Introduzione

Bandiera spagnola

La Spagna è uno dei paesi più affascinanti d'Europa, situata nella penisola iberica. Confina con Portogallo, Francia, Andorra e Gibilterra, ed è bagnata dall'Oceano Atlantico e dal Mar Mediterraneo.

La Spagna è una monarchia parlamentare, con Madrid come capitale. La lingua ufficiale è lo spagnolo (castigliano), ma si parlano anche catalano, basco e galiziano. L'inno nazionale è la "Marcha Real".
Il re è Filippo VI di Borbone

Ha una superficie di 505.990 km² e una popolazione di circa 47 milioni di abitanti.

Orografia

Pirenei

Il territorio della Spagna presenta una notevole varietà orografica, caratterizzata da rilievi montuosi, altopiani e ampie pianure che contribuiscono alla diversità paesaggistica del Paese.

  • Montagne: I Pirenei, al confine con la Francia, formano una barriera naturale che separa la penisola iberica dal resto dell'Europa. La Sierra Nevada, situata in Andalusia, ospita le cime più alte della Spagna continentale, come il Mulhacén (3.479 metri). Il Sistema Centrale, che attraversa il cuore della penisola, suddivide la Meseta in due settori principali.
  • Altopiani: La Meseta è un vasto altopiano che domina il centro della Spagna. Si tratta di una delle formazioni più caratteristiche del paesaggio spagnolo e si estende per centinaia di chilometri, influenzando il clima e l'agricoltura della regione.
  • Pianure: La pianura dell'Ebro, a nord-est, si sviluppa lungo il corso dell'omonimo fiume, mentre la pianura andalusa, a sud, è una delle aree agricole più fertili del Paese, grazie al clima mite e alla presenza di corsi d'acqua come il Guadalquivir.

La configurazione orografica della Spagna incide profondamente sull'organizzazione del territorio: le catene montuose ostacolano le comunicazioni trasversali e contribuiscono all'isolamento di alcune regioni, mentre le pianure e gli altopiani favoriscono l'agricoltura estensiva e l'insediamento umano. Le aree montuose, meno densamente popolate, sono spesso dedicate al turismo e alla pastorizia, mentre le valli fluviali e le zone costiere attraggono attività agricole, industriali e commerciali.

Idrografia

I fiumi della Spagna si distinguono per il loro andamento irregolare, influenzato dal clima e dalla disposizione orografica del territorio. Molti corsi d'acqua hanno un regime torrentizio, con portate abbondanti in primavera e in autunno, ma ridotte nei mesi estivi.

  • Ebro: È il fiume più lungo interamente spagnolo (circa 910 km) e attraversa la pianura omonima nel nord-est del Paese. Nasce nei Monti Cantabrici e sfocia nel Mar Mediterraneo, formando un vasto delta.
  • Tago (Tajo): Con i suoi oltre 1.000 km è il fiume più lungo della penisola iberica. Nasce nella Sierra de Albarracín, attraversa Madrid e prosegue in Portogallo, dove sfocia nell'Oceano Atlantico presso Lisbona.
  • Guadalquivir: Scorre in Andalusia ed è uno dei pochi fiumi spagnoli navigabili. Ha un ruolo storico ed economico fondamentale per città come Siviglia e Cordova. La sua valle è una delle zone più fertili e densamente abitate della Spagna meridionale.

Oltre a questi, si ricordano anche il Duero e il Guadiana, che attraversano territori spagnoli e portoghesi. La rete idrografica contribuisce allo sviluppo agricolo e industriale, ma risente della scarsità d'acqua in molte regioni, specialmente nel sud-est.

Manzanarre a Madrid

Mari e Coste

Carta geografica della Spagna

La Spagna possiede oltre 4.900 km di coste e si affaccia su tre bacini marini, ciascuno con caratteristiche morfologiche e climatiche differenti. La varietà delle coste influisce profondamente sulle attività economiche, turistiche e marittime.

