La strage di Marzabotto

L'eccidio di Monte Sole, più noto come strage di Marzabotto che è il nome del maggiore dei comuni colpiti, fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna.
I tedeschi volevano dare un duro colpo alla brigata partigiana che operava in quella zona e ai civili che la appoggiavano. La mattina del 29 settembre 1944 quattro reparti delle truppe naziste accerchiarono e rastrellarono una vasta area di territorio compresa tra le valli del Setta e del Reno, utilizzando anche armamenti pesanti e fecero terra bruciata di tutto e di tutti.
Nella frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione terrorizzata si rifugiò in chiesa; entrarono i tedeschi, uccidendo con una raffica di mitragliatrice 195 persone. Ogni località, ogni frazione, ogni casolare fu setacciato dai soldati nazisti e non fu risparmiato nessuno.
Le violenze continuraono per 6 giorni, dal 29 settembre al 5 ottobre 1944; la strage di Marzabotto, con circa 800 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), è uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale.