Nel XVII secolo, l'Inghilterra fondò Tredici ColonieLe Tredici Colonie erano insediamenti britannici sulla costa orientale del Nord America, fondati tra il XVII e il XVIII secolo. Includevano Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island, Connecticut, New York, New Jersey, Pennsylvania, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Georgia. Queste colonie svilupparono economie e culture diverse, ma condivisero una crescente opposizione alle politiche britanniche.
lungo la costa atlantica del Nord America (la prima nel 1607).Queste colonie si svilupparono con economie diverse e forti differenze tra nord e sud: mentre nel nord prevalevano il commercio e l’industria, nel sud dominavano le piantagioni e la schiavitù.
In poche parole successe che le colonie britanniche continuarono a crescere dal punto di vista economico e demografico e parallelamente aumentò il loro desiderio di autonomia. Al contrario la Gran Bretagna esercitava un pesante controllo sulle colonie.
Nel XVIII secolo, la Gran Bretagna aumentò i controlli sulle colonie, impedendo la loro espansione verso ovest e imponendo nuove tasse.
La politica britannica mirava a far pagare ai coloni i costi delle guerre europee, senza concedere loro alcuna rappresentanza politica.
In particolare dopo la fine della Guerra dei Sette AnniLa Guerra dei Sette Anni (1756-1763) fu un conflitto globale che coinvolse le principali potenze europee, combattuto in Europa, America e Asia. Vide la Gran Bretagna e la Prussia opporsi a Francia, Austria, Russia e Spagna. In Nord America, la guerra tra britannici e francesi è nota come Guerra franco-indiana. Il trattato di Parigi (1763) sancì la vittoria britannica → la Francia dovette cedere le sue colonie in America (tra queste la Lousiana, a ovest delle colonie, e il Canada) e la Gran Bretagna rafforzò il suo dominio in India e nel Nord America.
il re Giorgio IIIGiorgio III (1738-1820) fu re di Gran Bretagna e Irlanda dal 1760 al 1820. Il suo regno fu segnato dalla Rivoluzione Americana, che portò alla perdita delle tredici colonie, e dalle guerre contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica. Soffrì di gravi problemi di salute mentale, che lo portarono a essere dichiarato incapace di governare negli ultimi anni della sua vita (il figlio Giorgio IV assunse la reggenza dal 1811).
voleva che i coloni contribuissero a risanare le finanze del regno (in difficoltà a causa della guerra).
Queste misure fiscali furono approvate dal Parlamento britannico, in cui però i coloni non erano rappresentati. Fu così che, in
base al principio Niente tasse senza rappresentanzaLo slogan "No taxation without representation" fu usato dai coloni americani nel XVIII secolo per protestare contro le tasse imposte dalla Gran Bretagna senza una loro rappresentanza nel Parlamento inglese.
cominciarono alcune azioni di protesta.
In un primo momento i coloni volevano soltanto difendere i propri interessi economici, ma la rigidità delle posizioni del re Giorgio III spinse i coloni a rivendicare la piena indipendenza.
Il 4 luglio 1776, i rappresentanti delle tredici colonie firmarono la Dichiarazione di Indipendenza, un documento ispirato ai principi dell’Illuminismo che affermava l’uguaglianza tra gli uomini e il diritto alla libertà e alla ricerca della felicità.
La Gran Bretagna rispose inviando un esercito e inizialmente sembrò che i britannici potessero avere la meglio. In breve tempo però iniziarono ad arrivare aiuti dalla Francia, dalla Spagna e dai Paesi Bassi, che erano tutti interessati ad indebolire la Gran Bretagna.
Il conflitto tra le colonie e la Gran Bretagna si trasformò quindi in una vera guerra, che si concluse nel 1783 con la vittoria americana e il riconoscimento dell’indipendenza.
Ogni colonia divenne così uno Stato indipendente, però fu deciso di unire le ex-colonie all’interno di una federazione; un forte governo centrale si sarebbe occupato di questioni comuni, come la difesa e la politica estera lasciando però intatta l’autonomia di ciascuno Stato (Stato federaleUno Stato federale è una forma di governo in cui il potere è suddiviso tra un'autorità centrale e governi locali (Stati, regioni o province). Ogni livello mantiene una certa autonomia, ma esiste un governo centrale con competenze sovraordinate. )
Per quadro cronologico generale puoi consultare la Linea del tempo della Rivoluzione americana.
Nel 1787 fu adottata la Costituzione degli Stati Uniti, che introdusse un sistema di governo basato sulla separazione dei poteri.
Sia la Dichiarazione d’indipendenza che la Costituzione si ispiravano ai princìpi illuministi, in particolare
per la separazione dei poteri e per la tutela dei diritti individuali.
Nel 1791 furono approvati i primi dieci EmendamentiNella Costituzione degli Stati Uniti, un emendamento è una modifica o un'aggiunta al testo costituzionale. alla Costituzione, noti come Bill of Rights, che garantivano diritti fondamentali ai cittadini.
Occorre considerare che, anche nei decenni precedenti, le colonie erano caratterizzate da una Mobilità socialeLa mobilità sociale è il passaggio di individui o gruppi da una posizione sociale a un'altra all'interno di una società. Può essere ascendente (miglioramento della posizione sociale) o discendente (peggioramento). Fattori come istruzione, economia e politiche pubbliche influenzano il grado di mobilità sociale in una società.
maggiore rispetto all'Europa, che parlamenti, giudici, e governi locali erano eletti dai coloni (abituati a partecipare alla vita politica della comunità).
Tuttavia, i diritti politici erano inizialmente riservati solo ai maschi bianchi proprietari di beni, escludendo donne, nativi americani e afroamericani (i coloni erano convinti che l’America fosse destinata a loro per volontà divina e che i nativi non fossero nient'altro che selvaggi privi di qualsivoglia diritto).