  • Oceano Atlantico: Bagna le coste occidentali e sud-occidentali della penisola iberica. La Galizia presenta litorali frastagliati con numerose rías (insenature simili ai fiordi), mentre le coste dell'Andalusia, come quella di Huelva e di Cadice, sono più basse e sabbiose.
  • Mar Mediterraneo: Bagna la parte orientale e sud-orientale della Spagna. Qui si trovano le celebri Costa Brava, Costa Blanca e Costa del Sol, mete turistiche note per il clima mite e le spiagge sabbiose. Le coste mediterranee sono più regolari e densamente popolate.
  • Mar Cantabrico: Bagna la costa settentrionale, dalla Galizia ai Paesi Baschi. Il litorale è prevalentemente roccioso e frastagliato, caratterizzato da falesie e baie, con un clima più umido e piovoso rispetto al resto del Paese.

Le coste spagnole ospitano importanti porti commerciali e turistici, come quelli di Barcellona, Valencia, Bilbao e Algeciras, e svolgono un ruolo cruciale nel settore della pesca, dei trasporti e del turismo balneare.

Clima e biomi

Clima Aree geografiche Vegetazione tipica
Mediterraneo Costa orientale e meridionale (es. Andalusia, Catalogna) Macchia mediterranea, ulivi, lecci, arbusti aromatici
Oceanico Fascia settentrionale (Galizia, Paesi Baschi) Foreste di latifoglie, prati umidi, pascoli
Continentale Interno della Penisola (Meseta) Steppe, praterie, coltivazioni cerealicole
Montano Pirenei, Sistema Centrale, Sierra Nevada Boschi di conifere, praterie alpine, ambienti nivali

Il clima della Spagna è molto vario a causa della posizione geografica, della complessa orografia e della presenza di diversi bacini marini. A ciascun clima corrisponde un particolare bioma, con paesaggi e forme di vegetazione caratteristiche.

  • Clima mediterraneo: Diffuso nella costa orientale e meridionale. È caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti. Il bioma tipico è la macchia mediterranea, con ulivi, querce da sughero, lecci e cespugli aromatici come rosmarino e lavanda.
  • Clima oceanico: Presente nella fascia settentrionale, lungo il Mar Cantabrico. Le piogge sono frequenti durante tutto l'anno e le temperature restano miti. Il paesaggio è verde e umido, con foreste di latifoglie e pascoli.
  • Clima continentale: Tipico dell'interno, soprattutto nella Meseta. È caratterizzato da forti escursioni termiche, con inverni freddi e secchi ed estati calde. I biomi sono costituiti da steppe, praterie e aree coltivate.
  • Clima montano: Presente nelle zone più elevate, come i Pirenei e la Sierra Nevada. Le temperature sono basse e le precipitazioni abbondanti, spesso sotto forma di neve. La vegetazione varia con l'altitudine: boschi di conifere, praterie alpine e ambienti nivali.

Questa varietà climatica contribuisce alla biodiversità del territorio spagnolo, influenzando non solo l'ambiente naturale, ma anche l'agricoltura, gli insediamenti umani e le abitudini di vita.

Economia

Settore Primario

Il settore primario in Spagna è ancora rilevante, soprattutto nelle aree rurali e nei territori dal clima favorevole alla coltivazione. L'agricoltura è altamente specializzata e produce beni apprezzati a livello internazionale.

  • Vino: Le regioni della Rioja e della Ribera del Duero sono famose per la qualità dei loro vini, esportati in tutto il mondo.
  • Olio d'oliva: La Spagna è il primo produttore mondiale. Le coltivazioni si concentrano soprattutto in Andalusia.
  • Agrumi: Arance e limoni provengono in gran parte dalla Comunità Valenciana e dalla Murcia.

Settore Secondario

L'industria spagnola si è modernizzata negli ultimi decenni, con particolare sviluppo nei poli industriali della Catalogna, dei Paesi Baschi e di Madrid.

  • Automobilistico: Case come SEAT e stabilimenti della Volkswagen producono veicoli destinati sia al mercato interno che all'esportazione.
  • Tessile: Marchi internazionali come Zara e Mango hanno sede in Spagna e costituiscono un modello di fast fashion.
  • Energia: La Spagna investe nelle fonti rinnovabili, in particolare nell'eolico e nel solare.

