vederci con gli occhi degli altri, scompariremmo all'istante.
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16. Solo chi non pensa mai è felice, cioè chi non pensa più di quanto è strettamente necessario per sopravvivere.
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17. La sola cosa che possa salvare l'uomo è l'amore. E se molti hanno finito per trasformare in banalità quest'asserzione, è perché non hanno mai amato veramente.
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18. Ho deciso di non prendermela più con nessuno da quando ho notato che finisco sempre col rassomigliare al mio ultimo nemico.
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19. Il limite di ogni dolore è un dolore più grande.
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20. L’uomo accetta la morte, ma non l’ora della propria morte. Morire in qualunque momento, tranne quando bisogna morire.
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21. Siamo tutti dei commedianti: sopravviviamo ai nostri problemi.
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22. Chi non ha sofferto non è un essere: tutt’al più un individuo.
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23. Si è e si resta schiavi finché non si è guariti dalla mania di sperare.
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24. La vecchiaia, dopotutto, è semplicemente la punizione per aver vissuto.

 Letteratura  2024-09-08 18:13:56  2024-09-08 18:13:56

voci da aggiungere a menu

Linee del tempo - cronologie (a storia)

Latino (a varie)

Accoglienza (a varie)

 Tecnologia  2024-08-28 19:34:51  2024-08-28 19:34:51

principali valori della proprietà CSS display

Ecco un elenco dei principali valori della proprietà CSS display con una breve descrizione per ciascuno:

  1. display: block: L'elemento si comporta come un blocco. Occupa tutta la larghezza disponibile e inizia su una nuova riga. Esempi: <div>, <p>, <h1>, ecc.

  2. display: inline: L'elemento si comporta come un elemento in linea. Non inizia su una nuova riga e occupa solo lo spazio necessario al suo contenuto. Esempi: <span>, <a>, <strong>, ecc.

  3. display: inline-block: Combina caratteristiche di elementi in linea e di blocco. Non inizia su una nuova riga ma può avere larghezza e altezza impostate come un blocco.

  4. display: flex: Crea un container flessibile che permette di allineare e distribuire gli elementi figli lungo un asse orizzontale o verticale. Utilizzato per layout flessibili e responsive.

  5. display: grid: Definisce un container a griglia bidimensionale che consente di disporre gli elementi figli in righe e colonne. Ideale per layout complessi.

  6. display: table: Simula il comportamento di una tabella HTML. L'elemento si comporta come un <table>, con contenuti che si dispongono come righe e celle.

  7. display: table-row: L'elemento si comporta come una riga di tabella (<tr>).

  8. display: table-cell: L'elemento si comporta come una cella di tabella (<td>).

  9. display: none: Nasconde completamente l'elemento. L'elemento non occupa spazio nella pagina e non viene visualizzato.

  10. display: contents: L'elemento stesso non viene renderizzato, ma i suoi figli sì. L'elemento diventa "trasparente" al DOM, come se non esistesse.

  11. display: inline-flex: Simile a display: flex, ma l'elemento rimane in linea, come inline-block.

  12. display: inline-grid: Simile a display: grid, ma l'elemento rimane in linea, come inline-block.

 Tecnologia  2024-08-26 10:56:48  2024-08-26 10:56:48

Olimpiadi moderne

Antichi Giochi Olimpici: Si svolgevano nell’Antica Grecia ad Olimpia ogni quattro anni in onore di Zeus. Iniziarono nel 776 a.C. e includevano diverse discipline sportive come corsa, pugilato, lotta e pentathlon. Erano riservati ai cittadini maschi greci.

Declino e Fine: Con l’aumento del potere romano e l’avvento del cristianesimo, che contrastava le celebrazioni pagane, i Giochi persero importanza. Furono vietati dall’imperatore Teodosio I nel 393 d.C. e definitivamente aboliti da Teodosio II nel 426 d.C., ponendo fine a oltre 1000 anni di storia.

Rinascita Moderna: Il barone Pierre de Coubertin, ispirato dai Giochi antichi e desideroso di promuovere l’educazione fisica e l’unità tra le nazioni, propose la rinascita dei Giochi. Il 23 giugno 1894 fu fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e i primi Giochi dell’era moderna furono tenuti ad Atene dal 6 al 15 aprile 1896, con la partecipazione di 14 nazioni e circa 241 atleti.

Pierre de Coubertin: Il fondatore dei Giochi Olimpici moderni era motivato da una visione di pace e fratellanza tra le nazioni attraverso lo sport. Ecco i punti chiave del suo spirito:

  • Educazione Fisica: De Coubertin credeva che l’educazione fisica fosse essenziale per lo sviluppo di individui sani e forti.
  • Internazionalismo: Aveva la visione di unire le nazioni in competizioni amichevoli, promuovendo la comprensione reciproca e la pace.
  • Amatorialismo: Sosteneva la partecipazione di atleti dilettanti, per mantenere lo spirito di gioco puro e l’integrità dello sport.
  • Rinascita Culturale: Desiderava che i Giochi Olimpici fossero un evento che combinasse sport e cultura, riflettendo l’ideale dell’antica Grecia.
  • Motto Olimpico: "Citius, Altius, Fortius" (Più veloce, più in alto, più forte). Nel 2021 il Comitato Olimpico Internazionale ha aggiunto la parola Communiter (insieme), per riconoscere il valore unificante dello sport e l'importanza della solidarietà

Evoluzione: Dopo il successo dei primi Giochi moderni, il CIO decise di organizzare le Olimpiadi in una nazione diversa ogni volta. I Giochi hanno subito interruzioni e boicottaggi durante le guerre mondiali e hanno visto l’introduzione di nuovi sport e discipline nel corso degli anni. Le Olimpiadi si sono evolute per includere i Giochi Olimpici Invernali (dal 1924) e i Giochi Paralimpici (dal 1960). Le Olimpiadi continuano a essere un evento globale che celebra lo sport e l’unità internazionale.

 Storia Contemporanea  2024-05-18 11:51:09  2024-05-18 12:10:52

Argomenti e spunti per Debate

Proposte per un dibattito simulato di terza media:

Temi generali:

  • Attualità:

    • L'impatto dei social media sulla società
    • Il cambiamento climatico e le sue conseguenze
    • La globalizzazione e i suoi effetti
    • L'intelligenza artificiale e il suo futuro
    • Il ruolo dell'Italia nell'Unione Europea
  • Storia:

    • Le cause e le conseguenze della Prima Guerra Mondiale
    • Il fascismo e la Resistenza italiana
    • Il boom economico degli anni '50 e '60
    • Il terrorismo e la lotta alla mafia
    • Il crollo del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda
  • Letteratura:

    • Il ruolo della donna nella letteratura italiana
    • Il rapporto tra uomo e natura nella poesia
    • L'importanza della lingua italiana
    • Il realismo e il neorealismo nella letteratura italiana
    • La letteratura come strumento di denuncia sociale

Temi più specifici:

  • Dovremmo abolire i compiti a casa?
  • È giusto usare il cellulare a scuola?
  • L'uniforme scolastica: favorevole o contraria?
  • È più importante imparare la storia o la scienza?
  • Dobbiamo legalizzare le droghe leggere?
  • L'immigrazione è un problema per l'Italia?
  • L'uomo arriverà mai su Marte?
  • I robot sostituiranno i lavoratori umani?
  • È possibile vivere in un mondo senza violenza?
  • Cosa possiamo fare per proteggere l'ambiente?

