L'Induismo è la religione tradizionale dell'India, praticata da oltre 700 milioni di fedeli.
Si può definire come una religione politeistica caratterizzata non solo dalla molteplicità delle figure divine, ma anche dal
fatto che i fedeli si distinguono per la loro devozione a un Dio particolare.
Tra gli innumerevoli Dei, che sono adorati in templi a volte stupendi e immersi
nella giungla, i più importanti sono Brahma, il dio creatore dell’universo, Visnu, il dio che conserva nell’essere
il mondo, e Shiva, il dio che
dissolve tutto. I libri sacri
sono i Veda sostituiti in parte
da un'altra collezione di antichi scritti detta Smrti.
Gli induisti credono nella reincarnazione: se un uomo si comporta male
in questa vita, dopo la morte, la sua anima torna a vivere in un altro corpo
per espiare i peccati commessi: solo chi onora gli dei e si comporta con
carità verso gli altri uomini raggiunge la pace eterna.
L'induismo è noto per la rigida divisione della società in caste, alle
quali si appartiene per nascita senza alcuna possibilità di
sfuggire alle severe norme di una concezione gerarchica.
Molti
induisti pregano nei templi (mandir), ognuno dei quali è considerato la casa
terrestre di una divinità particolare. In un sacrario nella parte più interna e
riservata del tempio è situata una statua della divinità stessa.
Alcuni
fedeli si recano al tempio quotidianamente, altri solo in occasioni speciali
come le feste. Oltre ai grandi templi, agli angoli di molte strade vi sono
piccole edicole. Gran parte degli induisti venera gli dei a casa propria, in un
angolo destinato a questo preciso scopo, dove può esserci semplicemente una
statua o un dipinto della divinità: il culto delle immagini è infatti molto
sentito tra tutti i fedeli.