La guerra era diventato un evento di massa che coinvolse anche popolazione civile. Per sostenere lo sforzo bellico i governi instaurarono economie di guerra. A mano a mano che il conflitto si prolungava continuare ad armare e ad alimentare gli eserciti significò ridurre in miseria ed affamare una gran parte della popolazione civile.
Tutti gli stati facevano un uso massiccio della propaganda diffondendo giornali, manifesti, fotografie e i primi documenti cinematografici al fine di convincere la popolazione che la guerra era necessaria e che occorreva fare di tutto pur di sconfiggere il nemico.
Alla fine del 1916, quando la guerra infuriava ormai da tre anni sull’Europa, esplose il malcontento delle masse popolari. In tutti gli eserciti si moltiplicarono i casi di diserzione di ammutinamento, benché i colpevoli venissero condannati per fucilazione.
Nell’intento di forzare il blocco economico a cui la Germania era sottoposta decise di scatenare una guerra sottomarina indiscriminata. L’arma usata per attuare questo piano fu il sommergibile.
L’offensiva tedesca spinse il presidente degli Stati Uniti a decidere l’entrata in guerra a fianco dell’Intesa.
Il primo paese a pagare le conseguenze dello sforzo bellico fu la Russia, il più arretrato degli stati europei sia dal punto di vista economico che sociale. Una rivoluzione nel 1917 abbatté la monarchia degli zar.
Sul fronte italiano la disfatta di Caporetto (1917) fece temere il peggio. Il generale Cadorna fu destituito; al suo posto fu nominato il generale Armando Diaz e si formò il governo di unità nazionale (composto anche da rappresentanti dell’opposizione) presieduto da Vittorio Emanuele Orlando. Non solo gli Italiani riuscirono a resistere sulla linea arretrata del Piave ma gli Austriaci furono sconfitti a Vittorio Veneto nel 1918: l’esercito imperiale si dissolse.
Il 3 novembre 1918 fu firmato l'armistizio tra Austria e Italia. Carlo d’Asburgo (subentrato a
Francesco Giuseppe nel 1916) fu costretto ad abdicare e un’assemblea
nazionale proclamò la nascita della repubblica austriaca.
Il 9 novembre fu proclamata la repubblica tedesca.
Anche l’impero ottomano dopo la
sconfitta si dissolse definitivamente e nacque la repubblica
turca.