Letteratura Italiana

Un simpatico repertorio di risorse per la didattica della letteratura italiana: testi, analisi, mappe, schemi, slides, approfondimenti...

Linee del tempo

Epica classica

Letteratura delle Origini

Dante Alighieri (1265-1321)

Dante Alighieri è uno dei più famosi letterati italiani, è il primo a studiare il volgare italiano e, anche per questo, è considerato il padre della lingua italiana. "È impossibile - disse il critico letterario Carlo Dionisotti - in una storia della lingua italiana sopravvalutare l'importanza di Dante".
Caratterizzano la sua opera il grande spessore innovativo e la continua sperimentazione.
Di famiglia guelfa di piccola nobiltà, studiò grammatica e filosofia a FI e retorica a BO. Partecipò alla vita politica di FI arrivando a far parte del Consiglio dei cento e a ricoprire la carica di priore. Nel 1301 si oppose alle pretese egemoniche di papa Bonifacio VIII e nel 1302 fu condannato a morte in contumacia. Iniziò cosi l'esilio e Dante fu costretto a continui spostamenti: a Forlì, nella Marca Trevigiana, in Liguria, in Toscana, a Verona. Morì a Ravenna nel 1321.
Opere principali: Vita Nuova - De Vulgari eloquentia - Convivio - De Monàrchia - Divina Commedia.

Francesco Petrarca (1304-1374)

Nato ad Arezzo da un notaio fiorentino, Petracco di Parenzo, esiliato in seguito alla vittoria dei guelfi Neri, trascorre l’infanzia tra il Valdarno e Pisa. Nel 1312 si stabilisce ad Avignone, dove il padre lavora presso la corte papale, lì da poco trasferitasi. Intelletto precoce, Francesco studia grammatica e diritto (anche a BO). Alla morte del padre, per ragioni economiche, intraprende la carriera ecclesiastica, diventando cappellano della potente famiglia romana dei Colonna. Cominciò a scrivere e crebbe la sua notorietà, come uomo di cultura e scrittore. Parallelamente aumentarono gli incarichi politici. Morì nel 1374 ad Arquà Petrarca (PD).

Il Canzoniere è una raccolta di liriche in volgare che comprende 366 poesie scritte da Petrarca. La composizione inizia negli anni della giovinezza e dura sino alla fine della sua vita. Racconta la storia dell’amore per Laura e racconta - soprattutto - l' inquietudine e il tormento del poeta introducendo una riflessione critica sull’esperienza amorosa che rappresenta un importante elemento di modernità.

Opere principali: Canzoniere (Rerum Vulgarium Fragmenta)

Giovanni Boccaccio

Umanesimo

A metà del XIV secolo, in Italia, si sviluppò un movimento culturale che successivamente si diffuse in tutta Europa. Questo movimento, basandosi su uno studio rinnovato del mondo classico, aveva l'obiettivo di rivalutare i valori umani e "terreni", contrapponendosi alla predominante dimensione religiosa e ultraterrena del Medioevo. L'uomo era il centro del mondo. Un fattore determinante per l'affermazione di questo movimento fu anche la caduta dell'Impero Romano d'Oriente nel 1453. Centinaia di letterati bizantini fuggirono in Italia, portando con sé testi greci che altrimenti sarebbero andati persi. Questi testi contribuirono a diffondere la filosofia di autori come Platone, che ancora non erano pienamente conosciuti e studiati, e l'interesse per la lingua e la cultura del mondo classico. Il termine deriva da studia humanitatis

Matteo Maria Boiardo (1441-1494)

Poeta italiano dell'età umanistica. È noto principalmente per il suo poema cavalleresco Orlando innamorato (1495) che riprende i temi e i personaggi dei romanzi cortesi (ciclo carolingio e ciclo bretone), racconta le avventure dei cavalieri Orlando e Rinaldo e affronta temi come l'amore, l'onore e la guerra. L'opera di Boiardo influenzò notevolmente la letteratura successiva (Orlando furioso di Ludovico Ariosto).

Ludovico Ariosto (1474-1533)

Celeberrimo poeta e scrittore italiano del Rinascimento. È conosciuto principalmente per il suo poema cavalleresco Orlando furioso, scritto tra il 1503 e il 1532, una delle opere letterarie più importanti e influenti dell'epoca. L'opera riprende le vicende dell'Orlando Innamorato di Boiardo (oggi lo definiremmo un "sequel") e combina elementi di mitologia, cavalleria e amore cortese. Scrisse anche Rime, Commedie e Satire.