Consigli per organizzare il dibattito:

  • Scegli un tema che sia attuale, interessante e pertinente per gli studenti.
  • Dividi la classe in due gruppi: pro e contro.
  • Assegna a ciascun gruppo un portavoce e un segretario.
  • Stabilisci le regole del dibattito, come il tempo a disposizione per ogni intervento e il modo in cui i partecipanti possono ribattere.
  • Fornisci ai gruppi materiale informativo sul tema del dibattito.
  • Fai moderare il dibattito da un insegnante o da uno studente imparziale.
  • Valuta le argomentazioni di entrambi i gruppi e dichiara un vincitore.

 Altro  2024-05-07 19:11:59  2024-05-07 19:11:59

Esercizi per esame

Argo - Italo Svevo

Un giorno io e il padrone, dopo pranzato, si stava quieti nella nostra tana quando venne Anna ad avvisare che c’erano delle visite. Il padrone urlò non so se dal piacere o dispiacere. Lo seppi o credetti di saperlo presto. Nel dubbio m’ero messo a scodinzolargli d’intorno ed egli mi diede un calcio. Ciò mi parve ragionevolissimo perché così appena potevo sapere quale umore fosse il suo, e mi trassi in disparte.

Si andò in giardino incontro ai visitatori ed io seguii il padrone naturalmente a ragionevole distanza. Se avessi potuto anzi ne avrei dato l’avviso anche ai visitatori, ch’erano un uomo e una donna.

A mia sorpresa vedo il mio padrone correre ad incontrarli, inchinarsi e anche aprire la bocca e socchiudere gli occhi come usa sempre quando è allegro visto che non ha coda. Evidentemente il suo umore s’era voltato del tutto eppure io potevo giurare che non gli era avvenuto nulla di nuovo. Non c’era ragione di non festeggiare un mutamento tanto favorevole e mi slancio per prendere parte alla festa e ricordare al padrone che visto che m’aveva dato un calcio ora avevo bisogno di carezze. Invece mi diede un calcio anche più violento del primo e la mia sorpresa fu pari al dolore.

Lo seguii a distanza e non potevo credere alla mia sventura perché egli oramai aveva già ricominciato ad aprire la bocca e socchiudere gli occhi parlando con i visitatori. Chi non avesse ricevuto quel calcio ch’era tuttavia impossibile dimenticare avrebbe creduto che il mio padrone fosse in piena gioia e bontà. E lo seguii per parecchio tempo da lontano incapace di credere alla mia sventura. E lo guardavo a ridere a sorridere e ad inchinarsi e sempre più mi convincevo che non si trattava d’altro che di un disgraziato malinteso. Io non so vivere in collera col mio padrone, e, dopo qualche esitazione, m’arrampicai timidamente su lui per accostarmi alla parte più lieta del suo corpo, la faccia. Con un violento pugno mi rovesciò e subito dopo continuò a scodinzolare con gli altri. Ne fui abbattutissimo. Egli cambiava d’umore proprio quando io arrivavo.

Quando i due visitatori se ne andarono, io accompagnai il padrone a ragionevole distanza fino alla porta, e quando vidi chiudersi questa sui seccatori, non seppi trattenermi e ringhiai. Quella visita m’era costata troppo ed io odiavo quella gente. Il padrone subito mi si accostò ed io temendo ch’egli volesse punirmi di quella minaccia ai suoi amici mi misi con la pancia a terra per evitare di cadere se egli mi avesse picchiato. Invece furono carezze e carezze. Nessuno crederà vera questa storia; eppure io la racconto proprio come mi è successa

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1. Rispettando il punto di vista del cane Argo, il brano racconta una visita pomeridiana di alcuni ospiti a casa del padrone. Prova a riscrivere la scena cambiando il punto di vista e descrivendola con gli occhi del padrone.

“Dopo un abbondante pranzo di pesce, mi trovavo nel salottino a rilassarmi con Argo, quando entrò Anna affannata esclamando: - Ci sono visite! - ....”

2. Individua l’idea centrale che Svevo ha voluto evidenziare con questo racconto, la difficoltà di condividerla con un’altra persona e gli evenutali imprevisti che possono accadere. Spiega le tecniche utilizzate da Svevo per comunicare tale messaggio. Infine esprimi un tuo parere motivandolo.
 

I genitori ciechi dei figli teppisti

Bullismo, banda, branco. Tutto facile se in vocabolario si cercano categorie. Ma c’è dell’altro nell’incursione notturna di cinque ragazzotti tra i 12 e i 15 anni in una scuola divenuta sede dell’Associazione Genitori di un paese della Liguria. Un luogo d’incontro per ragazzi devastato in modo disordinato e che insieme quasi appare meticoloso: arredi, attrezzature, muri. Danni per 30 mila euro.

L’Associazione Genitori qui si dedicava ai giovanissimi. E, ironia della sorte, sono proprio i genitori dei ragazzi devastatori, turisti milanesi e genovesi, a scuotere la testa di fronte all’intervento, all’indagine, ai rilievi e alle denunce dei carabinieri: «Impossibile. Tutto sbagliato. I nostri figli non hanno fatto quello scempio. Li conosciamo bene, di sicuro meglio di voi. Non esiste.»

Non esiste? Per i militari ci sono dati oggettivi, comprese le impronte delle scarpe da tennis, rilevate una per una e già confrontate. Quando chi abita lì vicino ha sentito rumori e ha chiamato il 112, le pattuglie hanno subito identificato i giovani. Eppure la reazione innocentista e iperprotettiva è stata così immediata e intensa, seppur nel rispetto degli inquirenti, da creare sconcerto.

Il comandante della compagnia dei carabinieri, dice: «Non siamo amareggiati soltanto per il comportamento dei ragazzi, molto amaro viene dal muro eretto dai genitori. Abbiamo agito con prudenza e delicatezza, abbiamo trovato elementi perfino tra i resti degli estintori svuotati sui pavimenti. Eppure niente: noi li conosciamo e voi no. Cercate altrove.»

Per l’ufficiale e i suoi uomini un atto di vandalismo accanito – che per alcuni dei denunciati avrà seguito al tribunale per i minorenni di Genova – è diventato uno spaccato sociale, una riflessione, anche un campanello d’allarme per chi, in nome della prevenzione, frequenta le scuole proprio per portare segnali del rispetto sociale, e trova barriera nelle case.

«Una vera profanazione»

La lettura sociologica e psicologica va oltre computer, fotocopiatrici, impianto hi-fi, plafoniere, sedie rovesciati e fatti a pezzi, va oltre bestemmie e insulti svolazzanti o taglienti sui muri. Va fino alla ricerca, in internet, del dizionario dello slang giovanile. Qualcuno ha insistito nell’affidare alle pareti imbrattate la propria filosofia di vita e l’autodiagnosi neuropsichiatrica: «Io sono tecnofolle.»

Tecnofolle o, a piacere, technoleso, è in gergo colui che si è fuso il cervello, anziché con le sostanze, con la techno music, quella, per intenderci, da ascoltare ritmata senza speranza di melodie, a volume assordante per ore e ovunque.

Ci sono due diversi quaderni – per appunti, emozioni e doglianze – aperti oggi tra i muri della scuola. Uno raccoglie lo sgomento della presidente dell’Associazione Genitori, la quale, oltre a stilare l’elenco delle rovine, si lascia andare a una tristezza che vorrebbe trattenere: «Un servizio per tutti, sere e sere di lavoro per creare la sede. Ho vissuto per la

prima volta, sulla mia pelle, la concretezza della parola profanazione. E per di più compiuta

da ragazzi che vogliamo aiutare e negata dai genitori, l’altra parte che vogliamo aiutare.» Oggi sembra preveggente e improvvisamente lugubre l’idea dell’apertura di uno sportello con uno psicologo per le consulenze familiari.

