L'avverbio è una parte invariabile del discorso che accompagna un verbo, un aggettivo, un nome o un'intera frase, modificandone o qualificandone il significato.
Può essere costituito da una parola singola (es. presto, fuori) o da una locuzione formata da più parole (es. di corsa, senza dubbio).
L'avverbio è una parte invariabile del discorso: non concorda con nessun elemento della frase e mantiene sempre la stessa forma.
Qualifica o determina il significato delle parole a cui si riferisce.
Gli avverbi qualificativi, anche chiamati avverbi di modo, indicano come si compie l'azione espressa dal verbo. Se accompagnano un aggettivo o un altro avverbio, specificano l'intensità della qualità espressa.
Rispondono alla domanda come?.
Gli avverbi qualificativi possono esprimere diversi gradi di intensità: positivo, comparativo (di maggioranza, uguaglianza, minoranza) e superlativo (relativo o assoluto). Inoltre, possono essere alterati con suffissi come -ino (es. benino), -one (es. benone), -etto (es. pochetto) o -accio (es. malaccio).
Gli avverbi determinativi indicano una particolare circostanza o situazione. Si dividono in diverse categorie:
Gli avverbi di valutazione esprimono un giudizio o una valutazione e si distinguono in:
Gli avverbi interrogativi introducono una domanda diretta (es. come, dove, quanto). Gli stessi avverbi, in contesti diversi, possono essere utilizzati come esclamativi per esprimere stupore o emozione.
Consideriamo la frase: "Lisa è talmente emozionata che cercherà di arrivare il più presto possibile per prendere posto vicino al palco".
Gli avverbi presenti nella frase sono: