Un simpatico repertorio di frasi latine che capita spesso di incontrare in saggi, manuali, articoli...
- Abusus non tollit usum
- Significa l'abuso non vieta l'uso (massima del diritto antico). Significa che una cosa si può usare, anche se può esistere chi ne fa abuso, cioè un uso eccessivo od oltre i limiti del lecito.
- Ad impossibilia nemo tenetur
- È una massima giuridica latina che significa "Nessuno è tenuto alle cose impossibili". Tale massima fu ripresa nel Digesto di Giustiniano.
- Amicus Plato, sed magis amica veritas
- Mi è amico Platone, ma mi è più amica la verità, è una locuzione latina citata da Ammonio che, nella Vita di Aristotele, la attribuiva a Platone con riferimento al suo maestro Socrate (la forma di Ammonio era amicus Socrates, sed magis amica veritas). La frase, con il riferimento a Platone, è stata poi attribuita ad Aristotele che si era espresso in maniera analoga nell'Etica nicomachea (I, 4, 1096a, 16-17): «pur essendoci care entrambe le cose, gli amici e la verità, è dovere morale preferire la verità». La frase indica che Aristotele, nonostante apprezzasse e stimasse Platone, non avrebbe rinunciato a criticare le sue dottrine perché nutriva un rispetto ancora maggiore verso la verità.
- Asinus asinum fricat
- Significa letteralmente un asino gratta un asino. La locuzione viene normalmente utilizzata per indicare l'atteggiamento di complice intesa e reciproca stima fra due persone non particolarmente intelligenti.
- Cito longe tarde
- Abbreviato per Cito, longe fugeas et tarde redeas (presto, fuggi lontano e torna tardi) che, specialmente nel medioevo, divenne una sorta di motto ad esortare la popolazione a fuggire, velocemente, lontano e stare alla larga il più possibile dai luoghi infetti a causa di epidemie (soprattutto di peste).
- Desine fata deum flecti sperare precando
- Smetti di credere che il volere degli dei possa essere modificato con la preghiera, Virgilio Eneide Libro VI v. 376.
- Desine maledicere malefacta ne noscant tua
- Smetti di criticare affinché le tue malefatte non diventino note. Il monito compare nel prologo dell'Andria di Terenzio con la forma desinant maledicere malefacta ne noscant sua (smettano di abbaiare per evitare che si conoscano le loro vergogne).
- Dimidium facti qui coepit habet; sapere aude; incipe!
- Cominciare significa aver fatto metà dell’opera; osa conoscere; comincia! (Orazio, Epistulae I, 2, 40). Sapere Aude fu ripreso da Kant che ne fece il motto dell'Illuminismo.
- Facilis descensus Auerno
- Da Eneide VI, vv. 126-129. La sibilla cumana spiega ad Enea che cacciarsi in una situazione infernale può essere relativamente semplice e che, al contrario, la fatica sta tutta nel cercare di uscirne. [...] Facilis descensus Auerno: noctes atque dies patet atri ianua Ditis; sed reuocare gradum superasque euadere ad auras, hoc opus, hic labor est. [...] Traduzione: facile è la discesa all'Averno (nel regno dei morti): giorno e notte è aperta la porta del nero Dite (Dio degli inferi); piuttosto è questa l'impresa, questa la fatica: fare il cammino inverso e uscire all'aria aperta.
- Ictu oculi
- È una locuzione latina che in italiano significa "a colpo d’occhio".
- Neque semper arcum tendit Apollo
- Tradotta letteralmente, significa Apollo non tende sempre l'arco. (Orazio, Odi, lI, 10, 19), ossia neppure il dio Apollo tiene costantemente teso l'arco. Il significato corrente che si dà alla frase è che persino un dio, che ha forza ed energia quasi illimitate, ogni tanto si riposa.
- Non est ad astra mollis e terris via
- Non è facile la via che va dalla terra alle stelle (Seneca, Hercules furens, 437). Variante del proverbio Per aspera ad astra.
