I primi insediamenti nel territorio indiano avvennero circa tre mila anni fa e si svilupparono nella valle dell’Indo. Probabilmente i primi abitanti dell’India sono stati i dravidi, popolazioni locali che fondarono numerose città, ritrovate grazie ai numerosi siti archeologici. Dal 1600 a.C., in India incominciarono ad arrivare delle popolazioni indoeuropee di carnagione più chiara provenienti dalle steppe della Russia. Nel quarto secolo il territorio indiano fu occupato da Alessandro Magno nella parte Nord-Occidentale e molti stati indiani furono governati dai greci riuscendo così a ottenere dei buoni rapporti con la popolazione locale. La stessa situazione si ebbe per gli Arabi che arrivarono in India nell’ottavo secolo. Poi nel sedicesimo secolo si formò l’impero Moghul, governato da diversi imperatori . Quest’impero durò per circa tre secoli. Alla fine del quattrocento, in India arrivarono gli Europei con Vasco de Gama, che sbarcati a Calicut, iniziarono a creare dei commerci internazionali con numerose agenzie di Calcutta e Bombay. Da ciò l’India diventò una colonia dell’impero Britannico.
Le prime civiltà
fiorirono tra il III e il III millennio a.C. In seguito l'India fu
unificata e conobbe il suo massimo splendore fra il 300 e il 500 d.C.
Da quando Vasco da Gama raggiunse Calcutta
arrivarono esploratori da tutto il mondo per importare materiali
preziosi. La Gran Bretagna colonizzò per prima
queste regioni e concesse l'indipendenza solo nel 1947. Nel XX secolo
nacque un movimento per l'indipendenza sotto la guida di Gandhi che
venne assassinato nel 1948 a seguito di un complotto tra musulmani e
indù. Il successore di Gandhi, Jawaharlal
Nehru, istituì una repubblica
democratica parlamentare autonoma di tipo federale.