Settore Terziario

Il terziario è il settore più sviluppato, grazie soprattutto al turismo, al commercio e ai servizi. La Spagna è tra i paesi più visitati al mondo.

  • Città d'arte: Madrid, Barcellona e Siviglia attirano milioni di turisti ogni anno per il loro patrimonio storico, culturale e architettonico.
  • Coste e isole: La Costa del Sol e le Isole Baleari offrono un clima favorevole e infrastrutture turistiche sviluppate.
  • Eventi e tradizioni: Manifestazioni come la Tomatina o la Feria di Siviglia rendono viva la cultura spagnola e incentivano il turismo esperienziale.

L'economia spagnola risente ancora delle disparità regionali, ma negli ultimi decenni ha conosciuto una crescita stabile grazie alla diversificazione produttiva.

Tomatina

Popolazione

città spagnole

La Spagna conta circa 47 milioni di abitanti. La popolazione si concentra soprattutto nelle città e lungo le coste, mentre le aree interne, in particolare l'altopiano centrale, sono meno popolate.

  • Densità di popolazione: La media nazionale è di circa 93 abitanti per km², ma vi sono forti differenze tra le regioni.
  • Immigrazione: Negli ultimi decenni la Spagna ha accolto numerosi immigrati provenienti dall'America Latina, dal Maghreb e da altri paesi europei, contribuendo alla crescita demografica.
  • Lingue: Oltre allo spagnolo (castigliano), riconosciuto come lingua ufficiale in tutto il paese, sono parlate anche lingue co-ufficiali come il catalano, il basco e il galiziano, a seconda delle regioni.

Le principali città sono Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia, che fungono da poli culturali, economici e demografici.

Cultura

Flamenco

La cultura spagnola è ricca e variegata, riflettendo una storia millenaria e una miscela di influenze di varie civiltà, dai Romani e Visigoti agli Arabi e ai Cristiani:

  • Feste: La Spagna è famosa per le sue celebrazioni spettacolari, come La Tomatina a Buñol, dove le persone si lanciano tonnellate di pomodori, e San Fermín a Pamplona, con la tradizionale corsa dei tori. Durante la Semana Santa, processioni religiose affollano le strade, creando un'atmosfera unica.
  • Musica e danza: Il flamenco, nato in Andalusia, è un'espressione artistica di musica, canto e ballo che emoziona il pubblico con la sua passione. Anche la chitarra spagnola, celebre nel mondo, ha radici profonde nella tradizione musicale del paese.
  • Arte e architettura: La Spagna ha dato i natali a grandi artisti come Pablo Picasso, Salvador Dalí e Antoni Gaudí. Gaudí, in particolare, ha ridefinito l'architettura con opere uniche come la Sagrada Família e il Parc Güell a Barcellona.
  • Gastronomia: La cucina spagnola è un mix di sapori e tradizioni, famosa per piatti come la paella, le tapas, il gazpacho e il jamón ibérico. Ogni regione offre specialità uniche che riflettono la diversità culturale del paese.
  • Sport: Il calcio è una vera passione nazionale, con squadre di fama mondiale come il Real Madrid e il Barcellona che attirano milioni di tifosi. La Spagna è anche patria di campioni di tennis come Rafael Nadal e di eventi sportivi di rilievo.
  • Lingue e tradizioni regionali: Oltre al castigliano, lingue come il catalano, il basco e il galiziano sono parlate in varie regioni, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale della nazione. Ogni regione ha tradizioni uniche, dai balli tradizionali ai festival locali.

Storia

Età Antica

Le ricerche condotte nel sito archeologico di Atapuerca attestano la presenza di ominidi nella penisola iberica già 1,2 milioni di anni fa.

La penisola iberica fu abitata da Celti, Iberi, Fenici e Cartaginesi. Nel 218 a.C. i Romani la conquistarono e la organizzarono come provincia dell'Impero, con il nome di Hispania. Roma portò con sé la lingua latina, il diritto, le infrastrutture e l'organizzazione amministrativa. La romanizzazione coinvolse anche le élite locali e rese la Spagna una delle province più produttive dell'Impero.
Il cristianesimo si diffuse dal I secolo e divenne religione dominante.