Niccolò Machiavelli (1469-1527)

Scrittore, filosofo e politico italiano. È noto principalmente per il suo libro Il Principe, che tratta dei modi in cui un sovrano deve governare per mantenere il potere e raggiungere i propri obiettivi politici. Machiavelli è spesso associato all'idea di politica realista e pragmatismo, poiché nel suo libro suggerisce che un sovrano dovrebbe essere disposto a utilizzare ogni mezzo necessario, anche se moralmente discutibile, per raggiungere il potere e per mantenere il controllo.

Francesco Guicciardini (1483-1540)

Politico, storico e scrittore italiano del Rinascimento. Nella sua carriera politica, ricoprì importanti cariche pubbliche a Firenze, tra cui quella di segretario della Repubblica. Grazie alla sua esperienza diplomatica, fu in grado di osservare da vicino gli eventi politici e militari dell'Italia del XVI secolo. La sua opera più importante è la Storia d'Italia, un'opera monumentale che narra gli eventi che hanno portato al declino dell'Italia nel Rinascimento. La Storia d'Italia è considerata una delle opere storiche più importanti di tutti i tempi. Guicciardini è noto per la sua capacità di analizzare gli eventi in modo obiettivo e imparziale. La sua opera è caratterizzata da un approccio critico e indagatore e si concentra sulle cause e sugli effetti delle azioni umane. Sull’utilità della storia il giudizio di Guicciardini è duplice: da un lato la considera «maestra di vita», dall’altro la vede come il teatro della grande instabilità delle cose umane e la paragona ad un «mare concitato dai venti», dove la parte più importante è quella recitata dalla fortuna e dove è ben evidente "quanto siano perniciosi, quasi sempre a se stessi ma sempre a’ popoli, i consigli male misurati di coloro che dominano".

Torquato Tasso (1544-1595)

Poeta italiano del XVI secolo, uno dei più importanti scrittori del periodo barocco. La sua opera più famosa è la Gerusalemme liberata, un poema epico che narra la Prima Crociata e le gesta degli eroi cristiani nella conquista di Gerusalemme. Tasso è noto per la sua abilità nel creare immagini vivide e nel descrivere le emozioni e i sentimenti dei suoi personaggi. La sua opera è caratterizzata da un'intensa liricità e da una complessa struttura poetica. Tasso è considerato un maestro della poesia epica e un'icona del barocco italiano.

L'età barocca: L'età barocca è un periodo artistico e culturale che si sviluppò in Europa tra il XVI e il XVII secolo. Durante questo periodo, si assistette a un'elevata complessità e teatralità nell'arte, nella letteratura e nell'architettura. Il Barocco si contraddistingue per la sua enfasi sul movimento, la grandiosità e l'abbondanza di dettagli ornamentali. Alcuni esempi significativi di opere barocche includono la Basilica di San Pietro a Roma e la pittura di artisti come Caravaggio e Rembrandt.

Galileo Galilei (1564-1642)

Celeberrimo scienziato italiano. È considerato uno dei padri fondatori del metodo scientifico moderno e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell'astronomia, della fisica e della meccanica. Le sue scoperte, come l'osservazione dei satelliti di Giove e la formulazione delle leggi del moto, hanno avuto un impatto rivoluzionario sulla comprensione del sistema solare. La sua opera più famosa è il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, pubblicato nel 1632. Successivamente fu costretto all'abiura.

L'età dell'Illuminismo

L'età dell'Illuminismo è un periodo culturale che si estende dal XVII al XVIII secolo, caratterizzato da un'attenzione al razionalismo, alla ragione e alla libertà individuale. Durante questo periodo, si assistette a un'espansione delle idee filosofiche, scientifiche e politiche che promuovevano l'uso della ragione come strumento per comprendere e migliorare il mondo. L'Illuminismo fu un'epoca di grande progresso nelle scienze e nella filosofia, e influenzò profondamente la Rivoluzione francese e il pensiero politico moderno.

Carlo Goldoni (1707-1793)

Celebre drammaturgo italiano dell'età dell'Illuminismo. È noto principalmente per le sue numerose commedie teatrali che cercavano di rappresentare la vita quotidiana in modo realistico. Goldoni abbandonò il tradizionale teatro dell'arte per introdurre una forma di commedia nuova, incentrata sui costumi, la psicologia dei personaggi e le situazioni realistiche. Alcune delle sue opere più famose includono La locandiera (1753) e Il servitore di due padroni (1746).

