La Spagna è uno dei paesi più affascinanti d'Europa, situata nella penisola iberica. Confina con Portogallo, Francia, Andorra e Gibilterra, ed è bagnata dall'Oceano Atlantico e dal Mar Mediterraneo.
La Spagna è una monarchia parlamentare, con Madrid come capitale. La lingua ufficiale è lo spagnolo (castigliano), ma si parlano anche catalano, basco e galiziano. L'inno nazionale è la "Marcha Real".
Il re è Filippo VI di Borbone
Ha una superficie di 505.990 km² e una popolazione di circa 47 milioni di abitanti.
Il territorio della Spagna presenta una notevole varietà orografica, caratterizzata da rilievi montuosi, altopiani e ampie pianure che contribuiscono alla diversità paesaggistica del Paese.
La configurazione orografica della Spagna incide profondamente sull'organizzazione del territorio: le catene montuose ostacolano le comunicazioni trasversali e contribuiscono all'isolamento di alcune regioni, mentre le pianure e gli altopiani favoriscono l'agricoltura estensiva e l'insediamento umano. Le aree montuose, meno densamente popolate, sono spesso dedicate al turismo e alla pastorizia, mentre le valli fluviali e le zone costiere attraggono attività agricole, industriali e commerciali.
I fiumi della Spagna si distinguono per il loro andamento irregolare, influenzato dal clima e dalla disposizione orografica del territorio. Molti corsi d'acqua hanno un regime torrentizio, con portate abbondanti in primavera e in autunno, ma ridotte nei mesi estivi.
Oltre a questi, si ricordano anche il Duero e il Guadiana, che attraversano territori spagnoli e portoghesi. La rete idrografica contribuisce allo sviluppo agricolo e industriale, ma risente della scarsità d'acqua in molte regioni, specialmente nel sud-est.
La Spagna possiede oltre 4.900 km di coste e si affaccia su tre bacini marini, ciascuno con caratteristiche morfologiche e climatiche differenti. La varietà delle coste influisce profondamente sulle attività economiche, turistiche e marittime.
Le coste spagnole ospitano importanti porti commerciali e turistici, come quelli di Barcellona, Valencia, Bilbao e Algeciras, e svolgono un ruolo cruciale nel settore della pesca, dei trasporti e del turismo balneare.
Clima | Aree geografiche | Vegetazione tipica |
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Mediterraneo | Costa orientale e meridionale (es. Andalusia, Catalogna) | Macchia mediterranea, ulivi, lecci, arbusti aromatici |
Oceanico | Fascia settentrionale (Galizia, Paesi Baschi) | Foreste di latifoglie, prati umidi, pascoli |
Continentale | Interno della Penisola (Meseta) | Steppe, praterie, coltivazioni cerealicole |
Montano | Pirenei, Sistema Centrale, Sierra Nevada | Boschi di conifere, praterie alpine, ambienti nivali |
Il clima della Spagna è molto vario a causa della posizione geografica, della complessa orografia e della presenza di diversi bacini marini. A ciascun clima corrisponde un particolare bioma, con paesaggi e forme di vegetazione caratteristiche.
Questa varietà climatica contribuisce alla biodiversità del territorio spagnolo, influenzando non solo l'ambiente naturale, ma anche l'agricoltura, gli insediamenti umani e le abitudini di vita.
Il settore primario in Spagna è ancora rilevante, soprattutto nelle aree rurali e nei territori dal clima favorevole alla coltivazione. L'agricoltura è altamente specializzata e produce beni apprezzati a livello internazionale.
L'industria spagnola si è modernizzata negli ultimi decenni, con particolare sviluppo nei poli industriali della Catalogna, dei Paesi Baschi e di Madrid.
Il terziario è il settore più sviluppato, grazie soprattutto al turismo, al commercio e ai servizi. La Spagna è tra i paesi più visitati al mondo.
L'economia spagnola risente ancora delle disparità regionali, ma negli ultimi decenni ha conosciuto una crescita stabile grazie alla diversificazione produttiva.
La Spagna conta circa 47 milioni di abitanti. La popolazione si concentra soprattutto nelle città e lungo le coste, mentre le aree interne, in particolare l'altopiano centrale, sono meno popolate.
Le principali città sono Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia, che fungono da poli culturali, economici e demografici.
La cultura spagnola è ricca e variegata, riflettendo una storia millenaria e una miscela di influenze di varie civiltà, dai Romani e Visigoti agli Arabi e ai Cristiani:
Le ricerche condotte nel sito archeologico di Atapuerca attestano la presenza di ominidi nella penisola iberica già 1,2 milioni di anni fa.
