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La "Guernica" è un dipinto realizzato da Pablo Picasso nel 1937, rappresentante una delle opere più potenti e iconiche del XX secolo. Il quadro prende il nome dall'omonima città spagnola che fu bombardata il 26 aprile 1937 durante la guerra civile spagnola.
Il bombardamento di Guernica fu un attacco aereo condotto dalla Luftwaffe tedesca su richiesta delle forze nazionaliste di Francisco Franco. L'obiettivo era distruggere la città basca di Guernica, ritenuta un simbolo del nazionalismo basco e del sostegno repubblicano. L'attacco causò la morte di centinaia di civili e distrusse gran parte della città.
La foto è tratta da Una vita difficile, film diretto da Dino Risi nel 1961. In questa scena il protagonista Silvio Magnozzi (interpretato da Alberto Sordi) e la sua amante Elena Pavinato (Lea Massari) si ritrovano ospiti presso alcuni nobili monarchici a Roma. La scena si svolge nel momento in cui la radio trasmette i risultati del referendum istituzionale del 1946, in cui l’Italia scelse di essere una repubblica.
Il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 è stato un momento cruciale nella storia italiana. Durante questo referendum, gli italiani furono chiamati a decidere la forma di governo da dare al paese dopo la seconda guerra mondiale. I voti validi a favore della repubblica furono circa due milioni in più rispetto a quelli per la monarchia: questo determinò la fine della sovranità dei Savoia e la nascita della Repubblica Italiana.
La fotografia rappresenta uno degli episodi più tragici della guerra del Vietnam, che ha avuto luogo tra il 1955 e il 1975. Questa guerra vide il coinvolgimento degli Stati Uniti a sostegno del governo del Vietnam del Sud contro le forze comuniste del Vietnam del Nord, alleate con l'Unione Sovietica e la Cina. Le atrocità commesse durante il conflitto, come il massacro di My Lai, sono diventate simboli della brutalità della guerra e dei suoi effetti devastanti sulla popolazione civile.
Rosa Parks, figura iconica del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti, divenne famosa per il suo gesto di resistenza il 1 dicembre 1955, quando rifiutò di cedere il suo posto su un autobus segregato a Montgomery, Alabama. Il suo atto di disobbedienza civile scatenò una serie di proteste che culminarono nel boicottaggio degli autobus da parte degli afroamericani, portando alla fine della segregazione razziale negli autobus pubblici e dando un impulso significativo alla lotta per i diritti civili.
Questa foto ritrae alcuni soldati inglesi del Royal Irish Rifles (un reggimento di fanteria leggera) all'interno di una trincea sul fronte occidentale durante la Battaglia della Somme, una delle più cruente della Prima Guerra Mondiale, combattuta dal 1 luglio al 18 novembre 1916. La battaglia causò oltre un milione di morti e feriti. L'immagine è un potente simbolo della sofferenza e della devastazione che caratterizzarono il conflitto.
La fotografia di Hiroshima dopo il 6 agosto 1945, quando la città giapponese fu distrutta dalla prima bomba atomica utilizzata in guerra. L'attacco aereo, ordinato dagli Stati Uniti, segnò un punto di non ritorno nella Seconda Guerra Mondiale, portando alla fine del conflitto e all'inizio dell'era nucleare. Il bombardamento causò la morte di circa 140.000 persone, tra cui molti civili innocenti, e lasciò cicatrici indelebili nella storia del XX secolo. Pochi giorni dopo, il 9 agosto, gli USA sganciarono un'altra bomba atomica su Nagasaki (circa 80.000 vittime). Fortunatamente, fino al 2024, queste sono le uniche bombe atomiche lanciate contro esseri umani.
Le fotografie di Roger Fenton durante la Guerra di Crimea (1853-1856) sono tra le prime documentazioni fotografiche di guerra. Questa guerra vide il coinvolgimento dell'Impero russo contro una coalizione di imperi ottomano, britannico, francese e sardo. Fenton, uno dei primi fotografi di guerra, documentò le difficoltà della vita sul fronte. In questi anni assistiamo alla comparsa di una nuova fonte storica: la fotografia. Il reportage di Fenton ne è un ottimo esempio.
Si consideri che Roger Fenton, utilizzava una fotocamera a lastra di collodio umido, doveva adottare tempi di esposizione piuttosto lunghi rispetto a quelli odierni (variavano a seconda della luce e delle condizioni, ma in genere potevano durare tra i 30 secondi e i 3 minuti per una scena all'aperto con luce naturale). Questo implicava che Fenton dovesse scegliere con molta attenzione i soggetti da fotografare, poiché le lunghe esposizioni rendevano difficile catturare immagini di scene in rapido movimento o soggetti non fissi.
Nel 1895, i fratelli Lumière inventarono la prima macchina capace di registrare e proiettare immagini in movimento. La loro prima proiezione pubblica, avvenuta il 28 dicembre di quell'anno, segnò la nascita del cinema. La foto ritrae un fotogramma storico dell'arrivo del treno alla stazione (L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat una località della Costa Azzurra nel sud della Francia), uno dei primi film proiettati dai fratelli Lumière, considerati i padri fondatori della settima arte.