Giuseppe Parini (1729-1799)

Poeta e scrittore italiano dell'età dell'Illuminismo. È noto principalmente per il suo poema satirico Il giorno, pubblicato nel 1763. L'opera si focalizza sulla vita quotidiana, la società e la politica del suo tempo, criticando i vizi e le ipocrisie della nobiltà e dell'aristocrazia. Parini adotta uno stile elegante e ironico per mettere in luce gli aspetti negativi della società e promuovere valori come l'educazione, la virtù e la responsabilità sociale.

Vittorio Alfieri (1749-1803)

Drammaturgo, poeta e scrittore italiano del periodo neoclassico. È considerato uno dei più grandi tragediografi italiani. Le sue opere teatrali, scritte in versi decasillabi, si ispirano ai modelli dell'antichità classica e trattano temi come la libertà, l'eroismo e il destino tragico. Alcune delle sue opere più note includono La congiura dei Pazzi (1789) e Mirra (1786). Alfieri ha avuto un'enorme influenza sulla letteratura italiana e ha contribuito a promuovere i valori neoclassici durante il periodo del Risorgimento italiano.

Vincenzo Monti (1754-1828)

È stato un poeta, traduttore e scrittore italiano del periodo neoclassico. È noto per le sue poesie e le sue traduzioni, nonché per il suo coinvolgimento politico come sostenitore del regime napoleonico. Monti è noto per il suo stile elegante e raffinato, e le sue opere riflettono l'influenza della classicità e dell'idealismo neoclassico. Ha tradotto opere di autori classici come Omero e Virgilio (particolarmente famosa la sua versione in endecasillabi sciolti dell'Iliade) e ha scritto poemi epici come Il Bardo della Selva Nera (1799). Molto nota l'ode Al signor di Mongolfier, 1784.

Niccolò Ugo Foscolo (1778 – 1827)

La sua opera è caratterizzata dall'amore per la cultura classica e dagli ideali rivoluzionari e libertari. Deluso dal Trattato Campoformio (1797) continuò comunque a militare nell'esercito napoleonico (sarà ferito nella Battaglia di Cento del 1799). Dopo aver lasciato Venezia, visse in varie città (MI, BO, GE, FI, BS) e in FR, in CH, in UK (Londra).

Giacomo Leopardi (1798 – 1837)

Nasce a Recanati (Marche) da una famiglia nobile. Cagionevole di salute, ebbe un'educazione molto rigida da cui riusciva ad evadere soltanto attraverso lo “studio matto e disperatissimo” nella vasta biblioteca paterna. Tentò di allontanarsi da Recanati, prima andando a Roma (1822) e poi, nel 1825, viaggiando per l'Italia, ma dovette ritornare a Recanati soprattutto per ragioni di salute. Qui visse un periodo di grande disperazione, fino al 1830 quando lasciò per sempre la sua città natale. Visse in seguito a FI e a NA, dove morì nel 1837. Opere principali: Lo Zibaldone; Operette morali (Dialogo della Natura e di un Islandese); Canti (L'Infinito, Alla Luna, il passero solitario, A Silvia, Il sabato del villaggio).

Alessandro Manzoni (1785-1873)

Nacque a Milano. Nipote di Cesare Beccaria (Dei delitti e delle pene). Vicino a Illuminismo e Romanticismo e ideali rivoluzionari. 1810 conversione religiosa. Scrisse tragedie di contenuto storico (Il conte di Carmagnola, 1820, e Adelchi, 1822) e testi poetici (Inni sacri, 1812-22, Il 5 maggio, 1821). I promessi sposi (1842) è il primo grande romanzo della letteratura italiana. Appartiene al genere del romanzo storico e prende spunto da vicende storiche svoltesi tra il 1628 e il 1630 a Milano, quando la Lombardia era sotto la dominazione spagnola. Varie edizioni dei promessi sposi che testimoniano della ricerca linguistica del Manzoni. La prima è la ventisettana (1827) L'ultima è del 1842. Struttura: introduzione (in cui l'autore finge di aver trovato un vecchio manoscritto del 600); 38 capitoli di narrazione; un'appendice storica (la storia della colonna infame). Importante il concetto di vero storico e quello parallelo di vero poetico. Tematiche: rapporto tra oppressi e oppressori; la Provvidenza divina (può essere di aiuto ma non annulla gli effetti del male nel mondo); il mondo degli umili. Il romanzo può essere considerato simbolo dell'epopea borghese (Renzo diventa alla fine del romanzo un piccolo imprenditore) Brani famosi: Questo matrimonio non s'ha da fare; Addio monti sorgenti dall'acque; La monaca di Monza; L'assalto ai forni; Di nuovo insieme; Padre Cristoforo scioglie il voto di Lucia.