Proprio questo è l’altro quaderno, quello psicologico e sconcertato, che rifiuta d’arrendersi al blocco tentato dalle famiglie. Il sindaco annuncia una causa per il risarcimento dei danni. Il vicesindaco rimane stupefatto dal rifiuto dei genitori di riconoscere l’accaduto. Senza conoscere i propri figli, per quanto si possa essere in buona fede, come si fa ad aiutarli a crescere?

I carabinieri, abituati agli elementi concreti, alle prove, alle pieghe diverse con cui si entra in contatto e in confidenza con adolescenti e preadolescenti, studiano il technoleso e il bestemmiatore.Capire è di nuovo rincorrere la prevenzione: «Per noi, come per le famiglie.»

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1. Riassumi gli avvenimenti principali narrati nell’articolo.

2. Per quale ragione, a tuo avviso, i genitori hanno negato le responsabilità dei propri figli.

3. Di recente si sono moltiplicati episodi di violenza distruttiva contro cose, luoghi, a volte persone. La violenza non è solo fisica, ma spesso è anche psicologica (bullismo); esprimi le tue considerazione rispetto a tale fenomeno, arricchendo le motivazioni con opportuni esempi.

 Scrittura  2024-05-07 16:27:19  2024-05-07 16:27:19

abbreviazioni scolastiche

ATA Personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario

CCNL Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

DADA Didattiche per Ambienti Di Apprendimento 

DS Dirigente scolastico

DSGA Direttore dei Servizi Generali Amministrativi 

FIS Fondo dell’Istituzione scolastica 

GLI Gruppo di Lavoro sull’Inclusione 

NIV Nucleo Interno di Valutazione 

OOCC Organi Collegiali 

PdM Piano di miglioramento 

PEI Piano Educativo Individualizzato 

PDP Piano Didattico Personalizzato 

PAI Piano Annuale per l’Inclusione 

PON Piano Operativo Nazionale 

PTOF Piano triennale dell’offerta formativa 

RAV Rapporto di autovalutazione 

RSPP Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione 

RSU Rappresentanze sindacali unitarie 

USR Ufficio Scolastico Regionale

 Altro  2024-04-06 19:16:05  2024-04-06 19:16:05

Marinetti e il Futurismo

Il Futurismo, nato nel 1909, fu un movimento artistico e culturale che rivoluzionò il rapporto tra artista e società. Ecco i punti chiave:

  1. Manifesto: Il primo manifesto futurista, pubblicato su Le Figaro, sottolineava l’adesione ai valori del nuovo e del moderno, con un netto taglio rispetto al passato e ai suoi valori morali, politici e artistico-culturali. L’azione, l’energia e la violenza erano centrali.

  2. Innovazione linguistica: Marinetti propugnava il rinnovamento della lingua, basato su:

    • Distruzione della sintassi: Semplificare la comunicazione abolendo avverbi e aggettivi.
    • Uso del verbo all’infinito: Semplificare la struttura delle frasi.
    • Sostantivi doppi: Creare termini emblematici (es. UOMO-TORPEDINIERA).
    • Aggettivi semaforici: Separare gli aggettivi dal sostantivo per enfatizzarli.
  3. Poesia dinamica: La poesia futurista era per fare, sempre presente e politica. Utilizzava una struttura sintattica superficiale, con argomenti che arrivavano all’improvviso.

  4. Influenza sulle avanguardie europee: Il Futurismo influenzò altre avanguardie, contribuendo al rinnovamento poetico e alla dissoluzione delle forme tradizionali.

 Letteratura  2024-04-02 00:41:03  2024-04-02 00:41:03

Risposte a esercizio su La roba di Verga

Testo ed esercizi sono disponibili a questo indirizzo:
→ https://www.sentascusiprof.it/italiano/ITA_letteratura/La%20Roba%20%E2%80%93%20Giovanni%20Verga%20-%20ITA%20-%20LETT.pdf

Esercizio 1:

Il dominio di Mazzarò

Il viandante attraversa diversi luoghi della Sicilia, chiedendo di chi siano, e sente sempre la risposta "Di Mazzarò". Descrive la ricchezza e l'estensione delle terre di Mazzarò, che contrastano con l'aspetto modesto dell'uomo e con il suo stile di vita che continua ad essere molto frugale.

Esercizio 2:

L'ascesa di Mazzarò

Mazzarò, nonostante la sua modesta apparenza, è diventato ricco grazie alla sua abilità imprenditoriale e al duro lavoro. Accumula terreni e beni agricoli, diventando un importante proprietario terriero.

Esercizio 3:

La fine di Mazzarò

Mazzarò riflette sulla sua vita, lamentandosi del fatto che, nonostante abbia accumulato tanto, alla fine dovrà lasciare tutto. Il finale esprime una sorta di disillusione rispetto alla ricchezza materiale e alla fine inevitabile della vita.

Esercizio 4:

Il significato della roba

Per il protagonista, la roba assume un valore di status symbol e potere, ma anche un senso di realizzazione personale e identità. Accumula beni non solo per ragioni economiche, ma anche per dimostrare la sua abilità imprenditoriale e il suo valore nella società. La motivazione di Mazzarò sembra derivare non solo da necessità economiche, ma anche da una sorta di desiderio di affermazione personale e di realizzazione.

Esercizio 5:

La conclusione della novella

La conclusione della novella mostra il protagonista, Mazzarò, in uno stato di frustrazione e disperazione per il fatto di dover lasciare la sua roba, che ha tanto faticato ad accumulare. Questo finale mette in luce il tema della vanità delle ricchezze materiali e della transitorietà della vita umana. L'immagine di Mazzarò che uccide i suoi animali prima di lasciare le sue terre sottolinea il legame profondo che ha sviluppato con la sua proprietà, mostrando il suo attaccamento e la sua disperazione nel doverla abbandonare.

 Letteratura  2024-03-19 19:25:47  2024-03-19 19:34:08

Travaglio e la questione dei putiniani

Una sorta di sintesi di quanto detto da Travaglio nel corso della puntata di Accordi e disaccordi del 16/03/2024

Marco Travaglio affronta il tema dei “putiniani” in Italia, sottolineando come molte persone vengano etichettate come tali anche se sono favorevoli alla pace. Racconta poi delle azioni negative di Putin dal 1999 in poi e della dipendenza dell’Italia dal gas russo.

Marco Travaglio discute del termine “putiniano” e di come venga usato per spaventare quelli che dicono la verità sulla guerra in Ucraina.
Sottolinea che chi dà del putiniano a chi non lo è sono coloro che hanno avuto relazioni amichevoli con Putin in passato.
Descrive le azioni negative di Putin dal 1999 in poi, inclusi gli attacchi in Cecenia e l’invasione della Crimea.
Parla della dipendenza dell’Italia dal gas russo e di come sia aumentata durante i governi di Mattarella, Renzi e Gentiloni.
Descrive gli incontri tra Renzi e Putin e come Renzi abbia parlato favorevolmente della cooperazione con la Russia.


Nel dettaglio ciò che Travaglio dice del modo in cui venne trattata la Russia negli ultimi anni:


Sergio Mattarella negli 8 anni dopo l'invasione della Crimea quando la Russia era già sotto sanzioni ha insignito delle massime onorificenze della Repubblica ben 30 fra ministri funzionari oligarchi del cerchio magico di Putin compreso il suo portavoce.


Enrico Letta è stato premier nel 2013 e ha ricevuto Putin con tutti gli onori a Trieste firmando 28 intese commerciali e sette accordi intergovernativi e lo ha ringraziato per la sua disponibilità amicizia e voglia di cooperare insieme e Putin lo ha ricambiato invitandolo alle Olimpiadi Invernali di Sochi, dove nessun capo di stato occidentale andò (Putin aveva fatto delle leggi contro i gay). Letta ci andò da solo e con il suo governo la dipendenza dell'Italia dal gas russo che già era esplosa negli anni di Berlusconi aumentò al 45% del totale.


