Programma Letteratura italiana classe terza

Gli argomenti di Storia della letteratura che, solitamente, vengono trattati in terza (scuola secondaria di I grado)

Sommario

Neoclassicismo

Il Neoclassicismo letterario italiano si sviluppò tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo. Fu caratterizzato da un ritorno alle forme e ai temi dell'antichità classica, con un'enfasi sull'ordine, la razionalità e la chiarezza espressiva. Gli scrittori neoclassici italiani, come Vittorio Alfieri, Ugo Foscolo e Vincenzo Monti, si ispirarono alle opere dei grandi autori classici.

Ugo Foscolo (Zacinto 1778 - Londra 1827)

Ugo Foscolo (1778-1827) è stato un poeta e scrittore italiano del periodo neoclassico e romantico. È noto per le sue opere che esplorano temi come l'amore, la morte e il patriottismo. Il suo poema più famoso è "Dei Sepolcri" (carme in endecasillabi sciolti del 1807). Caratteristiche: amore per la cultura classica; ideali rivoluzionari e libertari; deluso per Trattato Campoformio (1797) continuò comunque a militare nell'esercito napoleonico (sarà ferito nella battaglia di Cento del 1799); Lasciò Venezia e visse in varie città (MI, BO, GE, FI, BS) e in FR, in CH, in UK (Londra). brani letti: A Zacinto (1803); Alla sera (1803), Solcata ho fronte (1802), In morte del fratello Giovanni (1803), Estratti da Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1802-1803).
Il suo stile si caratterizza per l'intensità emotiva e la ricercatezza formale. È considerato una figura di transizione tra il neoclassicismo e il romanticismo.

Leopardi Giacomo 1798 Recanati -1837 Napoli

Nasce a Recanati (Marche) nel 1798 da una famiglia nobile. Cagionevole di salute, ebbe un'educazione molto rigida da cui riusciva ad evadere soltanto attraverso lo “studio matto e disperatissimo” nella vasta biblioteca paterna. Crescendo divenne sempre più insofferente verso i luoghi dove viveva. Per questo tentò di allontanarsene, prima andando a Roma (1822) e poi, nel 1825, viaggiando per l'Italia, ma dovette ritornare a Recanati soprattutto per ragioni di salute. Qui visse un periodo di grande disperazione, fino al 1830 quando lasciò per sempre la sua città natale. Visse in seguito a FI e a NA, dove morì nel 1837.

Le fasi del pessimismo leopardiano: il pessimismo individuale, il pessimismo storico, il pessimismo cosmico, il pessimismo eroico.

Opere: Lo Zibaldone; Operette morali (Dialogo della Natura e di un Islandese); Canti (L'Infinito, Alla Luna, il passero solitario, A Silvia).

Romanticismo

Il Romanticismo fu un movimento culturale e artistico che si diffuse tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX secolo. Esso enfatizzava l'individualità, l'immaginazione, l'espressione dei sentimenti, l'interesse per l'irrazionale e per la storia nazionale. I poeti e gli scrittori romantici esploravano temi come l'amore, la natura, il sublime e la ricerca della libertà emotiva. . Il movimento si diffuse in ambito letterario, artistico e musicale.

Manzoni Alessandro 1785 MI – 1873 MI

Nacque a Milano. Nipote di Cesare Beccaria (Dei delitti e delle pene). Vicino a Illuminismo e Romanticismo e ideali rivoluzionari. 1810 conversione religiosa (teodicea). I PS (1842) rappresentano il primo romanzo italiano moderno. Scrisse tragedie (Il conte di Carmagnola, 1820, e Adelchi, 1822) testi poetici (Inni sacri, 1812-22, Il 5 maggio, 1821). I promessi sposi sono il primo grande romanzo della letteratura italiana. Appartiene al genere del romanzo storico e prende spunto da vicende storiche svoltesi tra il 1628 e il 1630 a Milano, quando la Lombardia era sotto la dominazione spagnola

Varie edizioni dei promessi sposi che testimoniano della ricerca linguistica del Manzoni. La prima è la ventisettana (1827) L'ultima è del 1842. Struttura: introduzione (in cui l'autore finge di aver trovato un vecchio manoscritto del 600); 38 capitoli di narrazione; un'appendice storica (la storia della colonna infame).
Importante il concetto di vero storico e quello parallelo di vero poetico.