Ottocento

Il XIX secolo apre la cosiddetta età contemporanea ed è un secolo ricco di eventi importanti. Si apre con l'età napoleonica, prosegue con la Restaurazione e i primi moti liberali. Nel 1848 la primavera dei popoli mette a dura prova i regimi assolutisti (in Italia scoppia la Prima guerra di indipendenza). In Italia si conclude nel 1861 il processo risorgimentale e nel 1870 si pone fine allo Stato della Chiesa. È anche il secolo della seconda rivoluzione industriale e dell'Imperialismo. Il secolo in cui si affermano i principi democratici, s discute di suffragio universale, si sviluppa il socialismo vengono costruiti la Tour Eiffel e la Statua della Libertà. È il secolo del Neoclassicismo e del Romanticismo, del Romanzo Storico, del Realismo, del Verismo, de decadentismo e delle prime avanguardie. È il secolo, per limitarci a pochi nomi, di Leopardi, Manzoni, Verga e Pascoli.

Giosue Carducci (1835 – 1907)

Carducci nacque a Valdicastello - infanzia a Bòlgheri (entrambe le località sono in provincia di Livorno) - Nel 1849 → Firenze → scuole dei padri scolopi → Normale di Pisa → laurea in lettere. Società degli amici pedanti (un circolo letterario e culturale, classicista e antiromantico, che Carducci frequentò durante i suoi anni universitari) - sinistra mazziniana (movimento politico che si ispirava alle idee di Giuseppe Mazzini) - 1857 e 1858 due lutti: suicido fratello Dante e morte padre. Professore di eloquenza presso l'Università di Bologna (dal 1861 al 1904) - figlioletto Dante muore a tre anni (9 novembre 1870). Carducci fu un grande ammiratore della tradizione classica e della letteratura greca e latina, e fu anche un sostenitore della repubblica e delle idee democratiche. Principali raccolte: Giambi ed epòdi (1882) Rime nuove (1861-1887) Odi Barbare (1877-1889) Rime e ritmi (1887-1898). Fu nominato senatore nel 1890. Nel 1906 fu il primo poeta italiano ottenere il Premio Nobel per la letteratura. Morì a Bologna nel 1907.
Poesie: San Martino (1883 - da Rime nuove) quattro quartine di settenari - giorno di San Martino - 11 novembre - dati visivi uditivi olfattivi (nebbia - Maestrale – odore del vino - Cacciatore che osserva gli stormi di uccelli neri che come fossero esuli pensieri migrano nella sera). Pianto antico (1871 - da Rime nuove) stessa struttura della precedente - figlio Dante morto prematuramente a soli 3 anni. Nevicata (1881 – Odi barbare) scritta l'anno in cui muore Carolina Cristofori Piva - descrizione di una nevicata che attenua i suoni creando un'atmosfera incantata - ricordo degli amici scomparsi. Nella piazza di San Petronio (1877 – Odi barbare) descrive Bologna e ne rievoca il glorioso passato (Fossalta 1249 e Re Enzo).

Giovanni Verga (1840 – 1922)

Scrittore italiano del XIX secolo, noto per le sue descrizioni realistiche della vita in Sicilia e per le sue innovative tecniche narrative. Le sue opere sono considerate tra i più alti esempi del verismo. Tra le sue opere più famose ci sono I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, Vita dei Campi e Novelle rusticane: i migliori esempi del verismo italiano, un movimento letterario che si caratterizzava per l'attenzione alla realtà sociale e per la rappresentazione oggettiva della vita. Il verismo esige anche una scrittura che sappia rappresentare la realtà senza il filtro del narratore. Per questo le tecniche narrative utilizzate da Verga nei suoi scritti includono lo straniamento, il discorso indiretto libero e la regressione. La lingua di Verga è l'italiano anche se molte scelte lessicali e sintattiche sono influenzate dalla lingua dei suoi personaggi.

