Equilibri politici e religiosi nel Cinquecento

Un simpatico repertorio di risorse per lo studio della storia del XVI secolo

Schema XVI sec

Carlo V e l'Europa

Carlo V
Carlo V, dipinto del XVI secolo

Nel 1519, Carlo V divenne imperatore, ereditando un vasto dominio dai genitori Giovanna di Spagna (detta "la Pazza") e Filippo d’Asburgo (detto "il Bello"). Si trovò così a capo di un impero su cui non tramontava mai il sole.

I principali problemi affrontati da Carlo V furono:

  • La lotta contro i principi protestanti tedeschi, che minacciavano l'unità religiosa dell'impero.
  • La minaccia dei Turchi sotto Solimano il Magnifico, che avanzavano verso l'Europa centrale.
  • La rivalità con la Francia di Francesco I, che sfociò nella guerra per il predominio in Italia.

La guerra tra Carlo V e Francesco I

Il conflitto tra Francia e Spagna può essere sintetizzato in questo modo:

  • 1521: inizio della guerra.
  • 1525: Battaglia di PaviaLa Battaglia di Pavia (1525) fu uno scontro decisivo tra Francia e Spagna. Francesco I di Francia fu sconfitto e fatto prigioniero dalle truppe imperiali di Carlo V. Durante la battaglia morì anche il celebre comandante francese Jacques de La Palice.
  • 1527: sacco di Roma ad opera dei lanzichenecchi, che devastarono la città.
  • 1559: firma della Pace di Cateau-Cambrésis, che assegnò alla Spagna il controllo di Milano, Napoli, Sicilia, Sardegna e dello Stato dei PresìdiLo Stato dei Presìdi era un piccolo territorio costiero nell'Italia centrale, composto da alcune fortezze sul litorale tirrenico, come Orbetello e Porto Ercole. Fu istituito nel 1557 sotto il controllo diretto della Spagna per proteggere le rotte marittime e gli interessi spagnoli nell'area. .

Carlo V, stremato dalle difficoltà, abdicò nel 1556 dividendo l’impero:


Tensioni religiose in Europa

Massacro di San Bartolomeo 1572
Massacro di San Bartolomeo, 1572

Le fratture religiose segnarono profondamente l'Europa:

  • In Francia, la diffusione del CalvinismoIl calvinismo è una corrente del protestantesimo fondata da Giovanni Calvino nel XVI secolo. Si basa su principi come la predestinazione, l'autorità assoluta della Bibbia e l'importanza di una vita austera e laboriosa. portò alle guerre di religione (1562-1598), culminate nella Strage della notte di San BartolomeoLa strage della notte di San Bartolomeo (1572) fu un massacro di protestanti ugonotti avvenuto a Parigi e in altre città francesi. Fu ordinato dalla regina Caterina de' Medici per fermare l'influenza del movimento protestante, ma divenne simbolo delle violenze religiose tra cattolici e protestanti in Francia. (1572).
  • Enrico di Borbone, divenuto re come Enrico IV, si convertì al cattolicesimo e promulgò l’Editto di Nantes (1598), che garantì libertà religiosa agli ugonotti.

In Spagna, Filippo II si fece strenuo difensore del cattolicesimo, perseguitando protestanti, ebrei e moriscos. .


Lo scontro tra Spagna e Inghilterra

Elisabetta I
Ritratto di Elisabetta I

La rivalità tra Filippo II di Spagna e Elisabetta I d'Inghilterra (1558-1603) divenne uno degli elementi chiave nel panorama europeo del XVI secolo.

L'Inghilterra di Elisabetta I

Era figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena (mappa delle parentele di Elisabetta I). Fu una figura centrale della storia inglese, in quanto la sua nascita segnò la rottura con la Chiesa cattolica e la nascita della Chiesa anglicana. Dopo la morte della sorella Maria I, che aveva cercato di riportare l'Inghilterra sotto il controllo papale, Elisabetta salì al trono nel 1558.

