Un simpatico repertorio di risorse per lo studio della storia del XVI secolo
Nel 1519, Carlo V divenne imperatore, ereditando un vasto dominio dai genitori Giovanna di Spagna (detta "la Pazza") e Filippo d’Asburgo (detto "il Bello"). Si trovò così a capo di un impero su cui non tramontava mai il sole.
I principali problemi affrontati da Carlo V furono:
Il conflitto tra Francia e Spagna ebbe momenti drammatici:
Carlo V, stremato dalle difficoltà, abdicò nel 1556 dividendo l’impero:
Le fratture religiose segnarono profondamente l'Europa:
In Spagna, Filippo II si fece strenuo difensore del cattolicesimo, perseguitando protestanti, ebrei e moriscos. .
La rivalità tra Filippo II di Spagna e Elisabetta I d'Inghilterra (1558-1603) divenne uno degli elementi chiave nel panorama europeo del XVI secolo.
Era figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena. Fu una figura centrale della storia inglese, in quanto la sua nascita segnò la rottura con la Chiesa cattolica e la nascita della Chiesa anglicana. Dopo la morte della sorella Maria I, che aveva cercato di riportare l'Inghilterra sotto il controllo papale, Elisabetta salì al trono nel 1558.
Il suo regno fu segnato da una grande capacità politica e dall'instaurazione di uno Stato forte, centralizzato e protestante. Elisabetta organizzò un governo che rispettava l'autonomia del Parlamento, ma che allo stesso tempo mantenne un controllo autoritario sulle principali decisioni politiche e religiose. La sua politica estera fu molto attiva: sostegno ai ribelli dei Paesi Bassi contro la Spagna; promozione di attacchi corsari contro le navi spagnole, come quelle dei famosi corsari inglesi come Sir Francis Drake.
Figlio di Carlo V, era re di Spagna e delle sue colonie e cercava di difendere e accrescere il suo impero. La sua spinta per mantenere la supremazia cattolica in Europa lo portò in conflitto con Elisabetta, che, come regina protestante, rappresentava una minaccia diretta per l'ordine religioso e politico che Filippo voleva stabilire in Europa. Le tensioni aumentarono anche perché l'Inghilterra sosteneva i ribelli nei Paesi Bassi, sotto il controllo spagnolo, e aveva approvato attacchi corsari alle navi spagnole.
Nel 1588, Filippo II tentò di invadere l'Inghilterra con la famosa Invincibile Armata, una flotta enorme che però subì una sconfitta decisiva a causa delle condizioni atmosferiche e della superiorità tattica della marina inglese. Questa sconfitta segnò l'inizio del declino dell'influenza navale spagnola e rafforzò il potere e la posizione di Elisabetta I.
In parallelo, nei Paesi Bassi, la ribellione contro la dominazione spagnola, alimentata anche dalle tensioni religiose tra cattolici e protestanti, portò alla creazione della Repubblica delle Province Unite nel 1581, un'importante mossa verso l'indipendenza dalla Spagna.
Come si affermò l’Impero russo?
La Rus' di Kiev si formò nel IX secolo, quando alcune tribù slave orientali furono unificate da gruppi di Vichinghi provenienti dalla Scandinavia, noti come Varanghi, che si mossero verso sud-est. Questi Vichinghi, attratti dalla ricchezza delle terre bizantine e dalle rotte commerciali, si insediarono in quello che oggi è il territorio dell'Ucraina e della Russia. Il più importante tra i capi vichinghi fu Rurik, che fondò la dinastia che governò la regione, dando vita al principato di Novgorod e, successivamente, alla Rus' di Kiev.
La Rus' di Kiev raggiunse il suo apice sotto il regno di Vladimiro il Grande (X secolo), che consolidò il potere e adottò il cristianesimo ortodosso, creando forti legami con l'Impero Bizantino. La Rus' divenne un importante centro culturale e politico, ma nel XIII secolo, la sua prosperità fu interrotta dall'invasione dei Mongoli, che distrussero Kiev e frammentarono l'unità della regione.
Durante l'occupazione mongola, che durò circa due secoli, la Rus' di Kiev perse la sua indipendenza e fu soggetta alla dominazione dell'Orda d'Oro.
Tuttavia, nel XIV secolo, il principato di Mosca cominciò a emergere come forza dominante, grazie alla sua posizione strategica e al crescente potere politico.
Sotto la guida di Ivan III (Ivan il Grande), Mosca rifiutò definitivamente il dominio mongolo e iniziò a unificare i principati russi. Fu in questo periodo che Mosca si consolidò come il centro politico della Russia.
L’affermazione dell’Impero russo continuò sotto Ivan IV, detto il Terribile, che nel 1547 assunse il titolo di zar. Ivan IV centralizzò il potere, trasformando la Russia in un’AutocraziaL'autocrazia è una forma di governo in cui il potere è concentrato nelle mani di una sola persona, che esercita il controllo assoluto senza limitazioni o bilanciamenti. Ivan IV il Terribile trasformò la Russia in un’autocrazia, centralizzando il potere e rafforzando la sua autorità personale. e reprimendo duramente la nobiltà ribelle. La sua politica autoritaria e le conquiste territoriali segnarono l'inizio dell’espansione dell’Impero russo, che avrebbe giocato un ruolo centrale nella storia dell'Europa orientale.