Giovanni Pascoli (1855 – 1912)

L'infanzia fu segnata dall'uccisione del padre (10 ago 1867) e da un periodo di miseria e lutti: in breve tempo il piccolo Giovanni perse la madre, la sorella maggiore e due fratelli. Queste perdite segnarono per sempre il suo modo di vedre il mondo e di fare poesia. Studia a UniBo - si laurea in lettere e insegna in vari licei italiani e a UniBo (prese la cattedra di Carducci). Abbiamo letto una selezione di poesie da Myricae (1891-1903): Allora – Arano - Il nunzio – L'assiuolo – Lavandare – Novembre - X Agosto. Importante prosa sulla poetica: Il fanciullino. Prosa sull'imperialismo: La grande proletaria si è mossa.
Gianfranco Contini: a-grammaticalità → linguaggio pregrammaticale (onomatopee) e postgrammaticale (tecnicismi).
Le storie della letteratura, quando parlano di Pascoli, parlano anche di decadentismo. Il Decadentismo fu un movimento letterario e culturale che si sviluppò principalmente verso la fine del XIX secolo, tra la metà degli anni 1800 e l'inizio del XX secolo. Esso si caratterizzò per un'opposizione alle idee del positivismo e del progresso, enfatizzando il lato oscuro, decadente e pessimistico della vita. Tra i principali esponenti del Decadentismo si annoverano Charles Baudelaire e Giovanni Pascoli. Il movimento ebbe un'influenza significativa sulla letteratura, l'arte e la filosofia dell'epoca, contribuendo a ridefinire gli ideali estetici e culturali.

Novecento

L'inizio del '900 segna il passaggio dalla Belle Époque alla Prima Guerra Mondiale. Si tratta di un periodo caratterizzato da trasformazioni sociali, politiche e tecnologiche significative. Il secolo breve sarà caratterizzato poi dalla nascita dei Totalitarismi, dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla Guerra Fredda.
Il '900 letterario italiano è un panorama dinamico di movimenti, autori e sviluppi che riflettono le complesse trasformazioni del secolo.
Principali Movimenti Letterari:
Futurismo (1909-1916)
Fondato da Filippo Tommaso Marinetti. Celebra la modernità, la velocità e la tecnologia. Rifiuto del passato, esaltazione della dinamicità. Atteggiamento guerrafondaio (guerra sola igiene del mondo). Interessanti innovazioni formali in ambito artistico che ebbero maggior fortuna sul versante delle arti figurative, ma influenzarono, in modo più o meno deciso, alcuni dei principali letterati del Novecento.
Ermetismo (anni '20)
L'ermetismo fu un movimento poetico che si sviluppò principalmente in Italia nella prima metà del XX secolo, tra gli anni '30 e '50. Esso prende il nome da Ermete Trismegisto, un antico filosofo greco-egizio associato all'alchimia e all'occultismo. Gli ermetici, tra cui spiccano poeti come Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo, si concentrarono sulla creazione di poesie caratterizzate da un linguaggio simbolico e criptico. Le loro opere esplorarono temi come l'alienazione, la solitudine, l'incertezza e la condizione umana in un periodo di turbamento storico come la Seconda Guerra Mondiale. L'ermetismo si distinse per la sua estetica essenziale e per la ricerca di una comunicazione poetica che andasse oltre il linguaggio comune.
Neorealismo (dopoguerra)
Riflette le ferite della Seconda Guerra Mondiale. Concentrazione sulla realtà sociale, temi di sofferenza e speranza. Opere di Primo Levi, Cesare Pavese e Pierpaolo Pasolini.

Ungaretti

Studiò anche a Paris, dove conobbe intellettuali importanti. Prese parte alla IGM. Insegnò letteratura italiana in Brasile e a Roma. Ermetismo, poetica del frammento.
Opere: Porto Sepolto (1916), L'allegria (1931), Sentimento del tempo (1933), Vita di un uomo (1969).
Brani esaminati: Veglia (1915), Fratelli (1916), Sono una creatura (1916), I fiumi (1916), San Martino del Carso (1916), Soldati (1918), Natale (1916). Tutti tratti da L'allegria
Per i morti della Resistenza (dalla sezione Nuove di Vita d'un uomo. Scritta per il Parco monumentale di Bossolasco, inaugurato il 22 settembre 1968).

Eugenio Montale (1896-1981)

Figlio di commercianti, compì studi regolari e partecipò alla Grande Guerra. Al ritorno cominciò a scrivere poesie. Si trasferì a Firenze dove ottenne un posto come bibliotecario (che perse con l'avvento del fascismo). La sua fama crebbe dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Ottenne il premio nobel nel 1975. Viene avvicinato all'ermetismo per il linguaggio denso, ricercato e venato da pessimismo e simbolismo. La disarmonia nei confronti del reale è alla base della sua poetica. Opere: Ossi di seppia (1925); Le occasioni (1939); La bufera e altro (1956); Satura (1971).