Poi arrivò Renzi (mentre Putin entrava in Crimea e la Russia veniva sanzionata a livello internazionale) ma sia con Renzi sia con Gentiloni l'Italia aumentò ancora la sua dipendenza dal gas Russo fino al 47,8 per. Renzi autorizzò anche la vendita a Mosca di 94 blindati lince dell'Iveco per 25 milioni gli stessi che poi abbiamo visto che entravano in Ucraina. Nel marzo 2015 Renzi incontra Putin per 3 ore a Mosca e dice che di fronte alla minaccia terroristica ed estremista in Libia il ruolo della Russia può essere decisivo. La cooperazione Russia-Italia prosegue attivamente. Le sanzioni alla Russia creano problemi a entrambe le parti. Renzi era contro le sanzioni: parlò anche del Donbas e disse alla Tas che l'Ucraina doveva rispettare gli accordi di Minsk e dare un'autonomia speciale ai russofoni, come in Alto Adige. Nel maggio del 2015 Putin va a trovare Renzi all'expo di Milano e Renzi gli dice "Grazie di essere qui la accolgo con grande gioia lavoreremo insieme per ripartire dalla tradizionale amicizia Italia-Russia il lavoro che possiamo fare insieme ha radici antiche e noi vogliamo che abbia un futuro ricco di energia per il pianeta e per la vita". 
A novembre del 2015 Renzi viene intervistato da Mario Calabresi che gli domanda possiamo fidarci di Putin e Renzi "do una risposta da Twitter Sì nessuno può immaginare di costruire l'identità Europea contro il vicino di casa più grande considerandolo un nemico Putin è il capo di un paese assolutamente cruciale per la stabilità del mondo sarebbe assurdo alzare una Cortina di ferro tra Europa e Russia". 
Nel giugno 2016 Renzi rivede Putin al Forum economico di Putin a San Pietroburgo e duetta con lui in conferenza stampa "Chiederemo di ridiscutere le sanzioni, l'Italia vuole essere più presente economicamente in Russia abbiamo già chiuso accordi per più di un miliardo che potenzialmente spalancano partnership per 4-5 miliardi la parola guerra fredda non può stare nel vocabolario del Terzo Millennio è fuori dalla storia fuori dalla realtà è inutile abbiamo bisogno che Unione Europea e Russia tornino a essere buoni vicini di casa Russia ed Europa condividono gli stessi valori". 
2021 Renzi ormai ex premier Ma semplice senatore entra nel consiglio d'amministrazione di Daily mobile che è una società di car-sharing russa con sede Lussemburgo creata da un napoletano in joint venture con una banca statale russa la vtb e ne è uscito per la vergogna quando Putin è entrato in Ucraina con in tasca €40.000 di gettoni di presenza poi ha iniziato a dare dei putiniani agli altri.

 Altro  2024-03-17 19:14:02  2024-03-17 19:14:02

Appunti - formazione 13-03-2024

La scuola di oggi deve affrontare una serie di sfide e adattarsi alle nuove esigenze dell’istruzione. Ecco alcune azioni che la scuola può intraprendere:

  1. Sollecitare il pensiero laterale, la metacognizione e il problem solving: Invece di concentrarsi solo sulla memorizzazione di informazioni, la scuola dovrebbe incoraggiare gli studenti a pensare in modo critico, a risolvere problemi e a sviluppare abilità di ragionamento.

  2. Intercettare, inquadrare, governare e assorbire le conoscenze non formali e informali: Oltre ai contenuti tradizionali, la scuola dovrebbe riconoscere e integrare le conoscenze provenienti da fonti non formali e informali, come l’esperienza personale, i media e l’ambiente circostante.

  3. Personalizzare i percorsi di studio e utilizzare la tecnologia in modo strategico: Ogni studente ha bisogni e interessi diversi. La scuola dovrebbe adattare i percorsi di studio per soddisfare le esigenze individuali e utilizzare la tecnologia come strumento per migliorare l’apprendimento, non solo come fine.

  4. Approcci disciplinari innovativi: Le discipline tradizionali come la matematica, la storia e la scienza possono essere utilizzate in modo creativo. Ad esempio:

    • Ermeneutica: Interpretare testi e contesti in modo critico → strumenti per interpretare
    • Epistemologia: Esplorare come conosciamo e apprendiamo → strumenti per conoscere
    • Euristica: Utilizzare strategie di problem solving e scoperta → strumenti per scoprire

In sintesi, la scuola dovrebbe essere un luogo in cui gli studenti imparano a pensare in modo critico, adattarsi ai cambiamenti e sviluppare competenze per affrontare le sfide del mondo moderno.

qui si può leggere la storiella di Manzoni che morì nell'armadio (la credenza giansenista): https://blogmeter.it/blogit/manzoni-larmadio-e-lambiguita-semantica/

LA RATIO PEDAGOGICO-DIDATTICA CHE MUOVE L'INNOVAZIONE DIDATTICA
I paradigmi pedagogico-culturali del Costruttivismo sociale:
Il soggetto attivo e operoso nella costruzione di apprendimenti «significativi» (Ausubel, Novak) VS «apprendimenti superficiali»

Ambiente di apprendimento strutturato per "apprendere in modo attivo,
costruttivo, intenzionale, autentico e collaborativo."(Jonassen et altri).
L'apprendimento è frutto di assimilazione e accomodamento (J. Piaget) [L'assimilazione consiste nella capacità di selezionare e incorporare nuove esperienze e informazioni agli schemi già in possesso, mentre l'accomodamento è il meccanismo opposto, ossia la modificazione dei comportamenti e degli schemi cognitivi preesistenti in relazione al contesto circostante.]

COMPETENZE CHIAVE Raccomandazione Consiglio d'Europa 2018

  1. Competenza linguistica: la capacità di comprendere, esprimersi e interagire in più lingue.
  2. Competenza matematica, scientifica e tecnologica: l'abilità di comprendere e utilizzare concetti matematici e scientifici, e di utilizzare tecnologie digitali.
  3. Competenza digitale: la capacità di utilizzare in modo critico, creativo e sicuro le tecnologie digitali per lavorare, comunicare e partecipare alla società.
  4. Competenza personale, sociale e di apprendimento: l'abilità di agire in modo efficace e flessibile nelle interazioni con gli altri, di lavorare in gruppo e di apprendere in modo autonomo.
  5. Competenza imprenditoriale: la capacità di trasformare idee in azioni, di pensare in modo creativo e di gestire il cambiamento.
  6. Competenza civica: la consapevolezza degli aspetti sociali, politici e culturali della vita in una società democratica, e la capacità di partecipare attivamente alla vita civica e democratica.

Competenze chiave per la cittadinanza:

  1. Imparare ad imparare: Capacità di organizzare il proprio apprendimento, selezionando e utilizzando diverse fonti e modalità di informazione.
  2. Progettare: Abilità di elaborare e realizzare progetti, stabilendo obiettivi realistici e valutando le risorse disponibili.
  3. Comunicare: Capacità di comprendere e trasmettere messaggi di diversa complessità utilizzando vari linguaggi e mezzi di comunicazione.
  4. Collaborare e partecipare: Capacità di lavorare in gruppo, valorizzando le competenze individuali e contribuendo al raggiungimento di obiettivi comuni.
  5. Agire in modo autonomo e responsabile: Capacità di prendere decisioni consapevoli e di assumersi la responsabilità delle proprie azioni nella vita sociale.
  6. Risolvere problemi: Abilità di affrontare situazioni complesse, identificare soluzioni e valutare i risultati ottenuti.
  7. Individuare collegamenti e relazioni: Capacità di riconoscere e analizzare legami tra diversi fenomeni e concetti, cogliendone la natura sistemica.
  8. Acquisire e interpretare l’informazione: Capacità di valutare criticamente l'informazione ricevuta e di utilizzarla in modo efficace nelle diverse situazioni.