La penisola iberica fu abitata da Celti, Iberi, Fenici e Cartaginesi. Nel 218 a.C. i Romani la conquistarono e la organizzarono come provincia dell'Impero, con il nome di Hispania. Roma portò con sé la lingua latina, il diritto, le infrastrutture e l'organizzazione amministrativa. La romanizzazione coinvolse anche le élite locali e rese la Spagna una delle province più produttive dell'Impero.
Il cristianesimo si diffuse dal I secolo e divenne religione dominante.
Dopo il declino dell'Impero romano, la penisola fu invasa da popolazioni germaniche: Svevi, Vandali e Visigoti. I Visigoti fondarono un regno che unificò gran parte della Spagna e durò fino all'invasione musulmana del 711: eserciti musulmani provenienti dal Nord Africa conquistarono quasi tutta la penisola, ad eccezione di alcune aree montuose settentrionali. I musulmani istituirono il califfato di al-Andalus, con capitale Cordova, che divenne un centro fiorente di cultura, scienza, filosofia e commercio. Il potere musulmano, pur articolato in varie dinastie, durò diversi secoli.
Dal secolo VIII iniziò la Reconquista cristiana, che durò diversi secoli e si concluse con la presa di Granada. Ebbe inizio nel 722 con la vittoria di Covadonga e si concluse nel 1492 con la caduta del regno di Granada. Durante questo periodo nacquero importanti centri religiosi e culturali, come Santiago di Compostela, e si consolidarono regni come León, Castiglia, Navarra, Aragona e la Contea di Barcellona.
Nel XIII secolo, i regni cristiani raggiunsero un predominio quasi totale. La Corona d'Aragona estese la propria influenza anche nel Mediterraneo, mentre venivano fondate le prime università, tra cui Salamanca e Palencia.
L'unificazione dei regni di Castiglia e Aragona sotto Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia segnò l'inizio dell'Età Moderna.
Nel 1492, oltre alla fine della Reconquista, Cristoforo Colombo salpò verso il Nuovo Mondo. Da quel momento, la Spagna divenne una delle grandi potenze europee e mondiali, costituendo un vasto impero coloniale. Tuttavia, guerre continue, crisi interne e l'emergere di nuovi protagonisti sulla scena europea portarono al lento declino dell'Impero spagnolo.
L'invasione napoleonica del 1808 sconvolse il paese, contribuì all'indipendenza delle colonie americane e lasciò la Spagna in uno stato di instabilità politica.
Nel corso del XIX secolo la Spagna fu attraversata da profondi conflitti politici e sociali. Il paese rimase ai margini della rivoluzione industriale, mantenendo una struttura economica in gran parte agricola e arretrata.
Nel 1931 fu proclamata la Seconda Repubblica, sostenuta da un ampio progetto di modernizzazione sociale, educativa e agraria. Tuttavia, le forti tensioni tra forze progressiste e conservatrici (queste ultime non accettarono l'esito delle elezioni del 1936) sfociarono in un tentativo di colpo di Stato e nella successiva Guerra civile (1936-1939), conclusasi con la vittoria del generale Francisco Franco (sostenuto dalla Germania Nazista e dall'Italia Fascista), che instaurò una dittatura autoritaria e nazionalista durata fino alla sua morte nel 1975.
Alla morte di Franco, il re Juan Carlos I guidò un processo di transizione democratica che portò all'approvazione della Costituzione del 1978 e all'istituzione di una monarchia parlamentare. Il paese si dotò di un sistema politico pluralista e riconobbe ampie autonomie alle comunità autonome.
Nel 1986 la Spagna aderì alla Comunità Economica Europea, integrandosi progressivamente nelle dinamiche politiche ed economiche dell'Unione Europea. Gli anni successivi furono caratterizzati da una forte modernizzazione delle infrastrutture, dalla crescita del turismo e da una vivace rinascita culturale.
Nel XXI secolo, la Spagna ha affrontato sfide importanti come la crisi economica del 2008, il problema del debito pubblico, l'elevata disoccupazione giovanile e le tensioni separatiste, in particolare in Catalogna, dove nel 2017 si è svolto un referendum sull'indipendenza dichiarato illegale dal governo centrale.
Oggi la Spagna è uno Stato democratico, membro dell'Unione Europea, con un'economia diversificata e una vita culturale vivace e dinamica.