La teoria del “correlativo oggettivo” era stata definita da Thomas Stearns Eliot nel 1919 in un suo articolo: "L’unica modo per dare espressione artistica all’emozione è di trovare un correlativo oggettivo [la "corrispondenza" avrebbe detto Baudelaire]: in altre parole un insieme di oggetti, una situazione, una catena di avvenimenti che sarà la ricetta per ricreare quella particolare emozione: dati i fatti esterni, che debbono avere per termine l’esperienza dei sensi, l’emozione sarà immediatamente evocata".

Quasimodo

Nacque in provincia di Ragusa da famiglia modesta e dopo il diploma si trasferì a Roma per iscriversi a ingegneria. Ma si appassionò alla letteratura e si trasferì a FI dove il cognato, Elio Vittorini, lo introdusse negli ambienti letterari. Ottenne una cattedra di letteratura italiana a MI. Continuò a scrivere e a tradurre (Lirici greci-1940). Nobel nel 1959.
Opere: Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Ed è subito sera (1942), Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949), Dare e avere (1966).

  • Quasimodo (introduzione) - Alle fronde dei salici e Milano Agosto 1943
    Due poesie esemplari: in una l'occupazione nazista, le stragi fasciste, l'impossibilità di creare arte in un contesto di totale disperazione e dolore. Nell'altra l'assurdità della guerra e gli effetti devastanti dei bombardamenti su Milano. Sono tratte entrambe da Giorno dopo giorno

Primo Levi

Figlio di Ebrei, liceo scientifico, laurea in chimica, leggi razziali, partigiano in Val d'Aosta → catturato → campo di concentramento di Fòssoli e poi Auschwitz → liberato il 27-01-1945 tornò faticosamente a Torino il 19 ott 1945.
Se questo è un uomo (1947) testimonianza autobiografica della condizione degli internati ad Auschwitz. Abbiamo letto Shemà.
I sommersi e i salvati (1986), saggio sui campi di sterminio. Abbiamo letto alcuni passi dal cap. V, Violenza inutile.
L'ultimo Natale di guerra (2000, postumo) raccolta di racconti da cui abbiamo letto Le due Bandiere (17 maggio 1984) - sulla contrapposizione tra Lantania, dove abita il protagonista Bertrando, e Gunduwia (allegoria della follia dei nazionalismi).

  • Primo Levi - Linea del tempo essenziale
  • Primo Levi - Introduzione - Violenza inutile (da I sommersi e i salvati) - Shemà
    In Violenza inutile, Levi esplora le esperienze vissute nei campi di concentramento nazisti durante l'Olocausto e pone l'accento sulla brutalità e l'ingiustizia che sono state perpetrate senza alcun reale scopo o beneficio. Shemà è la preghiera che introduce Se questo è un uomo.
  • Primo Levi - Iniziazione da Se questo è un uomo
    Questo capitolo tocca un momento cruciale nel percorso di sopravvivenza dell'autore nel campo di concentramento di Auschwitz durante l'Olocausto e lo spinge ad un'intensa e profonda riflessione sull'umanità, sulla dignità e sulla degradazione.
  • Primo Levi - Le due bandiere
    Il racconto in questione offre una critica pungente nei confronti del nazionalismo e del bellicismo. Attraverso una narrazione ironica, vengono evidenziati i pregiudizi, l'odio irrazionale e la cecità verso la realtà che spesso accompagnano tali ideologie.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

Pier Paolo Pasolini è stato un intellettuale poliedrico e provocatorio che ha influenzato profondamente la cultura italiana e globale attraverso la sua arte, la sua scrittura e il suo impegno sociale.
Nato a Bologna, ha trascorso gran parte della sua vita tra la scrittura, la regia cinematografica e l'impegno sociale.
Opere Letterarie: la sua produzione letteraria abbraccia poesia, narrativa e saggi critici. Il succceso è legato ai romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959).
Pasolini è stato anche un regista di successo, con film come "Accattone" (1961), "Il Vangelo secondo Matteo" (1964).
La sua attività giornalistica lo ha portato a confrontarsi con i cambiamenti culturali e politici del suo tempo. Nel 1975 viene ucciso in circostanze misteriose. La selezione tiene conto soprattutto di Pasolini critico del consumismo.

Aggiungere a questo elenco: Italo Calvino, Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Dino Buzzati, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio. Aggiungere materiali a Machiavelli, Ariosto, Galilei, Goldoni