Il suo regno fu segnato da una grande capacità politica e dall'instaurazione di uno Stato forte, centralizzato e protestante. Elisabetta organizzò un governo che rispettava l'autonomia del Parlamento, ma che allo stesso tempo mantenne un controllo autoritario sulle principali decisioni politiche e religiose.
La sua politica estera fu molto attiva: sostegno ai ribelli dei Paesi Bassi contro la Spagna; promozione di attacchi corsari contro le navi spagnole, come quelle dei famosi corsari inglesi come Sir Francis Drake.

La Spagna di Filippo II

Figlio di Carlo V, era re di Spagna e delle sue colonie e cercava di difendere e accrescere il suo impero. La sua spinta per mantenere la supremazia cattolica in Europa lo portò in conflitto con Elisabetta, che, come regina protestante, rappresentava una minaccia diretta per l'ordine religioso e politico che Filippo voleva stabilire in Europa. Le tensioni aumentarono anche perché l'Inghilterra sosteneva i ribelli nei Paesi Bassi, sotto il controllo spagnolo, e aveva approvato attacchi corsari alle navi spagnole.

Nel 1588, Filippo II tentò di invadere l'Inghilterra con la famosa Invincibile Armata, una flotta enorme che però subì una sconfitta decisiva a causa delle condizioni atmosferiche e della superiorità tattica della marina inglese. Questa sconfitta segnò l'inizio del declino dell'influenza navale spagnola e rafforzò il potere e la posizione di Elisabetta I.

In parallelo, nei Paesi Bassi, la ribellione contro la dominazione spagnola, alimentata anche dalle tensioni religiose tra cattolici e protestanti, portò alla creazione della Repubblica delle Province Unite nel 1581, un'importante mossa verso l'indipendenza dalla Spagna.


L’Impero russo

Elisabetta I
Ritratto di Ivan IV

La Rus' di Kiev si formò nel IX secolo, quando alcune tribù slave orientali furono unificate da gruppi di Vichinghi provenienti dalla Scandinavia, noti come Variaghi, che si mossero verso sud-est. Questi Vichinghi, attratti dalla ricchezza delle terre bizantine e dalle rotte commerciali, si insediarono in quello che oggi è il territorio dell'Ucraina e della Russia. Il più importante tra i capi vichinghi fu Rurik, che fondò la dinastia che governò la regione, dando vita al principato di Novgorod e, successivamente, alla Rus' di Kiev.

La Rus' di Kiev raggiunse il suo apice sotto il regno di Vladimiro il Grande (X secolo), che consolidò il potere e adottò il cristianesimo ortodosso, creando forti legami con l'Impero Bizantino. La Rus' divenne un importante centro culturale e politico, ma nel XIII secolo, la sua prosperità fu interrotta dall'invasione dei Mongoli, che distrussero Kiev e frammentarono l'unità della regione.

Durante l'occupazione mongola, che durò circa due secoli, la Rus' di Kiev perse la sua indipendenza e fu soggetta alla dominazione dell'Orda d'Oro.

Tuttavia, nel XIV secolo, il principato di Mosca cominciò a emergere come forza dominante, grazie alla sua posizione strategica e al crescente potere politico.

Sotto la guida di Ivan III (Ivan il Grande), Mosca si liberò del dominio mongolo, iniziò a unificare i principati russi e si consolidò come il centro politico della Russia.

L’affermazione dell’Impero russo continuò sotto Ivan IV, detto il Terribile, che nel 1547 assunse il titolo di zar. Ivan IV centralizzò il potere, trasformando la Russia in un’AutocraziaL'autocrazia è una forma di governo in cui il potere è concentrato nelle mani di una sola persona, che esercita il controllo assoluto senza limitazioni o bilanciamenti. Ivan IV il Terribile trasformò la Russia in un’autocrazia, centralizzando il potere e rafforzando la sua autorità personale. e reprimendo duramente la nobiltà ribelle. La sua politica autoritaria e le conquiste territoriali segnarono l'inizio dell’espansione dell’Impero russo, che avrebbe giocato un ruolo centrale nella storia dell'Europa orientale.