Situazione iniziale - cause

La Rivoluzione industriale

Permette lo sviluppo di alcune nuove tecnologie belliche che faranno la loro comparsa nella Grande Guerra (aereoplano, mitragliatrice, cannoni a lunga gittata, carrarmati, sottomarini, gas tossici). Apporta migliorie nei trasporti (rete ferroviaria, navigazione transatlantica) consentendo di aumentare la circolazione delle merci dentro e fuori il continente europeo. Aumenta la concorrenza economica tra le nazioni al punto che la guerra viene concepita come il banco di prova finale della capacità produttiva delle nazioni.

Nazionalismo

Un'esasperazione del patriottismo unita ad elementi razzisti che porta a vedere la guerra come lo strumento con cui affermare la propria superiorità. Assume aspetti particolari a seconda delle vicende recenti e delle ambizioni espansionistiche delle varie nazioni:

Inoltre già da qualche anno, nella convinzione di una guerra imminente, le nazioni avevano aumentato le spese militari e si era diffusa la convinzione che la guerra sarebbe stata di breve durata.

la situazione alla vigilia del conflitto

L'imperialismo

Insieme al nazionalismo, è causa di contrasti tra le potenze europee (anche se in un primo momento permise di dilazionare nel tempo le tensioni accumulatesi tra le varie nazioni europee) e favorisce la “mondializzazione” del conflitto. Fra il 1875 e 1915 circa un quarto della superficie terrestre della terra fu distribuita sotto specie coloniale fra una mezza dozzina di Stati. Africa e Asia ne fecero le spese a vantaggio dell'Europa. L'America latina finì sotto l'influenza coloniale degli USA. In questo contesto si colloca anche la volontà della Gran Bretagna di mantenere il suo ruolo dominante, in particolare sui mari e nei commerci.

Mire espansionistiche

La Germania puntava ad ampliare il suo territorio verso est. La Russia e l'Impero austro-ungarico erano entrambi interessati ad ampliare il proprio territorio nei Balcani (approfittando della crisi dell’Impero ottomano). La Serbia, apirava a creare uno stato slavo nei Balcani.

Tendenze secessioniste

Diverse nazioni sottoposte all’Impero austro-ungarico - cechi, ungheresi, bosniaci, croati, italiani - desideravano separarsene.

 

1914

28 giugno 1914 - Attentato di Sarajevo

attentato di Sarajevo

Il 28 giugno del 1914, a Sarajevo, l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e sua moglie Sofia vengono uccisi dallo studente Gavrìlo Prìncip, affiliato all’organizzazione terroristica e nazionalista bosniaca conosciuta come la Giovane Bosnia.

Sarajevo era parte dell’Impero Austro-Ungarico (attualmente Bosnia-Erzegovina). L'Austria aveva annesso la Bosnia nel 1908 e aveva intenzione di allargare la propria egemonia sui balcani, al contrario la Russia sosteneva le nazionalità slave contro l'espansionismo Austo-ungarico.

28 luglio del 1914 - inizia la Grande guerra

L’imperatore austriaco Francesco Giuseppe accusa la Serbia di aver organizzato l’attentato e, dopo un ultimatum non pienamente rispettato dal governo serbo, gli austriaci dichiarano guerra.

I serbi devono morire

Le prime dichiarazioni di guerra

il 29 Luglio l'Impero russo dichiara la mobilitazione nei suoi distretti meridionali al confine con l'Austria-Ungheria. Il giorno successivo, il 30, dichiara la mobilitazione generale.

Il 1° agosto Germania e Francia proclamano la mobilitazione generale. La Germania dichiara guerra alla Russia.

Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia.

La Germania invade il Belgio

Il 4 agosto la Germania invade il Belgio (Piano Schlieffen). Poichè gli accordi internazionali ne prevedono la neutralità, il 4 agosto il Regno Unito dichiara guerra alla Germania.

Il 6 agosto l'Austria-Ungheria dichiara guerra alla Russia e la Serbia dichiara guerra alla Germania. Un dirigibile Zeppelin tedesco attacca la città belga di Liegi: è il primo bombardamento aereo della guerra.