QUALI COMPETENZE PER LA SCUOLA DEL FUTURO?
Consiglio d'Europa nel 2016 "Competenze per una cultura della democrazia. Vivere insieme in condizioni di parità in società democratiche e culturalmente diverse". (Consiglio d'Europa, 2016)
Le 20 competenze incluse nel modello delle competenze per una cultura della democrazia (Italia)

Valori

  • Valorizzazione della dignità umana e dei diritti umani
  • Valorizzazione della diversità culturale
  • Valorizzazione della democrazia, della giustizia, dell'equità, dell'uguaglianza e della preminenza del diritto


Atteggiamenti

  • Apertura all'alterità culturale e ad altre credenze, visioni del mondo e pratiche diverse
  • Rispetto
  • Senso civico
  • Responsabilita
  • Autoefficacia
  • Tolleranza dell'ambiguità


Competenza

Attitudini

  • Attitudine all'apprendimento autonomo
  • Attitudine all'analisi e alla riflessione critica
  • Attitudine all'ascolto e all'osservazione
  • Empatia
  • Flessibilità e adattabilità
  • Attitudini linguistiche, comunicative e plurilingui
  • Attitudine alla cooperazione
  • Attitudine alla risoluzione del conflitti


Conoscenza e comprensione critica

  • Conoscenza e comprensione critica di sé
  • Conoscenza e comprensione critica del linguaggio e della comunicazione
  • Conoscenza e comprensione critica del mondo: politica, diritto, diritti umani, cultura e culture, religioni, storia, media, economia, ambiente, sviluppo sostenibile

 Altro  2024-03-13 18:26:40  2024-03-17 19:10:17

8 marzo

Da Wikipedia

San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra[27]: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell'apertura del III congresso dell'Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia».

 Storia Contemporanea  2024-03-07 20:23:15  2024-03-07 20:23:15

Suffragio femminile

Nel corso del XIX secolo, con l'emergere della questione sociale, alcune donne si organizzarono in associazioni e sindacati per rivendicare il loro diritto di voto. Alcune suffragiste furono arrestate, imprigionate e sottoposte a violenze e discriminazioni. Il messaggio che portarono avanti era insieme elementare e rivoluzionario: le donne devono avere gli stessi diritti degli uomini, compresi i diritti di voto e partecipazione politica. 

Il suffragio femminile è una conquista storica che ha richiesto decenni di lotte e sacrifici e che ha contribuito in modo determinante al cammino verso la democrazia.

Nelle righe che seguono un elenco cronologico che mostra l'adozione del suffragio femminile nei vari stati europei:

  • Repubblica Corsa: 1755
  • Granducato di Finlandia: 1906
  • Norvegia: 1913
  • Danimarca: 1915
  • Russia: 1917
  • Germania: 1918
  • Austria: 1918
  • Polonia: 1918
  • Regno Unito: 1918 (parziale), 1928 (completo)
  • Paesi Bassi: 1919
  • Svezia: 1919 (parziale), 1921 (completo)
  • Cecoslovacchia: 1920
  • Albania: 1920
  • Islanda: 1920
  • Azerbaigian: 1921
  • Irlanda: 1922
  • Turchia: 1930 (locale), 1934 (nazionale)
  • Spagna: 1931
  • Francia: 1944
  • Italia: 1945
  • Romania: 1946
  • Bulgaria: 1947
  • Belgio: 1948
  • Grecia: 1952
  • Liechtenstein: 1984
  • Svizzera: 1971 (nazionale), 1991 (locale)

 Di seguito un elenco cronologico con le date in cui viene concesso il diritto di voto alle donne nei vari stati degli USA (prima del 1920, quando venne approvato il XIX emendamento):

  • Wyoming: 1869
  • Utah: 1870
  • Colorado: 1893
  • Idaho: 1896
  • Washington: 1910
  • California: 1911
  • Oregon, Kansas, Arizona: 1912
  • Alaska, Illinois, Montana, Nevada: 1913
  • North Dakota, South Dakota, Nebraska, Arkansas, Indiana, Rhode Island, Michigan, New York, Oklahoma: 1917
  • South Carolina, Minnesota, Maine, Missouri, Iowa, Tennessee, Wisconsin, Ohio: 1919

Paesi in cui il suffragio femminile non è previsto

  • Brunei - Trattandosi di una monarchia assoluta è negato il diritto di voto attivo e passivo dal 1962 (sia uomini che donne).
  • Città del Vaticano - Le elezioni riguardano solo il sinodo dei vescovi, riservato ai vescovi, e il momento del conclave, riservato ai cardinali, per l'elezione del papa. Le donne, che non possono essere né vescovi né cardinali sono pertanto escluse dal voto.

 Storia Contemporanea  2024-03-07 19:35:18  2024-03-07 19:35:18

ISU - indice di sviluppo umano

L’Indice di Sviluppo Umano (ISU) è una misura composta utilizzata per valutare il benessere e lo sviluppo delle persone in un paese. Questo indice tiene conto di tre dimensioni fondamentali:

  1. Aspettativa di vita: Misura la speranza di vita alla nascita e riflette la salute e l’accesso alle cure mediche.
  2. Istruzione: Considera l’alfabetizzazione degli adulti e la partecipazione all’istruzione formale.
  3. Reddito: Valuta il reddito pro capite e il livello di vita.

L’ISU viene calcolato per ogni paese e può variare da 0 a 1, dove un valore più alto indica uno sviluppo umano migliore. Questo indice è spesso utilizzato per confrontare il benessere tra diverse nazioni e monitorare i progressi nel tempo.

Quali sono i paesi con l'ISU più alto?

Secondo Wikipedia, i 10 paesi con l’ISU più alto nel 2021 sono:

  1. Svizzera: ISU 0,962
  2. Norvegia: ISU 0,961
  3. Islanda: ISU 0,959
  4. Hong Kong: ISU 0,952
  5. Australia: ISU 0,951
  6. Danimarca: ISU 0,948
  7. Svezia: ISU 0,947
  8. Irlanda: ISU 0,945
  9. Germania: ISU 0,942
  10. Paesi Bassi: ISU 0,941

Questi paesi si distinguono per la loro alta qualità della vita e il benessere dei loro cittadini. L’Italia si colloca al 30º posto nell’Indice di Sviluppo Umano (ISU)

Secondo Wikipedia, i 10 paesi con l’indice di sviluppo umano più basso nel 2021 sono:

  • Niger (ISU: 0.394)
  • Repubblica Centrafricana (ISU: 0.397)
  • Chad (ISU: 0.398)
  • Sud Sudan (ISU: 0.413)
  • Burundi (ISU: 0.433)
  • Mali (ISU: 0.434)
  • Eritrea (ISU: 0.459)
  • Burkina Faso (ISU: 0.468)
  • Sierra Leone (ISU: 0.471)
  • Mozambico (ISU: 0.485)

 Storia Contemporanea  2024-03-04 17:40:56  2024-03-04 17:40:56

kahoot! storia

Longobardi, Islam e Carlo Magno.