Medioevo

Dopo il declino dell'Impero romano, la penisola fu invasa da popolazioni germaniche: Svevi, Vandali e Visigoti. I Visigoti fondarono un regno che unificò gran parte della Spagna e durò fino all'invasione musulmana del 711: eserciti musulmani provenienti dal Nord Africa conquistarono quasi tutta la penisola, ad eccezione di alcune aree montuose settentrionali. I musulmani istituirono il califfato di al-Andalus, con capitale Cordova, che divenne un centro fiorente di cultura, scienza, filosofia e commercio. Il potere musulmano, pur articolato in varie dinastie, durò diversi secoli.
Dal secolo VIII iniziò la Reconquista cristiana, che durò diversi secoli e si concluse con la presa di Granada. Ebbe inizio nel 722 con la vittoria di Covadonga e si concluse nel 1492 con la caduta del regno di Granada. Durante questo periodo nacquero importanti centri religiosi e culturali, come Santiago di Compostela, e si consolidarono regni come León, Castiglia, Navarra, Aragona e la Contea di Barcellona.
Nel XIII secolo, i regni cristiani raggiunsero un predominio quasi totale. La Corona d'Aragona estese la propria influenza anche nel Mediterraneo, mentre venivano fondate le prime università, tra cui Salamanca e Palencia.

Età Moderna

L'unificazione dei regni di Castiglia e Aragona sotto Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia segnò l'inizio dell'Età Moderna. Nel 1492, oltre alla fine della Reconquista, Cristoforo Colombo salpò verso il Nuovo Mondo. Da quel momento, la Spagna divenne una delle grandi potenze europee e mondiali, costituendo un vasto impero coloniale. Tuttavia, guerre continue, crisi interne e l'emergere di nuovi protagonisti sulla scena europea portarono al lento declino dell'Impero spagnolo.
L'invasione napoleonica del 1808 sconvolse il paese, contribuì all'indipendenza delle colonie americane e lasciò la Spagna in uno stato di instabilità politica.

Età Contemporanea

Nel corso del XIX secolo la Spagna fu attraversata da profondi conflitti politici e sociali. Il paese rimase ai margini della rivoluzione industriale, mantenendo una struttura economica in gran parte agricola e arretrata.
Nel 1931 fu proclamata la Seconda Repubblica, sostenuta da un ampio progetto di modernizzazione sociale, educativa e agraria. Tuttavia, le forti tensioni tra forze progressiste e conservatrici (queste ultime non accettarono l'esito delle elezioni del 1936) sfociarono in un tentativo di colpo di Stato e nella successiva Guerra civile (1936-1939), conclusasi con la vittoria del generale Francisco Franco (sostenuto dalla Germania Nazista e dall'Italia Fascista), che instaurò una dittatura autoritaria e nazionalista durata fino alla sua morte nel 1975.
Alla morte di Franco, il re Juan Carlos I guidò un processo di transizione democratica che portò all'approvazione della Costituzione del 1978 e all'istituzione di una monarchia parlamentare. Il paese si dotò di un sistema politico pluralista e riconobbe ampie autonomie alle comunità autonome.
Nel 1986 la Spagna aderì alla Comunità Economica Europea, integrandosi progressivamente nelle dinamiche politiche ed economiche dell'Unione Europea. Gli anni successivi furono caratterizzati da una forte modernizzazione delle infrastrutture, dalla crescita del turismo e da una vivace rinascita culturale.
Nel XXI secolo, la Spagna ha affrontato sfide importanti come la crisi economica del 2008, il problema del debito pubblico, l'elevata disoccupazione giovanile e le tensioni separatiste, in particolare in Catalogna, dove nel 2017 si è svolto un referendum sull'indipendenza dichiarato illegale dal governo centrale.
Oggi la Spagna è uno Stato democratico, membro dell'Unione Europea, con un'economia diversificata e una vita culturale vivace e dinamica.