Tematiche: rapporto tra oppressi e oppressori; la Provvidenza divina (può essere di aiuto ma non annulla gli effetti del male nel mondo); il mondo degli umili. Il romanzo può essere considerato simbolo dell'epopea borghese (Renzo diventa alla fine del romanzo un piccolo imprenditore)

Brani letti: Questo matrimonio non s'ha da fare; Addio monti sorgenti dall'acque; L'assalto ai forni; Di nuovo insieme; Padre Cristoforo scioglie il voto di Lucia – Al di fuori dei PS Il cinque maggio

Giovanni Verga (1840 Catania -1922 Catania)

È stato un importante scrittore italiano, catanese ma visse anche a FI e MI. È il principale esponente del Verismo, una corrente letteraria che mirava ad una rappresentazione oggettiva ed impersonale della realtà (realismo) ed era particolarmente attenta ai problemi sociali del mezzogiorno. Opere significative di Verga sono i romanzi I Malavoglia (1881) e Mastro Don Gesualdo (1889).
Rosso Malpelo (pubblicata una prima volta nel 1878 poi in Vita dei campi nel 1880) è un esempio del verismo di Verga. La Roba (1883 Novelle rusticane). Il canarino del numero 15 (1883 Per le vie).

Tecnica dell'impersonalità narrativa (il narratore non deve partecipare emotivamente agli avvenimenti, commentando, condannando, approvando giudicando). Ideale dell'Ostrica (i deboli devono rimanere legati alla loro condizione, per evitare che il mondo li divori).

Verismo

Il verismo fu un movimento letterario e artistico che ebbe luogo nel tardo XIX secolo in Italia. Caratterizzato dalla rappresentazione realistica della vita quotidiana, il verismo mirava a ritrarre la realtà senza idealizzazioni o retorica. Gli autori veristi si concentrarono su temi come la povertà, la violenza, le disuguaglianze sociali e la condizione umana in generale. Tra i principali esponenti del verismo letterario italiano si annoverano Giovanni Verga con opere come "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo". Il verismo influenzò anche altre forme artistiche, come il teatro, la musica e la pittura, ponendo l'accento sulla rappresentazione cruda e sincera della realtà.

Giosuè Carducci (1835 Valdicastello LU-1907 BO)

Carducci nacque a Valdicastello - infanzia a Bòlgheri in provincia di Livorno - 1849 → Firenze → scuole dei padri scolopiNormale di Pisa → laurea in lettere. Società degli amici pedanti - sinistra mazziniana - 1857 e 1858 due lutti: suicido fratello Dante e morte padre. Professore di eloquenza presso l'Università di Bologna (dal 1861 al 1904) - figlioletto Dante muore a tre anni (9 novembre 1870). fu molto vicino alla tradizione classica e dimostrò simpatie filo-repubblicane. Principali raccolte: Giambi ed epòdi (1882) Rime nuove (1861-1887) Odi Barbare (1877-1889) Rime e ritmi (1887-1898). Fu nominato senatore nel 1890. Nel 1906 fu il primo poeta italiano a ottenere il Premio Nobel per la letteratura. Morì a Bologna nel 1907.

Poesie: San Martino (1883 - da Rime nuove) quattro quartine di settenari - giorno di San Martino - 11 novembre - dati visivi uditivi olfattivi (nebbia - Maestrale – odore del vino - Cacciatore che osserva gli stormi di uccelli neri che come fossero esuli pensieri migrano nella sera). Pianto antico (1871 - da Rime nuove) figlio Dante morto prematuramente a soli 3 anni. Nevicata (1881 – Odi barbare) scritta l'anno in cui muore Carolina Cristofori Piva- descrizione di una nevicata che attenua i suoni creando un'atmosfera incantata - ricordo degli amici scomparsi. Nella piazza di San Petronio (1877 – Odi barbare) descrive Bologna e ne rievoca il glorioso passato (Fossalta 1249 e Re Enzo).

Giovanni Pascoli 1855 San Mauro – 1912 Bologna

L'infanzia fu segnata dall'uccisione del padre (10 ago 1867) e da un periodo di miseria e lutti: in breve tempo il piccolo Giovanni perse la madre, la sorella maggiore e due fratelli. Queste perdite segnarono per sempre il suo modo di fare poesia.

Studia a UniBo - si laurea in lettere e insegna in vari licei italiani e a UniBo (prese la cattedra di Carducci). Abbiamo letto una selezione di poesie da Myricae (1891-1903): Allora – Arano - Il nunzio – L'assiuolo – Lavandare – Novembre - X Agosto.

Importante prosa su poetica: Il fanciullino. Prosa su imperialismo: La grande proletaria si è mossa.

Gianfranco Contini: a-grammaticalità → linguaggio pregrammaticale (onomatopee) e postgrammaticale (tecnicismi).