 Storia Medievale  2024-02-14 00:42:35  2024-02-14 00:42:35

Classificazione delle frasi coordinate

Classificazione delle frasi coordinate


Sulla base del significato della congiunzione, le frasi coordinate possono essere distinte in:

  • copulative Ho aperto il libro e ho letto
  • avversative Ho letto il libro ma non ho capito
  • disgiuntive Hai letto il libro o hai fatto finta?

 Grammatica  2024-02-11 17:28:28  2024-02-11 17:28:28

Relazioni tra parole

Relazioni sintagmatiche tra parole
• In ogni lingua, si instaurano legami privilegiati tra parole (frutto di una consuetudine); quando si trasformano in rapporto stabile prendono il nome di collocazioni, es. sporgere denuncia, stendere un documento, saluto cordiale...
Le collocazioni, diversamente dalle polirematiche, possono essere interrotte da altre parole (sporgere una nuova denuncia, stendere il primo documento) e le singole parole possono essere sostituite (redigere/stilare/scrivere un documento).

Relazioni associative
• Una relazione associativa tra parole è un rapporto che si stabilisce tra due o più parole che condividono qualcosa. Queste associazioni possono essere basate sul significante (ad es. libro, libretto, libraio, libreria, ecc.) o sul significato (libro, volume, biblioteca, leggere, indice, scrittore, ecc.).

Relazioni paradigmatiche
• La relazione paradigmatica consiste nel rapporto esistente tra le parole che possono essere alternative in una stessa posizione sintagmatica (consiste cioè in un rapporto di sostituibilità), ad es.:
Ho letto il ***_____________ di cui mi hai parlato
*** libro, libricino, libretto, volume, capitolo.

 

Relazioni di significato
relazioni verticali: sono relazioni gerarchiche (nelle quali uno dei lessemi è sovraordinato e l’altro è sottoordinato), di inclusione» (uno dei lessemi è incluso nell’altro) e non reciproche.
• iperonimia/iponimia
• olonimia/meronimia
relazioni orizzontali: sono relazioni non gerarchiche (i lessemi si trovano sullo stesso piano) e reciproche (ad es. se A è sinonimo di B, B è necessariamente sinonimo di A).
• sinonimia
• antonimia


Relazioni verticali di significato
iperonimia/iponimia
La relazione di iperonimia e iponimia lega due lessemi, dei quali uno (detto
iponimo) ha un significato più specifico dell’altro (detto iperonimo), nel senso che il suo significato è costituito dal significato dell’iperonimo più qualche tratto aggiuntivo, es.:
• veicolo (iperonimo) ~ macchina (iponimo)
macchina = ‘veicolo’ + ‘a motore’ + ‘a quattro ruote’, ecc.
→ ‘una macchina è un veicolo, ma un veicolo non è necessariamente una
macchina’
• muoversi (iperonimo) ~ camminare (iponimo) 
camminare = ‘muoversi’ + ‘a piedi’

• Nel lessico esistono più livelli di iperonimia/iponimia: un
iponimo può essere a sua volta iperonimo di un altro lessema:
animale → mammifero → gatto → siamese
• Uno stesso iperonimo può avere più iponimi (tra loro coiponimi)

L’impiego di iperonimi e iponimi in un testo può essere uno
strumento di coesione testuale, in particolare un modo per realizzare
rinvii anaforici evitando la ripetizione.

Relazioni verticali di significato
olonimia/meronimia
La relazione di meronimia/olonimia lega due lessemi dei quali uno (detto meronimo) indica la parte e l’altro (olonimo) indica il tutto, es.:
• libro (olonimo) ~ copertina, pagina, dorso (meronimi)
• mano (olonimo) ~ palmo, pollice, indice (meronimi)
Attenzione a non confondere i meronimi con gli iponimi: → ‘la copertina non è un libro’, ‘il palmo non è una mano’

Altri tipi di relazioni che possono essere ricondotti alla meronimia/olonimia:
1) relazione tra un oggetto e la sostanza di cui è fatto
es. muro (olonimo) ~ cemento (meronimo)
2) relazione tra un insieme e i suoi membri
es. parlamento (olonimo) ~ deputato (meronimo)
3) relazione tra un intero e una porzione di esso
es. pane (olonimo) ~ fetta (meronimo)
4) relazione tra un intero e gli elementi di cui è composto
es. sabbia (olonimo) ~ granelli (meronimo)
5) relazione tra un luogo e un altro luogo in esso contenuto
es. deserto (olonimo) ~ oasi (meronimo)
 

 Grammatica  2024-02-11 16:44:14  2024-02-11 16:44:14

Lessicologia e lessicografia

Lessicologia e lessicografia
• Lo studio del lessico è affidato a due discipline distinte: la lessicologia e la
lessicografia.
• La lessicologia si occupa dello studio scientifico del lessico, delle proprietà
caratteristiche delle parole, del modo in cui entrano in rapporto tra loro.
• La lessicografia studia le tecniche più efficaci per definire e raccogliere le
parole che compongono il lessico di una lingua, e si occupa in particolare
della redazione di dizionari.
Nozioni fondamentali di lessicografia
• Un dizionario offre una rappresentazione, pur sempre parziale e orientata, del
lessico di una lingua e può essere definito come una raccolta ordinata non
(genericamente) di parole, ma di lessemi. Occorre tenere presente che i dizionari
monolingui e bilingui di lingue contemporanee, ordinati alfabeticamente in modo
«diretto», a cui siamo abituati, sono soltanto due delle numerose tipologie di
dizionario esistenti.
• In lessicografia si parla di lemmi per indicare le «entrate» di un dizionario (cioè i
lessemi registrati nel dizionario). Il lemma è dunque un lessema che entra a fare
parte di un dizionario. L’insieme dei lemmi contenuti in un dizionario è definito
lemmario. Invece, l’insieme delle informazioni fornite per ciascun lemma (categoria
grammaticale, definizioni, esempi, ecc.) costituisce la scheda lessicografica.

 Grammatica  2024-02-11 16:19:47  2024-02-11 16:19:47

Repertorio Italiano di Famiglie di parole

Repertorio Italiano di Famiglie di parole. Dagli etimi ai significati
per arricchire il lessico
, a cura di Michele Colombo e Paolo
D’Achille, Bologna, Zanichelli, 2019.

 Grammatica  2024-02-11 16:12:57  2024-02-11 16:12:57

Morfologia definizione e funzione

Morfologia

La morfologia si occupa
• dei meccanismi che regolano la struttura interna delle parole
• delle varie forme che la parola può assumere.

L’unità di analisi della morfologia è il morfema, cioè l’elemento minimo dotato di significato di cui si compongono le parole.
In mattine distinguiamo due morfemi (mattin-e):
• mattin-, che porta il significato lessicale (‘parte del giorno compresa tra il sorgere del sole e mezzogiorno’), ed è detto perciò morfema lessicale;
• -e, che porta le informazioni grammaticali (in questo caso, il fatto che si tratta di un nome femminile plurale), ed è detto perciò morfema grammaticale o flessivo.

La flessione, in italiano, è la «modifica»• che la parola base subisce per esprimere diverse informazioni di tipo grammaticale (genere, numero, tempo, modo, persona, ecc.) e interessa soltanto le «parti del discorso» o «categorie lessicali» variabili:
• verbi (torn-ava, ten-endo, ribalen-arono, convien-e);
• nomi (sport-e, bracci-o, spes-a, insegnament-i);
• aggettivi (quell-e, gross-e, Nazional-e);
• pronomi (essa, lo);
• articoli (la, gli, uno).


In alcuni casi è possibile un'ulteriore scomposizione in morfemi:
• ri-balen-arono
• insegn-ament-i
• Nazion-al-e
• fiduci-os-o
I morfemi ri-, -ament-, -al-, -os- servono a creare parole nuove a partire da
altre parole (balenare → ribalenare; insegnare → insegnamento; nazione
→ nazionale; fiducia → fiducioso) e sono detti perciò morfemi derivativi.

 Grammatica  2024-02-11 16:08:42  2024-02-11 16:08:42

Consonanti (fonetica)

Le consonanti

La differenza di suono tra le consonanti è determinata da tre fattori (in base ai quali le consonanti possono essere classificate):

  • il modo di articolazione, cioè il tipo di ostacolo che gli articolatori oppongono al flusso d’aria.
  • Il luogo di articolazione, cioè il punto dell’apparato fonatorio in cui avviene un contatto/avvicinamento tra due articolatori.
  • la vibrazione delle corde vocali

Modo di articolazione

In base al diverso modo di articolazione, si distinguono le seguenti classi di consonanti:

  • occlusive: durante l’articolazione si ha chiusura totale del tratto vocale, seguita dall’emissione d’aria (/p/, /b/, /t/, /d/, /k/, /g/).
  • fricative: durante l’articolazione si ha chiusura parziale del tratto vocale: l’avvicinamento dei due articolatori determina una frizione durante il passaggio dell’aria (/f/, /v/, /s/, /z/, /ʃ/).
  • affricate: immediata successione di una fase occlusiva e di una fricativa (/ts/, /dz/, /tʃ/, /dʒ/).
  • nasali: l’aria fuoriesce dalla bocca e dal naso contemporaneamente (/ɲ/, /m/, /n/, con le varianti
    combinatorie [ɱ], [ŋ]).
  • vibranti: un articolatore vibra velocemente durante il passaggio dell’aria (/r/, con varianti libere).
  • laterali: caratterizzate dalla posizione della lingua, che risulta innalzata al centro, dove incontra il palato (o un altro
    articolatore), lasciando passare il flusso d’aria ai lati (/l/, /ʎ/).

Luogo di articolazione

  • bilabiali: entrambe le labbra (/p/, /b/, /m/)
  • labiodentali: opposizione del labbro inferiore con gli incisivi superiori (/f/, /v/ e [ɱ])
  • alveolari: alveoli (= cavità contenenti le radici dei denti) degli incisivi superiori (/t/, /d/, /ts/, /dz/, /s/, /z/, /n/, /r/, /l/)
  • prepalatali: parte anteriore del palato (quella più vicina agli alveoli) (/tʃ/, /dʒ/, /ʃ/)
  • palatali: sollevamento del dorso della lingua contro (o verso) la volta del palato (a metà del palato) (/ɲ/, /ʎ/)
  • velari: dorso della lingua contro (o verso) il velo palatino (o palato mollte) (/k/, /g/ e [ŋ])

Vibrazione delle corde vocali

  • Consonanti sorde: /p/, /t/, /k/, /f/, /s/, /ʃ/, /tʃ/, /ts/
  • Consonanti sonore: /b/, /d/, /g/, /v/, /z/, /ʒ/, /dʒ/, /dz/, /m/, /n/, /ɲ/, /r/, /l/, /ʎ/ 

 

 

 Grammatica  2024-02-11 15:37:18  2024-02-11 15:54:20

Variazioni lingua

Variazione diacronica: la lingua cambia attraverso il tempo

Variazione diatopica: la lingua cambia attraverso lo spazio geografico (ne sono un esempio i geosinonimi,  come ragazzino, cinno, toso, fio, picciotto, guaglione).

Variazione diamesica: la lingua cambia in base al canale (grafico-visivo vs fonico-acustico)

Variazione diastratica: la lingua cambia in base alle caratteristiche sociali del parlante/scrivente

Variazione diafasica: la lingua cambia in base alla situazione comunicativa o contesto.

Parametri extralinguistici che determinano la variazione linguistica:

  • Spazio geografico → variazione diatopica
  • Caratteristiche sociali → variazione diastratica
  • Situazione comunicativa → variazione diafasica
  • Canale → variazione diamesica
  • Tempo → variazione diacronica

La «variazione» nelle Indicazioni nazionali (2012) (italiano) • Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado (p. 43): «L’allievo […]. Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo».

 

 Grammatica  2024-02-11 15:27:02  2024-02-11 15:27:02

vero storico

Vero storico 
rispetto per i fatti e riproduzione fedele delle caratteristiche dei personaggi, così come ci sono state tramandate dalla storia e puntualizzate in seguito a una severa ricostruzione preliminare.

 Letteratura  2024-02-07 17:30:49  2024-02-07 17:30:49

Scorciatoie e trucchetti

  1. Tasto win + e apre una nuova finestra di esplora risorse.
  2. Tasto shift + canc elimina un elemento definitivamente, senza inserirlo nel cestino.

 Tecnologia  2024-02-03 10:57:30  2024-02-03 10:57:30

UserCSS

UserCSS è un'estensione per Chrome che permette di personalizzare l'aspetto dei siti web utilizzando fogli di stile personalizzati.

Dopo averla installata, è possibile creare e applicare i propri stili CSS per modificare l'aspetto dei siti web in base alle proprie preferenze. Basta aprire il menu dell'estensione, inserire il codice CSS con le modifiche desiderate e attivarlo.

È uno strumento molto efficace per personalizzare la propria esperienza di navigazione e "sistemare" la formattazione dei siti di uso frequente. Richiede la conoscenza del linguaggio CSS.

Link: https://chromewebstore.google.com/detail/user-css/okpjlejfhacmgjkmknjhadmkdbcldfcb?hl=it

 Tecnologia  2024-01-21 17:41:22  2024-01-21 17:43:51

Storia del Bologna FC

Il Bologna Football Club è fondato nel 1909 come sezione sportiva del Circolo Turistico Bolognese. Nel corso degli anni, il club ha avuto successi notevoli, vincendo il primo campionato italiano nel 1924-1925 e successivamente ottenendo altri quattro scudetti nei periodi 1936-1941. Nel 1963-1964, nonostante un periodo difficile, il Bologna conquista il settimo scudetto dopo uno spareggio con l'Inter.

Negli anni successivi, il club vive alti e bassi, con vittorie nella Coppa Italia e nella Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1970 e una seconda Coppa Italia nel 1974. Dopo una doppia retrocessione negli anni ottanta, nel 1993 il Bologna fallisce ed è rifondato sotto la denominazione di "Bologna Football Club 1909", ripartendo proprio dal terzo livello calcistico. Il Bologna risale rapidamente e nel 1998-1999 vince la Coppa Intertoto UEFA.

Tra il 2005 e il 2014, il Bologna retrocede due volte in Serie B, ma successivamente ottiene la promozione in Serie A. Nel 2014, l'imprenditore canadese Joey Saputo diventa presidente. Nelle stagioni recenti, il club si mantiene stabilmente nella parte media della classifica di Serie A, concludendo la stagione 2022-2023 al nono posto.

 Storia Contemporanea  2024-01-09 18:45:51  2024-01-09 18:45:51

Relazioni di significato tra le parole

  • La sinonimia indica la relazione che c'è tra due termini che hanno lo stesso significato, come ad esempio “spazio” e “cosmo”. La ricerca semantica consente di recuperare anche i documenti che contengono parole sinonimi dei concetti ricercati.
     
  • L'antonimia indica la relazione tra due parole che hanno significati opposti, come ad esempio "amore" e "odio". Gli antonimi sono anche identificati con il termine contrari. Ad esempio "La guerra è il contrario della pace".
     
  • Si ha iperonimia se il significato del primo, più generale, è incluso nel significato, più specifico, del secondo. Ad esempio “mobile” è iperonimo di “sedia”, “armadio”, “tavolo” etc.
     