La foto è tratta da Una vita difficile, film diretto da Dino Risi nel 1961. In questa scena il protagonista Silvio Magnozzi (interpretato da Alberto Sordi) e la sua amante Elena Pavinato (Lea Massari) si ritrovano ospiti presso alcuni nobili monarchici a Roma, durante la trasmissione dei risultati del referendum istituzionale del 1946, in cui l'Italia scelse di diventare una Repubblica.
Un poliziotto di Washington mentre applica le Leggi sulla modestia (Modesty Laws) presso la spiaggia balneare di Tidal Basin, 1922. La fotografia mostra Bill Norton, un agente di polizia della spiaggia di Washington, D.C., mentre misura la distanza tra il ginocchio di una donna e il bordo inferiore del suo costume da bagno. Questo avveniva in seguito a un ordine emesso dal Colonnello Sherrell, Sovrintendente degli Edifici e dei Terreni Pubblici, che stabiliva che i costumi da bagno non dovevano essere più di sei pollici sopra il ginocchio.
La fotografia fa parte della collezione della National Photo Company presso la Biblioteca del Congresso e viene citata in vari contesti storici e pubblicazioni.
La pagina della Biblioteca del congresso degli Stati Uniti
Il quadro Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, dipinto nel 1901, rappresenta una delle immagini più potenti della lotta per i diritti dei lavoratori in Italia. L'opera raffigura una manifestazione di lavoratori che avanzano verso il futuro, simbolo di una crescente coscienza sociale e politica delle masse popolari.
La Libertà guida il popolo è un celebre quadro di Eugène Delacroix, dipinto nel 1830, che celebra l'eroismo della Rivoluzione di luglio in Francia. Il quadro raffigura in modo allegorico la Libertà che guida il popolo nella lotta contro l'oppressione, diventando un simbolo universale di resistenza e speranza.
Questa celebre immagine ritrae Tommie Smith, Peter Norman e John Carlos sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968. Durante la cerimonia di premiazione, Smith, medaglia d’oro, e Carlos, medaglia di bronzo, alzarono il pugno chiuso con un guanto nero, simbolo del Black Power, mentre si trovavano a piedi scalzi, a rappresentare la povertà delle comunità afroamericane. Il loro gesto, accompagnato dall’inchino durante l’inno nazionale statunitense, voleva denunciare il razzismo, la segregazione e le ingiustizie sociali negli Stati Uniti.
Peter Norman, atleta australiano e medaglia d’argento, si unì silenziosamente alla protesta indossando una spilla dell’Olympic Project for Human Rights (OPHR), un movimento che lottava contro la discriminazione razziale e per l’uguaglianza. Norman si schierò apertamente con i colleghi statunitensi, pagando un prezzo altissimo: fu ostracizzato in Australia e non fu più selezionato per competizioni olimpiche, nonostante i suoi risultati.
Anche Smith e Carlos subirono gravi conseguenze per il loro atto di coraggio. Entrambi furono sospesi dalla squadra olimpica statunitense e ricevettero critiche feroci al ritorno in patria. Tuttavia, il loro gesto è diventato un’icona della lotta per i diritti civili e un simbolo universale di solidarietà contro le ingiustizie.
L'arazzo di Bayeux, realizzato negli anni immediatamente successivi al 1066, è una delle più interessanti fonti storiche medievali, utile a comprendere aspetti della società ai tempi della battaglia di Hastings e della conquista normanna dell'Inghilterra. L'opera, un telo ricamato di circa 68 metri di lunghezza, racconta visivamente l'invasione, mostrando i preparativi e le scene di battaglia.
Questa stampa di Otto Dix, La guerra sotto un attacco di gas, mostra alcuni soldati tedeschi con maschere antigas durante la Prima Guerra Mondiale. L'opera illustra la brutalità della guerra e la novità dell'uso di armi chimiche, che hanno cambiato per sempre il volto dei conflitti. Otto Dix, ex soldato, partito volontario per la guerra, fu terribilmente colpito dall'esperienza della guerra e divenne un convinto pacifista: una parte importante dell'opera di Dix rifletterà proprio quel tragico periodo che Dix seppe ritrarre in modo estremamente efficace. Durante la dittatura nazista fu considerato un artista degenerato.
Il celebre quadro di Norman Rockwell, intitolato Il problema con cui tutti noi conviviamo, ritrae una giovane Ruby Bridges, una delle prime bambine afroamericane a frequentare una scuola segregata nel sud degli Stati Uniti. Accompagnata da quattro marshall federali, la bambina affronta le difficoltà della segregazione razziale in un'America che, tra mille ostacoli, stava cercando di cambiare.
Questa gif animata mostra una ripresa storica di Piazza del Duomo a Milano nel 1896, si vedono alcune persone che passeggiano con gli abiti del tempo e uno dei primi tram, che in quegli anni iniziavano a circolare nelle grandi città. Il video è un esempio di fonte cinematografica che testimonia le trasformazioni urbane e sociali della Belle époque.