Decadentismo

Il Decadentismo fu un movimento letterario e culturale che si sviluppò principalmente verso la fine del XIX secolo, tra la metà degli anni 1800 e l'inizio del XX secolo. Esso si caratterizzò per un'opposizione alle idee del positivismo e del progresso, enfatizzando il lato oscuro, decadente e pessimistico della vita. Tra i principali esponenti del Decadentismo si annoverano Charles Baudelaire e Giovanni Pascoli. Il movimento ebbe un'influenza significativa sulla letteratura, l'arte e la filosofia dell'epoca, contribuendo a ridefinire gli ideali estetici e culturali.

Ungaretti Giuseppe (1888 Alessandria d'Egitto – 1970 Roma)

Studiò anche a Paris, dove conobbe intellettuali importanti. Prese parte alla IGM. Insegnò letteratura italiana in Brasile e a Roma. Ermetismo, poetica del frammento. Opere: Porto Sepolto (1916), Allegria, Sentimento del tempo (1933), Vita di un uomo (1969).

Brani esaminati: Veglia (1915), Fratelli (1916), Sono una creatura (1916), I fiumi (1916), San Martino del Carso (1916), Soldati (1918), Natale (1916).

Per i morti della Resistenza (dalla sezione Nuove di Vita d'un uomo. Scritta per il Parco monumentale di Bossolasco, inaugurato il 22 settembre 1968).

Montale Eugenio (1896 GE – 1981 MI)

Figlio di commercianti, compì studi regolari e partecipò alla IGM. Al ritorno comincio a scrivere poesie. Si trasferì a FI dove ottenne un posto di bibliotecario che perse con l'avvento del fascismo. La sua fama crebbe dopo la fine della WWII e ottenne il premio nobel nel 1975. Ermetismo – disarmonia nei confronti del reale alla base della sua poetica – linguaggio denso, ricercato e difficile, venato da pessimismo e simbolismo. Opere: Ossi di seppia (1925); Le occasioni (1939); La bufera e altro (1956); Satura (1971). Brani letti, da OS: Meriggiare pallido e assorto (1916) – Non chiederci la parola (1923) – Spesso il male di vivere (1924) Da La bufera...: La primavera hitleriana (1939-1946). Da Satura: Ho sceso dandoti il braccio (1967).

Quasimodo Salvatore (1901 Modica – 1968 NA)

Nacque in provincia di Ragusa da famiglia modesta e dopo il diploma si trasferì a Roma per iscriversi a ingegneria. Ma si appassionò alla letteratura e si trasferì a FI dove il cognato, Elio Vittorini, lo introdusse negli ambienti letterari. Ottenne una cattedra di letteratura italiana a MI. Continuò a scrivere e a tradurre (Lirici greci-1940). Nobel nel 1959. Opere: Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Ed è subito sera (1942), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Dare e avere (1966). Brani esaminati: Milano, agosto 1943 – Alle fronde dei salici.

Ermetismo

L'ermetismo fu un movimento poetico che si sviluppò principalmente in Italia nella prima metà del XX secolo, tra gli anni '30 e '50. Esso prende il nome da Ermete Trismegisto, un antico filosofo greco-egizio associato all'alchimia e all'occultismo. Gli ermetici, tra cui spiccano poeti come Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo, si concentrarono sulla creazione di poesie caratterizzate da un linguaggio simbolico e criptico. Le loro opere esplorarono temi come l'alienazione, la solitudine, l'incertezza e la condizione umana in un periodo di turbamento storico come la Seconda Guerra Mondiale. L'ermetismo si distinse per la sua estetica essenziale e per la ricerca di una comunicazione poetica che andasse oltre il linguaggio comune.

Primo Levi (1919 TO – 1987 TO)

Figlio di Ebrei, liceo scientifico, laurea in chimica, leggi razziali, partigiano in Val d'Aosta → catturato → campo di concentramento di Fòssoli e poi Auschwitz → liberato il 27-01-1945 tornò faticosamente a Torino il 19 ott 1945.

Se questo è un uomo (1947) testimonianza autobiografica della condizione degli internati ad Auschwitz. Abbiamo letto Shemà.

I sommersi e i salvati (1986), saggio sui campi di sterminio. Abbiamo letto alcuni passi dal cap. V, Violenza inutile.

L'ultimo Natale di guerra (2000, postumo) raccolta di racconti da cui abbiamo letto Le due Bandiere (17 maggio 1984) - sulla contrapposizione tra Lantania, dove abita il protagonista Bertrando, e Gunduwia (allegoria della follia dei nazionalismi).