  • Si ha iponimia se il significato del secondo, più specifico, è incluso nel significato, più generale, del primo.  Ad esempio “sedia”, “armadio” e “tavolo” sono iponimi di “mobile”.
     
  • La meronimia è una relazione semantica utilizzata in linguistica per indicare un costituente o un membro di qualcosa. Ad esempio 'dito' è meronimo di 'mano' in quanto un dito è parte della mano. La meronimia può venire espressa come relazione "part-of". Dal gr. méros 'parte' e -(o)nimia 'nome'. 
     
  • L’olonimia è il contrario della meronimia, per cui A è olonimo di B, se A compende B. Indica, ad esempio, la relazione tra un termine che indica l'intero e un termine che ne rappresenta una parte. Ad esempio, ”albero” è una olonimia di “tronco” o "ramo". Dal gr. hólos ‘tutto’ e -(o)nimia 'nome'. 

 

 Grammatica  2023-12-30 13:47:22  2023-12-30 13:47:22

Come accedere alla schermata di blocco

Per accedere alla schermata di blocco in Windows - e quindi bloccare il computer -, è possibile utilizzare una delle seguenti opzioni:

  1. Tasto Windows + L: Premendo contemporaneamente il tasto Windows e il tasto L sulla tastiera, verrai immediatamente indirizzato alla schermata di blocco, dove potrai selezionare un utente e inserire la password per sbloccare il computer.

  2. Menu Start: Clicca sul pulsante Start (l'icona a forma di bandiera Windows nell'angolo in basso a sinistra dello schermo) e seleziona l'immagine del tuo account utente. Da lì, puoi scegliere "Blocca" per andare alla schermata di blocco.

Questi metodi ti consentiranno di bloccare rapidamente il tuo computer Windows.

 Tecnologia  2023-10-17 15:23:07  2023-10-17 15:23:07

Imperatori romani non romani

Gli imperatori romani che non erano propriamente romani includevano:

  1. Traiano - Era di origine spagnola (nato a Italica, in Spagna) e divenne imperatore dal 98 al 117 d.C.

  2. Adriano - Anche lui era di origine spagnola, nato a Italica, in Spagna, e regnò come imperatore dal 117 al 138 d.C.

  3. Caracalla - Nonostante il suo soprannome suggerisse un'origine celtica, era nato a Lugdunum (moderna Lione, in Francia). Fu imperatore dal 211 al 217 d.C.

  4. Filippo l'Arabo - Era di origine araba, nato in Siria. Diventò imperatore nel 244 d.C. e regnò fino al 249 d.C.

  5. Eliogabalo - aveva origini siriane, fu imperatore romano dal 218 al 222 d.C.

Questi imperatori rappresentano alcuni esempi di come l'Impero Romano abbia avuto governanti di diverse origini etniche durante la sua storia.

Un altro personaggio molto importante, precettore di Nerone, è Lucio Anneo Seneca. Fu uno dei principali filosofi stoici dell'antica Roma. Era di origine spagnola, nato a Corduba (l'odierna Cordova, in Spagna).

 Altro  2023-09-28 09:32:30  2023-10-17 23:51:32

Legge di Murphy

Se qualcosa può andare storto, lo farà
Il primo a formulare la legge fu lo scienziato Edward Aloysius Murphy, militare dell'United States Army Air Corps. Murphy era uno degli ingegneri degli esperimenti con razzo-su-rotaia compiuti nel 1949e, in tale contesto, pronunciò la sua storica frase che lo rese celebre:
«Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo.»
che fu riportata dal maggiore medico John Paul Stapp durante una conferenza stampa pochi giorni più tardi.
Alla principale enunciazione della Legge di Murphy ha fatto seguito il lavoro del comico Arthur Bloch al quale si devono i postulati o corollari, tra i quali i seguenti:

  • Niente è facile come sembra
  • Tutto richiede più tempo di quanto si pensi
  • Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che può arrecare il danno maggiore sarà la prima a farlo;
  • Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto;
  • Lasciate a se stesse, le cose tendono ad andare di male in peggio
  • Non ci si può mettere a far qualcosa senza che qualcos'altro non vada fatto prima
  • Ogni soluzione genera nuovi problemi
  • I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedir loro di nuocere (cfr. Allegro ma non troppo)
  • Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla

 

 Altro  2023-08-28 17:01:29  2023-11-08 19:12:49

Interpretazioni del Medioevo - J. Le Goff, il medioevo spiegato ai ragazzi

il Medioevo non è quell’età dell’oro che alcuni romantici hanno voluto immaginare, ma neppure, nonostante le sue manchevolezze e gli aspetti che ci ripugnano, quell’epoca oscurantista e tetra di cui gli umanisti e gli illuministi hanno voluto diffondere l’immagine. Occorre considerarlo nel suo insieme. Rispetto all’Antichità, è un periodo che su diversi punti fa registrare progressi e sviluppi, e ve lo mostrerò. Certamente il Medioevo «cattivo» esiste: i signori opprimevano i contadini, la Chiesa era intollerante e sottoponeva gli spiriti indipendenti (quelli che venivano chiamati «eretici») ai rigori dell’Inquisizione, quest’ultima praticava la tortura e faceva morire i ribelli sui roghi... Le carestie erano frequenti e i poveri numerosi: inoltre si aveva paura, una paura irrazionale, ad esempio del mare, delle foreste... e del diavolo. Ma oggi, di paure ne abbiamo ancora di più, talune più terrificanti (ad esempio la paura degli extraterrestri, e quella, molto concreta, della bomba atomica). Eppure c’è anche il «bel» Medioevo, tuttora presente nello stupore provato in specie dai più giovani: di fronte ai cavalieri, ai castelli, alle cattedrali, all’arte romanica e gotica, al colore (delle vetrate ad esempio) e alla festa. Inoltre, si dimentica troppo spesso che nel Medioevo le donne, pur continuando ad avere una collocazione inferiore rispetto a quella degli uomini, hanno acquisito, o conquistato, un rango più adeguato e di maggior prestigio: un rango che in quanto donne non avevano mai avuto prima, neppure nell’Atene dell’Antichità. E poi, ma ne riparleremo sicuramente, il Medioevo è il momento in cui nasce l’Europa.

 Storia Medievale  2023-08-18 18:27:26  2023-08-18 18:27:26

Text fixer

Il sito web Text Fixer offre una serie di strumenti online che forniscono diverse funzionalità per la modifica e il miglioramento di testi e pagine html.
In particolare, il sito offre una serie di strumenti come la rimozione di spazi bianchi o delle interruzioni di riga, la conversione del testo in maiuscolo o in minuscolo, l'indentazione del testo, la rimozione di html, l'ordinamento alfabetico e molto altro ancora. Inoltre, il sito permette anche di criptare e decrittare testi, e di convertire testo normale in codice html.
Interessanti:

  • Generatore di nomi casuali
  • Generatore casuale di aggettivi
  • Unificatore di righe
  • Generatore di parole casuali
  • Ordine alfabetico

Per provarlo: textfixer

 Tecnologia  2023-08-16 18:50:23  2023-09-17 00:28:42

Disabilitare la cache

È possibile disabilitare temporaneamente la cache utilizzando gli strumenti per sviluppatori di Chrome. Per farlo, apri gli strumenti per sviluppatori (F12 o Ctrl + Shift + I), vai nella scheda "Network" o "Rete" e attiva l'opzione "Disable cache" (disattiva cache). In questo modo, Chrome caricherà sempre la versione più recente delle pagine senza fare riferimento alla cache. Questo è particolarmente utile quando si stanno effettuando delle modifiche alle pagine

 Tecnologia  2023-08-14 18:32:51  2023-08-14 18:32:51