La popolazione
indiana fin dall'antichità è divisa in caste, che sono classi sociali
chiuse perchè chi appartiene ad una casta non può passare ad una casta
diversa, né sposare una persona che appartiene ad un'altra casta, né
fare un lavoro diverso da quello caratteristico della propria casta.
La casta più importante è quella dei brahmini (i
sacerdoti), la seconda è quella dei guerrieri, la terza è quella dei
mercanti e la quarta dei coltivatori. L'ultima è formata dai paria o
intoccabili, quelli a cui spettano i lavori più umili e che nessuno
vuole vicino.
Con il passere del tempo, le caste sono aumentate e ora sono quasi
3000. Attualmente la legge indiana vieta la discriminazione per motivi
di appartenenza a una casta, ma molti indiani continuano a seguire le
vecchie regole. Per gli indiani infatti la divisione in caste non è
ingiusta, perchè credono nella reincarnazione delle anime; se un uomo è
stato meritevole nella vita precedente, nella vita successiva si
reincarnerà in una casta più elevata.