- Omnia fert aetas
- Tradotta letteralmente, significa il tempo porta via tutte le cose (Virgilio Bucoliche Egloga IX). Nel dialogo tra Lycida e Moeris, due pastori-poeti, quest'ultimo ricorda con malinconia quando da fanciullo riusciva con facilità a mandare a memoria una quantità incredibile di versi mentre ora, con il passare degli anni, si sente privato delle sue facoltà mentali, della memoria, del suo "animum": omnia fert aetas, animum quoque.
- Perfer et obdura: dolor hic tibi proderit olim
- Sii tenace e paziente: un giorno questo dolore di sarà utile, Ovidio, Amores III, 11, 7.
- Relata rèfero
- "Riferisco cose riferite [da altri]", serve a prendere le distanze da quanto si sta per riferire.
- Salus populi suprema lex esto
- Tradotta letteralmente, significa «il bene del popolo sia la legge suprema» (Cicerone, De legibus, IV). Si usa per indicare che il bene della collettività è prioritario rispetto al bene del singolo.
- Sutor, ne ultra crepidam
- (Ciabattino, non [andare] oltre le scarpe) è una locuzione latina utilizzata per dissuadere dall'esprimersi coloro che tendono a parlare di materie o argomenti di cui non hanno nessuna competenza.
- Tìmeo Dànaos et dona ferentis
- (Ferentis è una forma arcaica, comunemente tramandata con ferentes) si trova nell'Eneide (Libro II, 49) di Publio Virgilio Marone. Sono le parole pronunciate da Laocoonte ai Troiani per convincerli a non fare entrare il famoso cavallo di Troia nella città. Viene oggi utilizzata per ricordare, in tono scherzoso, che non ci si deve fidare di coloro che si ritengono nemici, anche se hanno atteggiamenti generosi o amichevoli.
- Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit
- Dove la legge ha voluto (dire) ha detto, dove non ha voluto (dire) ha taciuto è un brocardo latino che richiama l'interprete ad attenersi solo al testo della norma e non fare deduzioni su quanto non viene esplicitato.
- Video meliora proboque, deteriora sequor
- Tradotta letteralmente, significa: "Vedo le cose migliori e le approvo, ma seguo le peggiori" (Ovidio, Metamorfosi, VII, 20). Il verso sottolinea la debolezza umana e la sua propensione al vizio. Ripreso da Petrarca, Canzoniere CCLXIV: E veggio 'l meglio et al peggior m'appiglio, e dal Foscolo, Sonetti II, Di se stesso: Conosco il meglio ed al peggior mi appiglio.
- Ad astra per aspera
- Significa "Attraverso le difficoltà fino alle stelle". Questa locuzione viene usata per indicare che si possono raggiungere obiettivi elevati e prestigiosi solo attraverso la perseveranza e superando le difficoltà. È una frase che esprime incoraggiamento e tenacia di fronte alle avversità.
- Alea iacta est
- Significa "Il dado è tratto". Frase attribuita a Giulio Cesare quando attraversò il fiume Rubicone nel 49 a.C., un atto che segnò l'inizio della guerra civile romana. La locuzione indica una decisione irrevocabile, una scelta che non permette di tornare indietro.
- Carpe diem
- Significa "Cogli l'attimo". È una frase di Orazio tratta dalle sue Odi (I, 11, 8). Incita a vivere il presente senza troppa ansia per il futuro, a godere delle opportunità che il momento attuale offre, poiché il futuro è incerto.
- Veni, vidi, vici
- Significa "Venni, vidi, vinsi". È una frase attribuita a Giulio Cesare, pronunciata per celebrare una vittoria rapida e decisiva nella battaglia di Zela contro Farnace II del Ponto nel 47 a.C. Esprime la rapidità e la completezza di una vittoria.
- Cogito, ergo sum
- Significa "Penso, dunque sono". È un'affermazione del filosofo René Descartes nel suo Discorso sul metodo (1637), utilizzata per sottolineare la certezza della propria esistenza come essere pensante. Questa frase è alla base della filosofia del razionalismo cartesiano.
- In vino veritas
- Significa "Nel vino c'è la verità". Frase latina che suggerisce come il consumo di vino possa portare le persone a rivelare i propri veri sentimenti o pensieri. Viene spesso utilizzata per indicare che in uno stato di ebbrezza le persone tendono a dire la verità più di quanto farebbero da sobrie.