Il 12 agosto il Regno Unito dichiara guerra all'Austria‑Ungheria

Battaglia di Charlesroi

il 21-23 agosto l'esercito tedesco sconfigge le truppe francesi a Charlesroi.

Battaglia di Galizia

23 Agosto - 11 Settembre. Fronte orientale. Vittoria della Russia zarista sull'Austria (al confine tra Polonia e Impero austro-ungarico).

Battaglia di Tannensberg

26-30 Agosto. Fronte orientale. Vittoria dei tedeschi sulla Russia zarista (in Polonia orientale).

Battaglia della Marna

5-12 Settembre. Fronte occidentale. A poche decine di km da Parigi i Francesi riescono a bloccare l'avanzata dei tedeschi.

Battaglia dei Laghi Masuri

7-14 Settembre. Fronte orientale. Vittoria dei tedeschi sulla Russia zarista (in Polonia orientale).

Prima battaglia di Ypres

21 ottobre - 22 novembre 1914. Fronte occidentale. I tedeschi tentano un'offensiva per sfondare il fronte occidentale nella zona di Ypres, nel nord-ovest del Belgio.

Gli scontri sul fronte occidentale si configurano come guerra di posizione.

Tregua di Natale

il 25 dicembre in varie zone delle Fiandre (fronte occidentale) soldati tedeschi e britannici si incontrano spontaneamente nella terra di nessuno (quella compresa tra due opposte trincee) per fraternizzare e celebrare insieme il Natale.

L'Italia aspetta

L'Italia era divisa tra interventisti e neutralisti e, nonostante dal 1882 fosse parte della Triplice alleanza, non entrò in guerrà nel 1914

1915

Fronte occidentale

Sul fronte occidentale, che ormai si è consolidato in trincee, l'esercito anglo-francese tenta ripetuti attacchi ma senza significativi risultati. La Germania intensifica l'uso dei sommergibili.

Seconda Battaglia di Ypres

22 Aprile - 25 Maggio 1915. Fronte occidentale. Vittoria tattica degli alleati contro la Germania di Guglielmo II che fece ricorso ad armi chimiche.

Patto di Londra - 26 Aprile 1915

Accordo tra Italia e Triplice Intesa: in cambio dell'entrata in guerra a fianco dell'Intesa, che aprirà un ulteriore fronte, l'Italia ottiene la promessa di compensi territoriali (il Trentino, L'Alto Adige, Trieste, l'Istria e la Dalmazia sarebbero diventati Italiani).

Affondamento del Lusitania

7 Maggio 1915 - Guerra sottomarina indiscriminata - Affondamento del transatlantico britannico Lusitania con un migliaio di passeggeri americani a bordo. Di fronte alla reazione degli Stati Uniti per la morte di 128 passeggeri americani, i tedeschi revocano l'ordine di guerra sottomarina indiscriminata.

Lusitania

L'Italia entra in guerra - 24 maggio 1915

Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in Guerra contro l'Austria. Il re è Vittorio Emanuele III, il presidente del consiglio è Antonio Salandra (destra liberale), l'esercito è guidato da Luigi Cadorna.

Battaglia degli Altipiani

15 Maggio - 27 Giugno - Vittoria difensiva italiana contro l'Austria (sugli altopiani vicentini)

Battaglie dell'Isonzo

23 giugno - Gli italiani ingaggiano la prima delle undici battaglie dell'Isonzo. La quarta offensiva i concluse il 2 dicembre 1915.

Battaglia della Somme

1 Luglio - 18 Novembre. Fronte occidentale. Vittoria tattica degli alleati contro la Germania di Guglielmo II. Con più di un milione di vittime, è una della battaglie più sanguinose della Grande Guerra.

Fronte orientale

Il 5 agosto i tedeschi occupano Varsavia, sgombrata dai russi. Inizia la cosiddetta Grande Ritirata delle forze russe.

L'offensiva del Kosovo

10 novembre - 4 dicembre. Fronte balcanico. Si conclude con la vittoria degli imperi centrali ai danni della Serbia che viene occupata e spartita tra austro-ungarici e bulgari.

1916

1917

1918

Situazione finale - conseguenze