L'Imperialismo rappresenta una particolare fase della ripresa dell'espansione coloniale, che ha coinvolto anche l'Italia.
Le prime colonie furono l'Eritrea e la Somalia (quest'ultima lo diventa dopo essere stata un protettorato).
In seguito l'Italia tentò di conquistare l'Etiopia, convinta che la guerra sarebbe stata semplice e di breve durata perché, secondo i nazionalisti, l'Etiopia non poteva che soccombere rapidamente ad una... "civiltà più avanzata". Nella battaglia di Adua del 1896 gli Etiopi sconfissero l'esercito italiano. Dopo la guerra il governo di Crispi crolla e viene sostituito da quello di Giolitti.
Si cominciò a parlare di Libia. Giolitti fu spinto alla guerra da funzionari che avevano investito capitali in Libia.
La
guerra iniziò nell'ottobre del 1911, in poco tempo gli italiani
conquistarono
molte città libiche sulla costa. Si spinsero poi verso l'interno ma
i villaggi che abitavano qui si opposero al dominio italiano. In seguito all'interessamento dell'impero Ottomano le operazioni militari si spostarono nel Mar Egeo. Gli italiani occuparono Rodi e le isole del Dodecaneso. La Tuchia cedette e con la Pace di Losanna la Libia divenne colonia italiana.
Nonostante la pace la popolazione continuò a ribellarsi al dominio italiano e dopo parecchi anni fu repressa con operazioni militari di grande brutalità.