- Mens sana in corpore sano
- Significa "Mente sana in corpo sano". È una frase tratta dalle Satire di Giovenale (X, 356) e suggerisce che una mente sana può esistere solo in un corpo sano. Questa locuzione è spesso citata per sottolineare l'importanza dell'attività fisica e della salute per il benessere mentale.
- Tempus fugit
- Significa "Il tempo vola". Questa frase latina è utilizzata per esprimere la percezione che il tempo passi rapidamente, spesso in modo inaspettato. È un invito a cogliere il presente e a non rimandare ciò che è importante.
- Amor vincit omnia
- Significa "L'amore vince su tutto". È una frase di Virgilio tratta dalle Bucoliche (X, 69). Viene utilizzata per esprimere l'idea che l'amore è una forza potente e trionfante, capace di superare ogni ostacolo e difficoltà.
- Nunc est bibendum
- Significa "Ora bisogna bere". È una frase di Orazio tratta dalle sue Odi (I, 37, 1), utilizzata per celebrare un momento di gioia o di festa, spesso dopo un evento significativo o una vittoria. L'espressione incita a godere del presente.
- Sic parvis magna
- Significa "La grandezza nasce dalle piccole cose". Questa frase latina suggerisce che le grandi imprese e successi spesso iniziano con azioni piccole o modeste. È un invito a non sottovalutare l'importanza dei piccoli inizi.
- Audentes fortuna iuvat
- Significa "La fortuna aiuta gli audaci". Questa locuzione è tratta dall'Eneide di Virgilio (Libro X, 284) ed è spesso utilizzata per indicare che il coraggio e l'audacia sono spesso ricompensati dal destino. Incoraggia a prendere rischi calcolati e a essere proattivi.
- Divide et impera
- Significa "Dividi e conquista". È una strategia politica e militare attribuita a Filippo II di Macedonia e, successivamente, adottata dai Romani. Si riferisce alla tattica di creare divisioni tra i propri nemici o subordinati per indebolirli e assicurare il controllo.
- Fortis fortuna adiuvat
- Significa "La fortuna aiuta i coraggiosi". Questa frase latina ha un significato simile a "Audentes fortuna iuvat", sottolineando che coloro che mostrano coraggio tendono ad avere fortuna nelle loro imprese. È un incoraggiamento a essere audaci e determinati.
- Non scholae, sed vitae discimus
- Significa "Non impariamo per la scuola, ma per la vita". Frase attribuita a Seneca, spesso citata per sottolineare l'importanza dell'educazione pratica e applicabile nella vita reale, al di là delle mere esigenze scolastiche o accademiche.
- Homo homini lupus
- Significa "L'uomo è lupo per l'uomo". Frase di Plauto (Asinaria II, 4, 88) e ripresa da Thomas Hobbes nel suo Leviatano. Questa espressione evidenzia la natura aggressiva e competitiva dell'uomo, soprattutto in assenza di regole sociali o leggi.
- Sic semper tyrannis
- Significa "Così sempre ai tiranni". Questa frase è stata attribuita a Bruto durante l'assassinio di Giulio Cesare e divenne anche il motto dello Stato della Virginia, negli Stati Uniti. È usata per giustificare o celebrare la fine dei tiranni.
- Per aspera ad astra
- Significa "Attraverso le avversità alle stelle". È una variante di "Ad astra per aspera" e viene utilizzata per esprimere l'idea che il successo e la gloria richiedono perseveranza e superamento delle difficoltà.
- Ad majora
- Significa "Verso cose più grandi". È una frase utilizzata come augurio per il futuro, incoraggiando qualcuno a puntare sempre più in alto e a migliorarsi continuamente.
- Faber est suae quisque fortunae
- Significa "Ognuno è artefice del proprio destino". Frase attribuita a Appio Claudio Cieco, un antico uomo di stato romano, e spesso citata per ricordare che il destino di una persona è nelle proprie mani e che le proprie scelte determinano il proprio futuro.